TV: per 7 esperti su 10 il gossip è il nuovo oppio dei popoli
Ogni 11 minuti un pettegolezzo, ogni 15 un presunto scoop su amori o tradimenti, ogni 23 minuti una maldicenza, un ''sentito dire'' su un personaggio pubblico, un litigio tra coppie vip o uno scandalo. L'intero palinsesto Tv e' ormai dominato dal gossip: dai reality ai programmi di costume, per arrivare persino ai Tg. Addirittura si calcola che su 104 ore di programmazione quotidiana (considerando le tre reti Rai, le tre Mediaset e La7, senza tener conto delle repliche notturne), in media ben 13 ore siano dedicate a gossip e pettegolezzi. Questo non vuol dire che in Tv dovrebbe esserci spazio solo per argomenti seri, ben vengano i contenuti leggeri (58%), ma stop all'overdose di gossip: per 7 esperti su 10, ormai c'e' il rischio che questo bombardamento ossessivo ''allontani il pubblico dal mondo reale''. E' quanto emerge da uno studio di Eta Meta Research, realizzato in collaborazione con 80 esperti tra psicologi e psicopedagogisti, e grazie ad un monitoraggio delle reti nazionali (Rai, Mediaset e La7) durato tre settimane (dalla prima alla terza settimana di ottobre) per individuare ogni quanti minuti, in media, protagonista della scena televisiva diventano gossip e pettegolezzo. ''Le vicende tra Lecciso e Al Bano sono il simbolo della televisione d'oggi - sottolinea Saro Trovato, Presidente di Eta Meta - una coppia che litiga e si separa attraverso il piccolo schermo che diventa argomento per intere trasmissioni, con tanto di esperti e amici chiamati a commentare, a difendere le ragioni dell'uno o dell'altra. Il tutto nei piu' diversi programmi, dai piu' seri a quelli di costume, con una frequenza assolutamente martellante. Ma questo e' solo l'ultimo esempio in un panorama televisivo dove il gossip e il pettegolezzo non risparmia nessun contenitore e dove le vicende personali di personaggi semi sconosciuti diventano veri tormentoni, di cui parlare persino nei telegiornali, al pari dei grandi fatti nazionali e internazionali''. Reality, programmi di costume, ma anche gli stessi Tg: ecco la classifica dei programmi ''spaccia gossip''. Per gli esperti ''si' a argomenti leggeri'', ma il pettegolezzo non puo' diventare l'unico contenuto dei programmi Tv Un tempo al gossip erano deputati alcuni programmi ben precisi. I pettegolezzi erano protagonisti nelle fasce orarie pomeridiane, quando il telecomando era di assoluto dominio delle casalinghe. Oggi l'intero palinsesto Tv, cosa di cui e' convinto il 73% degli esperti intervistati, e confermato dal monitoraggio effettuato, si e' trasformato in una sorta di grande ''salone da parrucchiere''. Nella classifica dei programmi a ''rischio'', infatti, il primo posto non spetta piu' ai contenitori di costume, che comunque si guadagnano il secondo gradino del podio per frequenza con un gossip ogni 15 minuti, ma ai reality. Sia quando ci sono i collegamenti dallo studio, sia nelle strisce quotidiane, dove si riassumono i fatti salienti della giornata, la media e' di un pettegolezzo ogni 11 minuti. Il terzo posto spetta di diritto ai talk show, ma anche ai programmi di approfondimento, sia quelli in day time che quelli in seconda serata (uno ogni 18 minuti). Ma in questa lista nera delle tipologie di programmi che danno sempre piu' spazio a gossip e pettegolezzi, ci sono anche i Tg, al quinto posto, con un pettegolezzo ogni 23 minuti circa, superati sul filo di lana dalle trasmissioni sportive (uno ogni 20 minuti). Ma proprio perche' il pettegolezzo domina ormai ogni contenitore, ha i suoi spazi anche nei quiz (uno ogni 28 minuti circa). Una situazione che gli esperti giudicano molto pericolosa (cosa su cui concorda il 29%), tanto piu' se si considera, dice il 42%, che ormai il pettegolezzo e' presente anche in trasmissioni un tempo considerate serie e autorevoli. E se i meno allarmisti considerano il fenomeno del gossip in Tv abbastanza preoccupante (34%), il 37% concorda sul fatto che lo si debba tenere sotto attento controllo. Solo il 9% ritiene infondate le preoccupazioni sulla sempre maggior presenza di gossip all'interno dei palinsesti. ''Un tempo il gossip era concentrato su grandi storie, su grandi personaggi. Era un modo di sognare - sottolinea Vera Slepoj, psicologa e scrittrice - oggi si tratta di piccole storie, quasi come se ciascuno, scontento della propria vita e della propria quotidianita', cercasse di crearsi un proprio gossip. E' lo stesso meccanismo delle telenovelas brasiliane, nate in risposta alla disperazione di un paese dove la fame e la poverta' avevano toccato livelli inimmaginabili. Il gossip, e' il segno della grande alienazione, della crisi di valori e contenuti che si sta vivendo oggi''. Ma allora in televisione si dovrebbe parlare solo di argomenti super seri e di grandi tragedie e sciagure? Assolutamente no, cosa su cui concorda la totalita' degli intervistati, anzi, secondo il 58% dovrebbe esserci ancora piu' spazio per argomenti e temi leggeri. Ma attenzione, non si tratta di un controsenso: tra pettegolezzi e entertainment secondo l'83% degli esperti intervistati, c'e' una differenza abissale. Questa levata di scudi pero' non vuole cancellare dai palinsesti ogni accenno al gossip (cosa che invece considera essenziale il 12% degli intervistati), ma limitarne la presenza ad alcuni contenitori (46%), come le trasmissioni di costume. Il 27% ritiene che sarebbe sufficiente evitare ogni accenno a pettegolezzi e gossip nei programmi di informazione, come i Tg. Secondo Eta Meta, serve una precisa demarcazione tra tipi diversi di programmi. A preoccupare, al di la' del tempo che quotidianamente viene dedicato al gossip e al pettegolezzo, e' la presenza in alcune tipologie di programmi. Alla domanda ''In che tipo di programmi ritiene essere piu' pericolosa la presenza del pettegolezzo'?'', gli intervistati sembrano non avere dubbi, indicando i diversi ''programmi legati all'informazione (e primi tra tutti i Tg)'' (42%), dove questa commistione tra pettegolezzo e notizie reali potrebbe generare confusione e una sorta di effetto disturbo. Rischioso anche nei talk show, dove a parlare di argomenti assolutamente legati al gossip vengono chiamati personaggi autorevoli, in grado di dare dignita' di notizia e argomento serio anche ai pettegolezzi (33%). Ma preoccupante e' anche vederne tanto nei reality show (27%): ''mimano'' il mondo e la vita reale dando di fatto un modello di comportamento assolutamente sbagliato. Ma quali sono i motivi di tanto allarmismo per un fenomeno che potrebbe apparire innocuo? La cosa piu' pericolosa, sostiene il 68% degli esperti, e' il rischio-alienazione, una sorta di fuga dalle realta' quotidiana fatta di notizie ed eventi talvolta spiacevoli, spesso impegnativi, per rifugiarsi in mondi artefatti e futili, sicuramente piu' ''semplici'', come quelli creati dal pettegolezzo. Ma il continuo bombardamento mediatico fa si' che il gossip e il pettegolezzo vengano sdoganati, diventando un comportamento non solo accettato, ma esaltato (51%). Attuale anche il rischio di un impoverimento degli stimoli al proprio miglioramento (47%), ma anche (35%) della diffusione di modelli sbagliati per quanto riguarda le relazioni interpersonali e addirittura per i modelli e stili di vita (31%). I piu' a rischio? Per il 37% degli esperti lo sono tutti gli spettatori, senza distinzione di eta', anche se chi passa molte ore davanti al piccolo schermo sicuramente e' piu' esposto (21%), a partire da anziani, bambini e casalinghe, e coloro che attingono la totalita' delle loro informazioni dal piccolo schermo (16%).
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