Societa' civile tunisina
La delegazione della societa' civile indipendente tunisina che partecipa al secondo comitato preparatorio del Summit Mondiale delle Societa' dell'Informazione (SMSI)
E' felice di aver istituito una partnership tra le societa' civili svizzera e tunisina indipendente durante questa seconda conferenza preparatoria del Summit Modiale sulla Societa' dell'Informazione.
Comunica-ch, la piattaforma svizzera per la societa' dell'informazione, si e' impegnata nei termini di quest'unione a sostenere le ONG tunisine indipendenti sottolineando che "la liberta' di espressione, diritto umano fondamentale, non e' ancora garantita in Tunisia, paese che ospitera' il prossimo Summit Mondiale sulla Societa' dell'Informazione...
Se i membri delle organizzazioni della societa' civile tunisina saranno di nuovo oggetto di repressione da parte delle autorita' tunisine, Comunica-ch si rivolgera' al segretariato svizzero esecutivo dell'SMSI e all'Unione Europea per ottenere il rispetto dei valori fondamentali dei diritti dell'uomo che sono al centro della Dichiarazione e del Piano d'Azione approvati dal SMSI di Ginevra."
La partecipazione attiva della societa' civile indipendente a numerosi eventi organizzati tanto all'esterno dell'ambiente del Palazzo delle nazioni quanto all'interno, riportando alla degradazione della condizione delle liberta' in Tunisia, ha avuto un certo impatto sullo sviluppo di questo secondo comitato preparatorio.
I diversi gruppi di lavoro del SMSI (Diritti dell'uomo, Donne, Mass Media, Influenza di Internet...etc) hanno insistito tutti sulla necessita' di far valere i diritti umani fondamentali, le pari opportunita' tra gli uomini e le donne, i diritti economici e sociali dei cittadini; e sul fatto che le TIC (Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione) debbano essere al servizio della cittadinanza e non mascherare il proprio diniego.
Uno dei documenti sottolinea che "le preoccupazioni relative alla sicurezza non devono servire da pretesto per limitare la liberta' di espressione nel cyber-spazio. Ugualmente, le considerazioni "etiche" non devono diventare una maniera velata di giustificare la censura...L'installazione di sistemi di filtraggio deve derivare da una scelta individuale e non dev'essere imposta dalle autorita'.
E' a dei tribunali indipendenti che spetta stabilire cio' che costituisce un contenuto illegale e perseguibile". Essi hanno interpellato anche le Nazioni Unite per quanto riguarda le garanzie offerte dalla Tunisia in merito all'organizzazione della seconda fase del SMSI a Tunisi e hanno espresso i propri timori di vedere la Tunisia condurre in modo autoritario il Summit del novembre 2005 e hanno preteso su questo punto delle garanzie concrete.
I rappresentanti della societa' civile tunisina, da parte loro, hanno ribadito le proprie rivendicazioni specifiche che sono da conoscere:
- Il riconoscimento del diritto all'attivita' legale per le associazioni indipendenti della societa' civile e del libero esercizio delle proprie attivita' in Tunisia e il proprio diritto ad essere accreditati con i loro nomi
- La rimozione di ogni forma di restrizione al libero esercizio del diritto di associazione e il diritto di disporre delle risorse e degli spazi pubblici per le ONG indipendenti e legali, incluso il diritto di ricevere dei fondi.
- Il riconoscimento, per tutti i cittadini, della liberta' d'espressione, inclusa la liberta' di creare, pubblicare e diffondere dei giornali su tutti i mezzi e di emettere liberamente in radio e alla TV.
- La rimozione di ogni forma di censura su Internet e il rispetto della liberta' di navigare secondo le norme internazionali.
- La liberazione di tutte le persone imprigionate per aver esercitato il proprio diritto alla liberta' d'espressione e d'associazione e in particolar modo di Hamadi Jebali, Jalel Zoghlami, dei navigatori di Zarzis e dell'Ariana, cosi' come la rimozione di ogni misura amministrativa che restringesse la liberta' di movimento del giornalista Abdallah Zouari.
- La garanzia per le organizzazioni locali e internazionali di difesa dei diritti dell'uomo e altre organizzazioni della societa' civile cosi' come i media locali e internazionali di partecipare liberamente al Summit di Tunisi, di pubblicare, diffondere o distribuire dei documenti senza minacce di censura o di intimidazioni.
I rappresentanti della societa' civile presenti a Ginevra a questo secondo comitato preparatorio si dichiarano pronti a portare a termine queste rivendicazioni e a impegnarsi nel processo di preparazione del SMSI su questa base.
Rimangono tuttavia vigili sulla questione dell'effettivita' delle garanzie offerte dalle autorita' tunisine, per una partecipazione al vertice in delle condizioni che assicurino il rispetto della liberta' di movimento e di espressione.
La loro partecipazione finale resta condizionata dalla valutazione del grado di soddisfazione delle proprie rivendicazioni.
I firmatari
ABDULLATIF FAKHFAKH( V-A)
AHMED GALAI( LTDH)
ALI BENSALEM ( ANAR)
ESSIA BELHASSEN ( ATFD)
HABIB HAMDOUNI ( AEL)
JALEL MATRI (UTS)
LARBI CHOUIKHA ( LTDH)
LOTFI HIDOURI ( CNLT)
LOTFI HAJJI ( SJT)
MAHMOUD DHAOUADI ( SJT)
MEHDI BEN HAMIDA ( V-A)
MOHAMED BEN HENDA ( UTS)
MOHAMED TALBI ( OLPEC)
MOHSEN ROUABAH( UNI)
MOKHTAR TRIFI ( LTDH)
MONCEF AMARI (V-A)
MOUNIR DABBOUR ( UTS)
NAZIHA RJIBA, ( OLPEC)
NEJI MARZOUK ( LTDH)
NOUREDINE BENTICHA( CNLT)
OMAR MESTIRI ( CNLT)
RACHID KHECHANA ( LTDH)
RADHI BENHASSINE ( UNI)
RADHIA NASRAOUI ( ALTT)
SAMI NASR ( CNLT)
SAMIR BEN AMOR ( AISPP)
SIHEM BENSEDRINE ( CNLT)
SOUHAYR BELHASSEN ( LTDH)
TAIEB MOALLA (..... )
TERESA CHOPIN ( C IZ)
ZOUHAYER YAHYAOUI ( TUNEZINE)
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