Dismesso il Cpt, c'è la quarta inchiesta su don Lodeserto

Stefano Mencherini (regista RAI e giornalista indipendente)

Ancora prima della scadenza dell'ennesima proroga da parte del ministero dell'Interno alla gestione del Cpt retto dalla Curia salentina (1 aprile 2005) il centro di permanenza temporanea "Regina pacis" è stato chiuso dopo che gli ultimi migranti internati sono stati trasferiti nel Cpt di Otranto e in altri del Paese. Tutto, neanche a dirlo, nel silenzio generale.
Negli stessi giorni con un piccolo trafiletto in cronaca di Lecce, a pagina 13 del "Nuovo Quotidiano di Puglia", Gruppo Caltagirone, precisamente l' 11 marzo 2005 si ha notizia di un quarto processo a Lodeserto che si terrà in contemporanea con quello delle sevizie ai magrebini, il 14 aprile prossimo.
In questo caso si tratta delle indagini del pm Paola Guglielmi della procura leccese che accusa lo stesso Lodeserto di essersi inviato un sms con la scritta "Sei morto", il 6 settembre di quattro anni fa.
"La denuncia fu fatta in questura - si legge nella nota del quotidiano- indicando, tra l'altro, il ritrovamento sul cruscotto della sua auto di un foglio infilzato con un coltello e con la scritta "Don Cesare tu morto".
A Lodeserto dopo quelle "minacce" fu riassegnata la scorta che ha ancora adesso.
s.m.

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