Paolo Biriukof
Marcucci conosce e mantenne contatti con Olga Biriukòf, figlia di Paolo, che gli permise di prender visione dei libri e dei manostritti del padre.
Paolo Biriukòf, vissuto tra il 1860 e il 1931, fu il più importante biografo di Tolstoj in quanto ne fu anche amico e discepolo.
Marcucci, nel suo continuo ricercare, conobbe anche la vedova Paola Sciarapòf (1867-1945), moglie di Paolo e anch'essa "una buona anima di tolstojana integrale". Paola Sciarapòf scrisse tra l'altro un interessante dattiloscritto dal titolo "Memorie di una tolstojana".
Marcucci, nella sua biblioteca, riuscì ad archiviare alcuni manoscritti di Paolo Biriukòf, di cui la moglie ne curò la traduzione in francese. Tra essi "Maittre et Disciple" (contiene la corrispondenza tra Tolstoi e Biriukòf) e "Tolstoj e l'Oriente" in lingua russa.
Degno di nota è la citazione di Romain Rolland volta a Biriukòf e riportata nelle Memorie di Marcucci: "Questa santa figura m'ispirava un affetto e una venerazione filiali. Io vedevo, io sentivo attraverso lui Tolstoi - più puro, più dolce, più buono."
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