Grazie ai media italiani si interrompe lo sciopero della fame iniziato il 24 giugno

8 agosto 2005
Stefano Mencherini (giornalista indipendente e regista rai)

“Si interrompe lo sciopero della fame a oltranza e a staffetta di 24 ore iniziato quasi un mese e mezzo fa, il 24 giugno scorso, che aveva raccolto la mia protesta con digiuno di 18 giorni e tre di sciopero della sete, per la libertà di informazione e la tutela dei diritti umani e civili degli immigrati.

L’interruzione solo momentanea è dovuta al totale oscuramento dei media (Ansa, giornali, televisioni e molte radio) che impediscono di allargare l’informazione e quindi anche di trovare nuovi consensi e nuove adesioni.

La protesta che chiede dall’inizio un incontro ritenuto ormai urgente e improcrastinabile con il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e alla Rai (la mia azienda) di sdoganare dalla censura preventiva il film-inchiesta Mare Nostrum sulla disumanità e sui disastri delle politiche dell’immigrazione adottate da 10 anni a questa parte, ha visto per la prima volta nel nostro Paese parlamentari (italiani e eletti alla Ue)di 5 schieramenti diversi uniti nella protesta insieme a sacerdoti e suore di vera carità (don Gallo di Genova, don Alessandro Santoro di Firenze, don Angelo Cassano di Bari, don Pasquale Cotugno di Borgo Mezzanone –Foggia- , s. Teresa Longhitano, docente francescana e altri), molti giornalisti tra cui il segretario Fnsi Paolo Serventi Longhi, associazioni e Ong antirazziste rappresentate anche da Filippo Miraglia (segr. naz. Arci immigrazione), Alessandro Marescotti (fondatore di Peacelink), Laboratorio Zeta di Palermo, Migro, diritti senza confini di Rovigo, e Meltingpot.org ) artisti e personalità del mondo della cultura e tanti liberi cittadini che vogliono cancellare la vergogna dei Cpt e della Bossi-Fini-Mantovano. 83 pesone per la precisione.

E’ molto grave il totale oscuramento dei media italiani verso questa protesta che comunque alla riapertura delle Camere riprenderà, se possibile, ancora con più determinazione di quella adottata fino ad oggi”.

Note: Per approfondimenti consultare http://www.peacelink.it
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