Caucaso di Livio Senigalliesi
Livio Senigalliesi
CAUCASO
Edizioni Gabriele Mazzotta
Collana Fotografia
Testi di Carlo Gubitosa, Ignacio Ramonet, Livio Senigalliesi, Astrit Dakli
Pagine 72, illustrazioni a colori 42
Euro 18,00
Esce in questi giorni il libreria un nuovo volume fotografico pubblicato dalla casa editrice Mazzotta. Si tratta dell'ultimo grande lavoro del fotoreporter Livio Senigalliesi dedicato al Caucaso: alla gente che ci vive e alle loro sofferenze, a un territorio segnato da guerre dimenticate.Molte fotografie sono state pubblicate sui giornali di tutto il mondo riguardanti la guerra nel Caucaso. Foto di soldati delle varie parti in posa che sparavano colpi a vuoto davanti all'obiettivo dei fotografi. Le foto di Senigalliesi sono diverse. Sono le foto di chi ha vissuto assieme a queste popolazioni colpite dalla guerra, di un uomo, prima ancora di un fotografo, che ha diviso con loro la paura e la sofferenza di questi anni di sanguinoso conflitto.
Queste immagini sono frammenti di un racconto realizzato negli ultimi due anni, che non ci vuole stupire o impressionare, ma stimolarci alla domanda e ad ampliare i nostri orizzonti avvicinandoci a genti e culture che vivono ai confini dell'Europa. Farci conoscere una realtà antropologica, geografica e politica, segnata da guerre dimenticate, sconosciuta a molti, che non deve essere ignorata.
Il volume rappresenta la prima testimonianza fotografica finora pubblicata in Italia di come si vive oggi nelle Repubbliche del Caucaso. I testi sono di: Carlo Gubitosa, autore del volume “Viaggio in Cecenia: la guerra sporca della Russia e la tragedia di un popolo” (Roma, 2004); Igracio Ramonet, Direttore di “Le Monde Diplomatique”; Astrit Dakli, corrispondente da Mosca per il quotidiano il “Manifesto”. Completano il volume testimonianze dirette di Livio Senigalliesi e stralci del suo taccuino di viaggio.
Le fotografie saranno esposte prossimamente a Milano presso La Casa della Pace per iniziativa dell'Assessorato alla Pace e Cooperazione Internazionale della Provincia di Milano.
Un avventuroso viaggio nelle tormentate repubbliche caucasiche in 50 stampe a colori di grande formato. Una mostra fotografica per raccontare una zona di sanguinosi conflitti dimenticata dai mass-media e dalle organizzazioni umanitarie.
contatti@liviosenigalliesi.com
Livio Senigalliesi è appena tornato dall'Iraq dove ha documentato le attività del contingente italiano nella provincia di Dhi Qar, i progetti di ricostruzione, gli sforzi per combattere l'emergenza sanitaria e le gravi condizioni di vita della popolazione irachena dopo tre anni di devastante conflitto.
Biografia
Livio Senigalliesi , 50 anni, milanese, inizia la carriera di fotogiornalista nei primi anni '80 dedicandosi ai grandi temi della realtà italiana, le lotte operaie e studentesche, l'immigrazione, l'emarginazione, i problemi del sud, la lotta alla mafia.
Dopo anni di militanza nel collettivo del quotidiano il Manifesto, alla fine degli anni '80 amplia il raggio delle collaborazioni e rivolge sempre di più la sua attenzione all'attualità internazionale pubblicando ampi reportage sulle maggiori testate nazionali ed estere.
La passione per la fotografia intesa come testimonianza e l'attenzione ai fatti storici di questi ultimi decenni l'hanno portato su fronti caldi come il Medio-Oriente ed il Kurdistan durante la guerra del Golfo, nella Berlino della divisione e della riunificazione, a Mosca durante i giorni del golpe che sancirono la fine dell'Unione Sovietica. Ha seguito tutte la fasi del conflitto nell'ex-Yugoslavia e dalla fine delle ostilità ha iniziato un ampio lavoro di documentazione sui problemi del dopoguerra.
Ha lavorato in Palestina, Cipro, Afghanistan, Iraq, Kashmir, Mozambico, Sudan, Congo, Ruanda, Nord-Uganda e Caucaso producendo servizi di approfondimento sulle fasi della guerra e sulle difficili missioni di pace organizzate dalle Nazioni Unite.
Da alcuni anni porta avanti un progetto dedicato alle vittime civili dei conflitti e collabora con il Photo-desk dell'UNHCR, con l'Ufficio della Cooperazione Italiana e con numerose Ong italiane e straniere.
Ha lavorato in qualità di fotografo di scena sul set del primo film bosniaco del dopoguerra, "Perfect Circle" , del regista Ademir Kenovic, presentato alla rassegna cinematografica di Cannes del '97.
I drammatici reportage dal Kosovo, frutto di una lunga e rischiosa permanenza nella tormentata regione balcanica, sono valsi all'autore la nomination per il prestigioso "Bayeux War Corrispondent Award '98" .
E' autore di numerosi libri e di una mostra fotografica itinerante dal titolo 'Oltre il muro' , 120 immagini dedicate alla memoria dei conflitti conseguenti alla caduta del Muro di Berlino.
Di recente pubblicazione : "Vittime, storie di guerra sul fronte della pace" con testi di Massimo Nava edito da Fazi-Roma, "Balcani: la guerra in Europa. Memorie per l'educazione alla pace" edito da Cesvi-Educational e "Ruanda: memorie di un genocidio" i cui proventi sono destinati al sostegno di un gruppo di madri con bambini disabili di Kigali.
Il sito www.liviosenigalliesi.com è stato premiato dalla prestigiosa rivista newyorkese PDN District News per le sue immagini e contenuti.
Un'immagine tratta dal reportage sulla lebbra in India è stata premiata nell'ambito del "World Health Organization Photo Award 2004" dedicato alla disabilità.
Nell'estate del 2004 ha svolto un vasto lavoro di documentazione sull'attività del Lacor Hospital di Gulu in Nord-Uganda. Le drammatiche immagini hanno illustrato una pubblicazione finanziata da ECHO dedicata ai problemi sociali e sanitari derivanti da 18 anni di sanguinoso conflitto ( http://www.lhospital.org/ ).
Sempre nel 2004 ha prodotto un reportage esclusivo nelle regioni indigene del nord del Guatemala, collaborando con la Fondazione Rigoberta Menchù Tum e approfondendo le tematiche relative alle violazioni dei diritti umani ed al risarcimento delle vittime indigene uccise durante gli anni della dittatura militare. Le immagini sono accompagnate da testimonianze inedite e da un'esclusiva intervista con Rigoberta Menchù, Premio Nobel per la Pace e Ambasciatrice delle Nazioni Unite.
Nell'autunno del 2004, a seguito del sanguinoso attacco alla Scuola 1 di Beslan, ha iniziato un nuovo progetto di lungo periodo dedicato alle tormentate repubbliche caucasiche. In programma un libro e una mostra fotografica per raccontare una zona di sanguinosi conflitti dimenticata dai mass-media e dalle organizzazioni umanitarie.
Sinergia con altre forme d'arte e cultura: la fotografia ed il teatro.
Dal 2000 la mostra fotografica 'Oltre il muro' si è arricchita della partecipazione del gruppo teatrale Scarlattine http://www.scarlattineteatro.it
La testimonianza giornalistica attraverso le immagini è divenuta fonte d'ispirazione per giovani attori che hanno portato in scena le tragedie dei nostri giorni emozionando un largo pubblico di tutte le età e partecipando a numerosi spettacoli ed eventi contro la guerra come il Forum Sociale Europeo di Firenze. 'Oltre il muro' mostra-performance teatrale ha vinto il premio della critica al Bassano Opera Festival 2003.
Lo spettacolo, presentato a Roma nel dicembre 2004 nelle ambito delle ‘Giornate per la cooperazione italiana allo sviluppo' organizzate dallo IOM, ha ricevuto l'Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica.
Nell'autunno 2004 la mostra fotografica 'Ruanda: memorie di un genocidio' ha accompagnato lo spettacolo 'Rwanda 1994' nelle principali città italiane http://www.italymedia.it/informateatro/2003-2004/teatro_eliseo/rwanda.htm
Il Goethe Institut di Milano è sede permanente della mostra fotografica "Die mauer - Berlin 1989/2004". In 20 immagini di grande formato la testimonianza esclusiva di uno dei momenti più drammatici della storia contemporanea e le tracce di ciò che resta di quel muro nella Berlino dei nostri giorni.
Nel maggio del 2005 è stato tra i relatori del ciclo di conferenze organizzato dell'Università degli Studi di Milano - Bicocca sul tema "Quale diritto nei conflitti armati?"
Nel giugno 2005 è tornato in Bosnia per documentare il delicato lavoro dell'ICMP - International Commission on Missing Persons - organizzazione che si occupa del recupero e dell'identificazione delle vittime del massacro di Srebrenica .
Tra l'autunno del 2005 e la primavera del 2006 ha svolto diversi viaggi nell'area caucasica.
E' appena tornato dall'Iraq dove ha documentato le attività del contingente italiano nella provincia di Dhi Qar, i progetti di ricostruzione, gli sforzi per combattere l'emergenza sanitaria e le gravi condizioni di vita della popolazione irachena dopo tre anni di devastante conflitto.
Livio Senigalliesi ha recentemente esposto a :
Brescia - Museo Ken Damy di fotografia contemporanea
Mantova - Casa del Rigoletto
Salerno - Sala della Provincia
Sesto San Giovanni - Sala degli Affreschi Villa Visconti d'Aragona
Napoli - Maschio Angioino
Verona - Scavi Scaligeri (mostra collettiva)
Brescia - Sala Vanvitelli Piazza della Loggia
Milano - Centro San Fedele
Berlino - Istituto Italiano di Cultura
Parigi - Istituto Italiano di Cultura
Rovereto - Museo di Arte Moderna e Contemporanea
Orvieto - Palazzo dei Sette
Milano - Libreria Feltrinelli P.zza Piemonte
Parigi - Libreria 'La Hune'
Milano - Goethe Institut
Ferrara - Chiostro di San Paolo
Rovereto - Fondazione Campana dei Caduti
Marsiglia - Istituto Italiano di Cultura
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