L'Ansa censura ancora? Cerchiamo di parlarne col Presidente Ciampi...

16 giugno 2005

(ANSA) - ROMA, 16 giu

Al 10/0 giorno di digiuno (che spero contagioso) per la liberta' di informazione in questo paese. Le contestazioni di alcune organizzazioni di categoria come Confartigianato, la totale sfiducia delle parti sociali e, per contro, perfino di Confindustria oltre che di tutta l'opposizione di governo e, ormai, della netta maggioranza di cittadini e cittadine, indica al governo detto Berlusconi-bis l'unica strada possibile (le dimissioni e il ritiro in massa alle Bermuda) per evitare la completa e fragorosa debacle dell'intero esecutivo che in queste settimane e' pure afflitto da pesante cannibalismo interno. Ma mi si permetta una metafora che racconto poco elegantemente ma senza scampo data la gravita' della situazione, con la realta' disumana e inaccettabile (anche perche' illegale come denunciato dal presidente Vendola e da altri parlamentari) prodotta da una legge della Repubblica detta Bossi-Fini-Mantovano.
Ma la verosimiglianza piu' incredibile in questa storia mi pare la situazione odierna del premier di Arcore che fa il paio con quella di mons. Cosmo Francesco Ruppi, arcivescovo di Lecce e presidente della conferenza episcopale di Puglia. Nel caso Regina Pacis infatti sta venendo esattamente cio' che sta accadendo al governo: imputati e testimoni si mangiano tra loro, e gli avvocati della difesa di don Cesare Lodeserto (don Celso, come lo ha ribattezzato il regista Marco Tullio Giordana nel suo ultimo film) si arrampicano sugli specchi. Ma la citta' di Lecce, il Salento, la Puglia, l'Italia sanno ormai abbastanza bene cos'era la Guantanamo di San Foca (e cosa sono gli altri centri di permanenza temporanea), anche se qualche altro dato decisamente inquietante gli manca, visto che il servizio pubblico televisivo non ha ancora mandato in onda il film inchiesta Mare Nostrum che tutti comunque posso vedere gia' su www.arcoiris.tv. Per questo spero che l'incontro tra i presidenti della pace (i governatori delle regioni italiane) auspicato da Nichi Vendola per far chiudere i centri di permanenza temporanea e buttare a mare, in pasto ai pesci (in questo caso al posto di uomini donne e bambini) una nuova legge razziale, tale riteniamo essere il dispositivo sopra citato. C'e' solo da sperare che questo incontro possa essere svolto nel minor tempo possibile, magari proprio a Lecce, per riscattare e togliere le umiliazioni che il salento, gli uomini e le donne di Puglia, hanno subito in questi anni grazie all'indecente operato della fondazione Regina Pacis. Per quello che invece riguarda la sottoscrizione degli italiani rilanciata da www.peacelink.it, www.meltingepod.org e www.articolo21.info, rimaniamo ancora in fiduciosa attesa dell'incontro che abbiamo chiesto sottovoce al Presidente Ciampi sui temi della liberta' di informazione e dei diritti umani.

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Dal Corriere Veneto di oggi 16 giugno 2005, Cronaca di Padova pagina 13

ROVIGO ? Nono giorno di digiuno per Stefano Mencherini. Il giornalista chiede l'apertura agli organi d'informazione dei Centri di permanenza temporanea (Cpt) per gli immigrati e rivendica il diritto di « Mare Nostrum», suo film inchiesta sull'argomento, venga trasmesso dalla Rai, in qualità di servizio pubblico. Alla protesta si è associata l'associazione rodigina «Migro» e alcuni siti internet nazionali: «Articolo 21», «Melting Pot», «Peacelink».
Mencherini, ieri sera, è stato invitato ad un dibattito al centro sociale Tpo di Bologna, dove è intervenuta anche Giovanna Pineda, presidente di Migro. «Mencherini - spiega Pineda - chiede solo di essere ascoltato. È fondamentale che la stampa sia libera di lavorare su temi così delicato».
Proprio in questi giorni, il film è stato inserito nel palinsesto di Arcoiris, emittente televisiva che trasmette via web e satellite. «È un segnaleimportante - riprende la presidente di Migro - ma sarebbe giusto che Mare Nostrum potesse circolare oltre i canali alternativi». Intanto, la raccolta firme rodigina ha ottenuto autorevoli adesioni dal mondo dell'informazione e culturale. Accanto a Giorgio Bocca, Tony Capuozzo, MarioFortini, direttore di Specchio della Stampa, Sandro Provvisionato, caporedattore del Tg5, ci sono il premio Nobel Dario Fo e parecchi scrittori e poeti: Franco Loi, Gianni D'Elia, Attilio Lolini, Marisa Zoni.
Nicola Chiarini N.C.

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Ecco il testo dettato ai dimafoni dell' agenzia Ansa alle ore 9.15 di mercoledi'

Sono al 9/o giorno di digiuno per, non sciopero della fame contro. Il mio digiuno per la liberta' di informazione in questo paese si augura di essere contagioso tra quanti hanno a cuore la tutela dell'art.21 della nostra Costituzione e il rispetto dei diritti umani e diritti civili degli immigrati.
Rimango in fiduciosa attesa dell'incontro richiesto non solo da me al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e annuncio che da questa sera alle 21 a Bologna iniziano (centro sociale TPO, organizzazione Ja Basta) le circa 40 proiezioni del film inchiesta Mare Nostrum che documenta inequivocabilmente le nefandezze della legge detta Bossi-Fini-Mantovano contro l'immigrazione. Queste proiezioni sono state volute da una trentina di organizzazioni che si occupano di temi sociali che hanno sottoscritto l'appello al servizio pubblico televisivo, la mia azienda, di mandare in onda il film Mare Nostrum e di dibattere a seguire a 360 gradi con tutti i soggetti interessati alla questione immigrazione. Sono ormai migliaia le adesioni di liberi cittadini alla prima campagna nazionale di informazione sociale raccolta e rilanciata. Adesioni che arrivano da www.peacelink.it, www.articolo21.info, www.meltingpod.org. tra cui parlamentari di 5 schieramenti diversi sacerdoti e suore di vera carita', Dario Fo', Giorgio Bocca, Tony Capuozzo, Mario Fortini, direttore di Specchio della Stampa, Sandro Provvisionato, caporedattore del Tg5, Marc Innaro, corrispondente Rai, Danila Bonito, caporedattore Tg1, e i poeti Franco Loi, Gianni D'Elia, Attilio Lolini, Marisa Zoni e tanti altri.
Prendo atto infine al 9/o giorno di digiuno per la liberta' di informazione che la piu' grande e autorevole agenzia di stampa del paese, l'Ansa, continua senza alcuna giustificazione a censurare preventivamente ogni mia nota.
info: www.stefanomencherini.org.

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Mare nostrum - Settimo giorno di digiuno per la liberta' di informazione
Comunicato stampa dettato ai dimafoni e nuovamente censurato preventivamente dall'Ansa Cultura di Roma
13 giugno 2005

Al settimo giorno di digiuno per la liberta' di informazione in questo Paese. Fino adesso il ministro Pisanu non ha minimamente preso atto del gravissimo atteggiamento che sta portando avanti da oltre due anni, cioe' di far rispondere pretestuosamente e parzialmente al sottosegretario di Forza italia Michele Saponaro, alla Camera e al Senato, alle interrogazioni parlamentari urgenti e non urgenti, scritte o orali e sempre a lui rivolte, che giacevano da oltre due anni nei cassetti di permanenza temporanea evidentemente del Ministero dell'Interno.
Poi mi auguro che in questo Paese ci sia ancora un giornalismo non del tutto supino che possa tentare di difendere la propria dignita' e il diritto dei lettori o dei telespettatori ad essere informati. Perche' l'art. 21 della nostra Costituzione non puo' essere calpestato in questo modo senza che nessuno lanci un allarme (esclusi il Presidente Ciampi e pochi altri) e documenti cio' che sta accadendo. Poi mi chiedo: ma esiste davvero un ordine dei giornalisti in questo Paese? Da anni, dove sta?
Perche' non si puo' silenziare in questo modo una protesta, anche mia, ma non solo, e non dare minimamente conto al popolo italiano di quello che deve essere il contrasto alle censure preventive di governo messe ad hoc per occultare tutti i fatti che accadono anche in queste ore, in questi momenti, di gravissima lesione dei diritti umani e civili degli immigrati internati nei "Centri di permanenza temporanea", cioe' le nostre Guantanamo.
E infine continuero' ad oltranza questo mio digiuno a fianco di chi come il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, quello della Calabria Loiero, quello dell'Emilia Romagna e della Toscana, e di tutte quelle regioni che come ha chiesto il presidente Vendola si possono unire per bloccare di fatto l'utilizzo di questi nuovi campi di concentramento per emigranti e per contrastare la Bossi-Fini-Mantovano, una legge disumana e antidemocratica. Come documentato dal mio film-inchiesta 'Mare nostrum', di cui stanno chiedendo la messa in onda nel servizio pubblico televisivo migliaia e migliaia di cittadini italiani attraverso le e-mail raccolte da tre siti che hanno lanciato la prima Campagna di informazione sociale: Articolo 21, Peacelink e Melting Pot

Dopo questa ennesima censura la strada non poteva essere che quella del Colle, dove risiede il custode della nostra Costituzione, il Presidente Carlo Azeglio Ciampi. Cosi', dopo aver consegnato personalmente un dossier per il Presidente e un piccolo omaggio in poesia alla signora Franca, gli abbiamo chiesto un breve incontro appena possibile.
La speranza di poter incontrare Ciampi insieme ad alcuni colleghi giornalisti, ad alcuni amici parlamentari e a una rappresentanza di sacerdoti e suore coraggio che quotidianamente si spendono nell'assistenza ai migranti, e' forte. L'ho fatto in punta di piedi, con umilta' e sottovoce. Perche' il mio non e' uno sciopero della fame contro, ma un digiuno per la liberta' di informazione. Che spero sia contagioso e che e' stato accompagnato stamattina da messaggi sms come questo:"Esprimo piena solidarieta' a Mencherini e alla sua (nostra) battaglia di liberta'. Il Presidente della repubblica deve ascoltarlo. Achille Occhetto".
s.m.

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