Le crisi umanitarie più ignorate dalla TV: il rapporto di Medici Senza Frontiere
Le dieci crisi umanitarie più ignorate
La lista delle dieci crisi umanitarie più ignorate dalle TV è stata realizzata dalla sezione statunitense di Medici Senza Frontiere, che ha analizzato lo spazio dedicato dai telegiornali serali di tre importanti network alle crisi umanitarie nel corso del 2005. Da questa analisi è emerso che, se in generale poco spazio è stato dedicato alle crisi umanitarie dai telegiornali, dieci crisi sono state particolarmente ignorate, conquistandosi così un posto nella “Top ten delle Crisi Più Ignorate”. Si tratta del conflitto e dell'emergenza sanitaria in Repubblica Democratica del Congo; del conflitto in Cecenia; della violenza ad Haiti; dell'assenza di ricerca per combattere l'HIV / AIDS nei paesi poveri; degli scontri religiosi ed etnici nell'India Nord-Orientale; dell'emergenza umanitaria che continua in Sud Sudan anche dopo la cessazione ufficiale delle ostilità; della situazione di anarchia e conflitto che martoria la Somalia da oltre vent'anni; della guerriglia in Colombia; dell'insicurezza in Nord Uganda; della crisi in Costa d'Avorio.
La situazione nei TG italiani: diminuisce ancora l'attenzione dedicata alle crisi umanitarie
Medici Senza Frontiere, in occasione della pubblicazione del secondo rapporto dell'Osservatorio Crisi Dimenticate in collaborazione con l'Osservatorio di Pavia, presenta un'analisi qualitativa e quantitativa dello spazio che le principali edizioni (pranzo / sera) dei TG nazionali di RAI, Mediaset e La7 hanno dedicato alle emergenze umanitarie nel corso del 2005.
“È innegabile che lo spazio che i media dedicano a una crisi umanitaria incide sul grado di attenzione e sul livello degli aiuti da parte della comunità internazionale”, afferma Stefano Savi, direttore generale di Medici Senza Frontiere Italia.
Dall'analisi dell'Osservatorio Crisi Dimenticate si evince che i TG nazionali hanno dedicato alle emergenze umanitarie nel loro insieme circa 293 ore su un totale di 2'539 ore di programmazione, ovvero l'11,6% dello spazio – un dato in netta diminuzione rispetto al secondo semestre del 2004, quando lo spazio era stato il 17,5%.
Così come lo scorso anno, anche quest'anno la crisi irachena risulta la più seguita dai TG di pranzo e sera (136 ore, cioè il 46% del tempo dedicato alle emergenze internazionali); tuttavia, è anche evidente che di queste 136 ore, la stragrande maggioranza del tempo è stata dedicata a sequestri eccellenti (50 ore circa), alla politica italiana (12 ore) e a quella USA (5 ore), al processo a Saddam (quasi 4 ore), mentre lo spazio dedicato a informare gli italiani sulla situazione umanitaria della popolazione civile e sui suoi bisogni si riduce a 24 minuti (0,3%) dedicati agli aiuti umanitari, 5 minuti dedicati ai profughi (0,1%) e 4 minuti dedicati ai civili vittime di guerra.
La seconda crisi più seguita dai TG italiani è stata quello dello tsunami, per la quale si può constatare un'attenzione primaria nei confronti delle vittime, degli aiuti umanitari e della situazione nei paesi colpiti, che dimostra un giornalismo attento alle sorti delle vittime, qualcosa di tanto encomiabile quanto raro.
La terza crisi più seguita dai media italiani è stata il conflitto israelo-palestinese, cui sono state dedicate oltre 39 ore (di cui un solo minuto dedicato agli aiuti umanitari).
Entrando poi nel dettaglio delle dieci crisi umanitarie più ignorate, anche nei nostri TG queste hanno trovato poco spazio:
1 ora e 37 minuti al fenomeno AIDS in generale, di cui 1 solo minuto dedicato alla lotta all'AIDS in Africa;
1 ora e 24 minuti dedicati alla Somalia, di cui 2 soli minuti sono stati dedicati agli scontri e alle tensioni che affliggono la popolazione civile;
58 minuti dedicati alla crisi in Cecenia;
28 minuti alla situazione in Colombia;
21 minuti ad Haiti, ma solamente al sequestro lampo di una donna di origine italiana;
8 minuti alla guerra in Congo;
4 minuti alla guerra in Uganda;
0 minuti ai conflitti interreligiosi in India nord-orientale;
0 minuti alla situazione in Sud Sudan;
0 minuti alla situazione in Costa d'Avorio.
Pochissimo spazio è stato inoltre dedicato ad altre gravi crisi umanitarie:
poco più di un'ora alla tragedia del Darfur, dove due milioni di sfollati continuano a vivere in una condizione di estrema precarietà, sottoposte a violenze e tensioni permanenti;
sei minuti all'epidemia di malaria, che ogni anno provoca oltre un milione di morti;
due minuti alla situazione in Angola e a quella in Zimbabwe.
Una peculiarità italiana è rappresentata dal fatto che i nostri TG hanno anche ignorato crisi che, al contrario, grande risonanza hanno avuto a livello internazionale: è il caso della crisi nutrizionale in Niger , con oltre 60.000 bambini gravemente malnutriti assistiti da MSF, alla quale i nostri TG hanno dedicato solo 31 minuti. E sebbene i nostri telegiornali abbiano dedicato quattro ore e mezzo al terremoto in Pakistan all'inizio di ottobre , queste appaiono esigue di fronte a un disastro che ha provocato oltre 73'000 morti e due milioni e mezzo di senzatetto; già dopo un paio di settimane la notizia era sparita dai nostri teleschermi, mentre i media di tutto il mondo ancora a dicembre seguivano con angoscia la sorte dei sopravvissuti che dovevano affrontare il terribile inverno privi di ripari.
http://www.msf.it/msfinforma/comunicati_stampa/12012006_1.shtml
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