Arresti domiciliari e nuove accuse a Lodeserto

Stefano Mencherini (regista RAI e giornalista indipendente)

L' Ansa ha battuto pochi minuti fa un' agenzia che comunica la concessione degli arresti domiciliari a Lodeserto. E' stato il coordinatore dei Gip Enzo Taurino, nonostante il parere contrario dei pm Elia e Tramis, ad accogliere le richieste dei difensori.
L'ex presidente della fondazione "Regina pacis" ed ex direttore del Cpt sara' trasferito nella Abbazia dei Benedettini in quel di Noci (Bari).
Come sempre negli ultimi tempi in questo Paese i carnefici diventano vittime e le vittime carnefici. Anche se si suppone che i ragazzi magrebini ancora detenuti nel carcere di Lecce saranno rilasciati presto, la loro odissea continuera' tra sfruttamento, carcere, indifferenza e solitudine.
Personalmente mi vergogno di questa Italia che non vuole (perche' i media non glielo permettono a causa di censure e pressioni della politica, di una gerarchia ecclesiastica che ricorda i peggiori "fasti" dello Ior, la banca vaticana, e di altri potentati economici (Bankitalia, per esempio), gli stessi che per decenni hanno ingannato e truffato indirettamente i cittadini italiani coprendo operazioni truffaldine, vedi caso Parmalat.
A tutto questo continuera' a non esserci rimedio se la verita' continuera' a non filtrare.
Mi vergogno anche di questo Salento che assiste alle deportazioni da Lampedusa in silenzio, le stesse (anche se con modalita' leggermente differenti) che per un decennio ha vissuto in prima persona. Mi fa ribrezzo che nessuno ricordi le decine e decine di fosse comuni di senzanome che riempiono i cimiteri di Lecce e dintorni. Mi indigna che nessuno abbia il "coraggio" di denunciare la bossi-fini-mantovano come una nuove legge razziale che sta riportando in questa disastrata nazione fatti che dalla fine della dittatura nazi-fascista avevamo dimenticato.
s.m.

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LODESERTO: SACERDOTE ACCUSATO ANCHE DI FAVORIRE IMMIGRAZIONE (V.'LODESERTO: DIFESA, HA PREVALSO...' DELLE 9.54) (ANSA) - LECCE, 25 MAR

Sarebbe indagato anche per concorso in favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, per aver accolto nel centro Regina Pacis da lui diretto ragazze prive del permesso di soggiorno, don Cesare Lodeserto, il sacerdote arrestato l'11 marzo scorso a cui oggi il gip del Tribunale di Lecce ha concesso gli arresti domiciliari.
La notizia e' riportata dall'edizione di Lecce del 'Nuovo Quotidiano di Puglia' che riferisce anche di altre sei persone indagate, a vario titolo, per favoreggiamento personale e per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, nell'inchiesta che ha portato alla cattura del sacerdote: tra queste i collaboratori piu' stretti e un poliziotto della scorta di don Cesare.
Del nuovo reato ipotizzato nei confronti di don Cesare, il difensore del sacerdote, avv.Pasquale Corleto, ha detto di averlo ''appreso oggi dalla stampa''. ''Cosi' come ho appreso dal giornale - ha detto - che ci sono altri sei indagati nel fascicolo d'indagine''. Sarebbe quindi l'ipotesi di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina l'accusa coperta da omissis che compariva nel capo 'd' dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere notificata al direttore del Regina Pacis.
Secondo la Procura di Lecce, il poliziotto e le altre persone sottoposte ad indagini hanno fatto stilare il documento di solidarieta' che le ospiti del Regina Pacis consegnarono poche ore dopo l'arresto di don Cesare, mentre una delle ragazze moldave si sarebbe resa disponibile - cosa che realmente fece parlando con i giornalisti - a denunciare presunte minacce e offerte per riferire di essere stata maltrattata e violentata dal prelato.
A quanto e' dato sapere, i sei nomi sono stati iscritti nel registro degli indagati della Procura di Lecce dopo gli accertamenti compiuti dai carabinieri che - secondo l'accusa - hanno permesso di svelare l'esistenza di una rete di persone che era disponibile ad operare per dimostrare l'innocenza di don Cesare. (ANSA).

BU
25-MAR-05 10:55 NNNN

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