Fassino contro tutti (ma con Pisanu) in difesa dei Cpt

14 luglio 2005

Nota dettata ai dimafoni Ansa il 14 luglio 2005

(ANSA) - ROMA, 14 LUG - Nota di Stefano Mencherini, giornalista indipendente e regista Rai.
C'è da trasecolare alle dichiarazioni che hanno rilasciato l'on. Fassino e alcuni altri noti esponenti dei Democratici di Sinistra in tema di CPT, ovvero le nostre Guantanamo. Non e' bastata a Fassino la grande assise di Mare Aperto capitanata dal presidente della regione Puglia Nichi Vendola che ha portato la stesura di un documento sottoscritto da altri 12 presidenti di regione per la chiusura dei Cpt. Non e' bastata la visione privata che hanno fatto autorevoli esponenti dei Ds come l'on. Violante, per esempio,già oltre due anni fa, del mio film inchiesta Mare Nostrum che denuncia l'illegalita', oltre che le torture e le sevizie che sarebbero avvenute dentro il piu' grande e piu' vecchio Centro di permanenza d'Italia, quello della fondazione Regina Pacis di Lecce, che e' stato modello per tutti gli altri CPT italiani. Non sono bastati a questi autorevoli membri della sinistra i suicidi, i gravissimi atti di autolesionismo, i pestaggi delle forze dell'ordine, gli scioperi della fame degli internati, e le denunce di numerosissimi parlamentari anche del loro partito.
DI fronte a questa cecita', di fronte a questa ostinazione che non e' accettabile da chi ha a cuore i diritti umani e i diritti civili di uomini donne e bambini, non rimane che augurarsi che i cittadini non solo italiani alle prossime elezioni sapranno scegliere e decidere di votare per chi i valori dei diritti umani e dei diritti civili, compresi quelli per una informazione libera e pluralista li difendono davvero. Come le decine e decine di persone (parlamentari, comunisti e cattolici, poeti e antirazzisti, vedi www.peacelink.it) che stanno facendo dal 24 giugno uno sciopero della fame a staffetta e ad oltranza per denunciare lo scempio che sta avvenendo nel nostro paese proprio su questo fronte, sciopero della fame totalmente oscurato dai mezzi di informazione italiani che in questo caso non ho timore a definire mezzi di disinformazione di massa. Ricordiamo che la protesta è tesa anche a richiedere un incontro ormai divenuto urgente con il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

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