Un appello dal "Residence Roma"

To: Comune di Roma
Casa e giustizia per Omar e gli altri

Omar ha 41 anni e viene dalla Mauritania, vive in Italia dal '98 con un regolare permesso di soggiorno, così come i suoi numerosi amici (principalmente connazionali e senegalesi), con i quali abita ormai da anni presso la palazzina "A" del Residence Roma, situato in via di Bravetta (RM). Omar e gli altri versano un regolare affitto agli impiegati del Comune di Roma, i cui uffici si trovano all'interno dell'edificio. Quegli stessi impiegati che pochi giorni fa hanno negato ad Omar e agli altri, la possibilità i rinnovare il loro contratto d'affitto. Gli stessi impiegati che, sempre pochi giorni fa, hanno bussato casa per casa alla palazzina "A", per annunciare che a fine mese tutti i suoi abitanti avranno l'obbligo di abbandonarla. Il Residence Roma è composto da altri stabili che ospitano persone di diverse provenienze (italiani ed extracomunitari, ma non africani), nonché un campo nomadi installatosi abusivamente al suo interno. Ma tra due settimane circa, saranno esclusivamente Omar e i suoi amici della palazzina "A", a trovarsi in mezzo alla strada. Voci non confermate riportano che tale stabile sia stato venduto ad un privato, altre riferiscono di uno stato di estrema decadenza dello stesso.
Chi ha avuto modo di entrarci, come nel nostro caso, può dirvi che la palazzina "A" abitata dagli Africani, è in condizioni del tutto consimili alle altre che compongono il residence; addirittura è da ritenersi quella che gode maggiormente di una qualche forma di manutenzione, grazie proprio all'impegno della comunità africana. Noi, attraverso questa petizione, chiediamo che il Comune di Roma e le autorità preposte procrastinino la sentenza di sfratto almeno di 6/8 mesi, dando così ai nostri amici un equo e congruo preavviso, nonché la possibilità di porre rimedio a tale situazione. Chiediamo inoltre che vengano proposte loro delle alternative abitative anche temporanee o che possano usufruire di contributi per il pagamento dell'affitto, quantomeno per i primi mesi successivi allo sfratto. Questo anche in considerazione della presenza di nuclei familiari composti da bambini per lo più al di sotto dei due anni d'età. Famiglie formatesi e bambini nati, grazie all'opportunità rappresentata dal Residence Roma. Famiglie e bambini che solo 15 giorni separano dalla strada. Quando racconto i miei problemi ad Omar mi risponde spesso, con la sua saggezza, che il tempo è portatore di speranza e che nella vita bisogna sempre lottare, anche nelle situazioni peggiori. Questo è il tempo in cui noi dobbiamo lottare per Omar e per tutti gli altri, affinché insieme si possa realizzare la speranza di un mondo in cui, almeno per una volta, si realizzino i principi di giustizia, equità e solidarietà.

Dottoressa Valentina Miniati
Dottoressa Alessandra Cratassa
Mediatrici culturali, esperte del mondo arabo-islamico e dell'immigrazione
Roma - Italia
sottoscrivi su www.PetitionOnline.com/vale/petition.html

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