La campagna continua... e a Lodeserto revocano i domiciliari

"Negli ultimi giorni anche Articolo21 e Melting Pot hanno abbandonato senza spiegazioni la prima Campagna di informazione sociale e la raccolta di firme e pensieri ad essa collegata insostegno contro le censure su Mare Nostrum.
In queste ore sono a Barcellona dove, in occasione del I Forum Sociale Europeo del Mediterraneo, ho rilanciato la denuncia contro la disinformazione dilagante e le violazioni dei diritti umani e civili dei migranti che stanno avvenendo in Italia, anche mentre state leggendo questa nota, nel silenzio generale.
Spero che da oltreconfine possa rimbalzare forte e chiara questa denuncia e che i media internazionali possano aiutare il giornalismoitaliano a ritrovare la propria schiena e a tenerla dritta.
Per ciò che riguarda i processi di Lodeserto sono venuto a conoscenza della revoca degli arresti domiciliari da parte della procura salentina.
Credo che i magistrati leccesi abbiano agito secondo la legge e lapropria coscienza, in attesa che i gravissimi reati di cui è accusato don Lodeserto possano essere pagati secondo la giustizia terrena.
Non smetto di sperare inoltre che l'arcivescovo di Lecce, monsignor Ruppi, presidente della Cei pugliese e sostenitore dell'opera "eroica" del proprio segretario particolare don Cesare, si ravveda e compia atto di profondopentimento come la religione cattolica prevede.
Proseguono nel frattempo in Italia e in Europa (a Madrid e Barcellona) le proiezioni di Mare Nostrum che denudano la vergogna italiana. In attesa dell'11 luglio, quando i "Presidenti dei diritti umani", i governatori di diverse regioni italiane convocati da Niki Vendola, si riuniranno a Bari probabilmente insieme ai migranti, alle associazioni, ai giornalisti, ai preti e alle suore di autentica carità che si sono impegnati in questi anni a fianco degli ultimi, per battersi per la chiusura delle Guantanamo italiane e "buttare ai pesci" la nuova legge razziale
Bossi-Fini-Mantovano".

Stefano Mencherini al 13° giorno di digiuno per la libertà d'informazione
e contro le censure