La voce dissidente dei blog
Reporter Senza Frontiere ha preso a cuore la situazione dei tanti bloggers, giornalisti o semplici cittadini, che in Paesi dove è difficile o impossibile la libertà di espressione, non esitano a "dire la loro" attraverso i mezzi della telematica moderna.
Internet come sempre è veicolo di libertà e di libera circolazione delle idee; ma in luoghi come in Cina, Iran, Tunisia, Singapore - come pure nell'Iraq "liberato" - questa espressione del proprio pensiero viene repressa spesso col carcere, sotto accuse del genere di "crimini contro lo Stato", diffusione di notizie false o insulto alla religione.
RSF ha adesso istituito un premio, il "Freedom of expression blog award" segnalando una rosa di 60 blog da tutto il mondo e invitando chiunque a dare il proprio voto, a partire dal 1 giugno prossimo. E' sicuramente un mezzo utile per evidenziare la presenza e segnalare l'importanza di queste "isole di libertà" da cui a caro prezzo tentano di salire le voci della dissidenza.
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