Ciampi chiese equlibrio informazione prima Rockpolitik
''Mirare ad una informazione seria e equilibrata e ad un intrattenimento intelligente e' un impegno e una sfida stimolante''. Questa affermazione del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, resa nota oggi, con il ''caso Celentano'' che ha ripreso quota sui giornali sull'onda delle dichiarazioni di Silvio Berlusconi, ha scatenato una ridda di interpretazioni. Forse il presidente, si sono chiesti in molti, vuole in qualche modo incoraggiare il ''molleggiato'' apprezzando la prima puntata di rockpolitik? Sembra proprio di no: Campi non ha espresso nessun giudizio sulla controversa trasmissione per il semplice fatto che il suo auspicio e' contenuto in un messaggio inviato dal Quirinale prima ancora che il programma andasse in onda. Chi ha potuto vedere l'originale del messaggio, corredato di timbri, sigle, firme e orari, precisa che il telegramma che contiene quelle parole e' stato inviato dall'ufficio postale del Quirinale mercoledi' scorso 19 ottobre alle ore 18:30. Cioe' oltre 24 ore prima della trasmissione di Raiuno. Il telegramma e' indirizzato al segretario generale di Eurovisioni, Giacomo Mazzoni, che aveva sollecitato il sostegno del presidente della Repubblica al convegno che si e' svolto oggi a Roma sul tema ''Rapporto fra missione di servizio pubblico e proprieta' pubblica della radiotelevisione''. Tema attuale e al quale il capo dello Stato ha dedicato una costante attenzione durante il Settennato. Percio' Ciampi ha incaricato l'ufficio ''Adesioni, Patronati e Premi'', diretto dal Segretario generale Gaetano Gifuni, di dare un segnale di attenzione. Ha provveduto la vice di Gifuni, Melina De Caro, col dispaccio, attestando l'importanza che il presidente riconosce al convegno e al tema trattato e aggiungendo la frase che riafferma il punto di vista del presidente: ''La missione di servizio pubblico della radiotelevisione deve rimanere obiettivo prioritario. Mirare ad una informazione seria ed equilibrata e ad un intrattenimento intelligente e' un impegno e una sfida stimolante: oggi gli strumenti tecnici offrono alternative sempre maggiori per operare in questa direzione''. Affermazioni di principio che non dicono nulla di nuovo sul pensiero piu' volte espresso dal presidente e che percio' non volevano creare alcuna fibrillazione, tanto meno un duello a distanza con Berlusconi. E' stato il contesto a fare nascere il piccolo caso, che si e' chiarito in serata. Dunque, cosa pensi Ciampi della prima puntata di Rockpolitik non e' dato sapere, anche se la frase che abbiamo citato sembra toccare i punti cardinali della vicenda: l'equilibrio e la qualita' dell'informazione e dell'intrattenimento. Questioni che, del resto, erano al centro delle polemiche che hanno preceduto la messa in onda del controverso programma. L'impressione e' che Ciampi, da un lato, ci tenga a cancellare la benche' minima impressione di voler incrociare le armi della polemica con il presidente del Consiglio, ma dall'altro voglia tenere il punto sulla questione dell'informazione radiotelevisiva: quello espresso con il messaggio alle Camere del luglio 2002 e in quello successivo con il quale ha rinviato alle Camere la Legge Gasparri. Il momento politico e' delicato, e Ciampi mette in pratica per primo il consiglio che piu' volte ha dato ai rappresentanti delle altre istituzioni, in particolare ai magistrati: oltre ad essere super partes nei fatti, bisogna apparire tali. E stavolta si cuce la bocca anche la signora Franca, appassionata telespettatrice che in passato, a denti stretti, ha condannato la ''tv deficiente''.
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