Arci da Lampedusa: ecco gli ultimi giorni di sbarchi

Lampedusa dal 22.08 al 24.08.2005

Il mare ,in questi giorni, tace. Nessuna notizia ci giunge, riguardo agli sbarchi.

Il numero dei migranti, all’interno del Cpt, invece, diminuisce notevolmente, a causa dei continui trasferimenti effettuati:quest’ultimi hanno coinvolto circa 325 persone in tre giorni.

Giorno 22.08.05

Assistiamo al ponte aereo Lampedusa-Bari, tramite il quale, a partire dalle 14.30, verranno trasferiti 120 migranti, divisi in due gruppi da 60:tra di essi, due donne di origini maghrebine.

Ricordiamo, che nel report precedente, abbiamo segnalato la particolare situazione in cui esse versavano, a causa della scomparsa provvisoria, degli spazi “ normalmente” riservati alle donne.

Il secondo volo decollerà alle 19.30.

Sapremo, proprio, nella tarda serata,un’importante notizia, relativa ai 3 bambini eritrei, di cui abbiamo seguito attentamente la vicenda.

In questo momento, si trovano a Caltanisetta, in un centro di assistenza per minori stranieri non accompagnati.

Giorno 23.08.05

Veniamo a sapere che sul traghetto Siremar sono stati imbarcati tre persone, di cui due sembrerebbe che facciano parte del gruppo dei richiedenti asilo (uno sudanese, l'altro del Niger).

Anche oggi, un altro ponte aereo, stavolta, a partire dalle 13.30.

Il numero di persone trasferite è uguale a quello di ieri (60).

I minori, ancora una volta, non vengono spostati.

La seconda partenza verrà da noi verificata, alle ore 17.30.

A mutare non è solo l’orario di partenza, ma anche la meta prestabilita:gli aerei partiranno alla volta di Crotone.

Giorno 24.08.05

Questa mattina i trasferimenti riprendono, per via mare, dopo le 10.30.

85 sono i migranti coinvolti, di cui sembrerebbe, che 25 siano , finalmente,

minori.

Ulteriori comunicazioni:

Sempre più consapevoli del fatto, che la battaglia, per l’affermazione del concetto di “diritto”, non può prescindere da un’attenta analisi di quanto avviene sul territorio e della percezione che del fenomeno hanno gli attori sociali, che con ciò si trovano ad interagire, la nostra operazione di osservazione, si sta svolgendo su più piani.

Nel tempo, a noi concesso, tra uno sbarco ed un imbarco, stiamo tentando di instaurare un dialogo con la gente del luogo, con coloro che sono coinvolti nel processo di salvataggio , in mare….e alle parole da noi udite e raccolte, cerchiamo di associare i luoghi, a noi raccontati, perché essi possano dirci qualcosa di più delle dinamiche , con cui interagiscono i singoli elementi presenti in quest’isola.

Da qui, il nostro osservare tutta una serie di passaggi:

il cimitero e le desolate croci in legno, indicanti solo ed esclusivamente con un “numero”, il fatto che lì, proprio in quel punto, fu seppellito un corpo o, ahimè, quel che rimaneva di esso;

il luogo in cui vengono demoliti i barconi ,dovendoci scontrare col fatto, che non abbiamo la possibilità di sapere, con certezza, ove quel legno andrà a finire e quale ne sia l’uso che di esso verrà fatto…l’ipotesi, a noi raccontata, è che verrà trasportato a Bari e poi riciclato;

assisteremo al trasferimento di un barcone dal Porto Nuovo al luogo , di cui sopra dicevamo; parleremo e ascolteremo i pescatori e le loro lamentele , riguardo al rincaro della nafta, alle spese sostenute ed alle loro disillusioni, in quanto nessuno sembra sostenerli;

saliremo su una motovedetta della Guardia Costiera, proprio ieri…..

Questi sono piccoli ed importanti tasselli, che stiamo inserendo, per poter avere una visione, quanto più ampia delle cose.

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