Corsera

Nuovo patto tra gli azionisti

13 giugno 2006
Bruno Perini
Fonte: Il Manifesto (http://www.ilmanifesto.it)

Il patto di sindacato di Rcs era stato rinnovato in anticipo sulla scadenza, prima delle elezioni del 9 aprile in modo da tutelare il Corriere della Sera da eventuali manovre politiche simili a quella messa in moto nel 2005 da Stefano Ricucci e dai furbetti del quartierino. Secondo quanto risulta all'agenzia del Sole 24 ore, Radiocor, i pattisti hanno deciso di preparare un nuovo testo formale aggiornato che riproduca tutti gli accordi in vigore e che recepisca tutti i codicilli aggiunti in quasi 10 anni di travagliata vita degli assetti azionari di comando della società. L'ultimo codicillo integrativo inordine di tempo porta il numero 22 ed è proprio quello sul rinnovo del patto per il prossimo triennio. Il presidente della direzione del patto, Giampiero Pesenti, presenterà il nuovo testo in una prossima riunione del patto la cui data non è ancora stata fissata. L'impianto originario dell'accordo di blocco e consultazione che oggi governa Rcs è datato 1997 ed è stato pubblicato nel 1998 per gli obblighi dell'allora nuova legge Draghi e riguarda ancora la Hpi, nata dalla scissione da Gemina. Come l'accordo tra i grandi soci di Mediobanca, si tratta di un patto storico per la finanza italiana, già figlio del sindacato Gemina firmato nel 1981. La decisione di fare maggiore chiarezza formale è stata presa nell'ultima riunione di marzo che ha rinnovato il patto «nel comune intento di risaldare un vincolo associativo che ha garantito la salvaguardia delle aziende del gruppoRcs ». Il rinnovo e la decisione di mettere ordine nel patto sono stati deliberati con il voto unanime degli aderenti al patto con la delega di Cesare Geronzi (Capitalia) attribuita al presidente del patto e quella di Luca di Montezemolo (Fiat) a Marco Tronchetti Provera (Pirelli). Con l'ultimo rinnovo del patto è stato esplicitamente confermato anche il codicillonumero diciassette che prevede che Gemina «in deroga a qualsiasi disposizione del patto, potrà cedere agli altri partecipanti, a termine e condizioni da concordarsi, la propria quota dell'1% apportata al sindacato e fatto salvo ogni diritto scaturente da tale previsione ». Al patto rimane allegato lo specifico accordo anti Opa concluso nel giugno 2005 nel pieno della scalata Magiste. Molta acqua è passata sotto i ponti da Hpi: allora il patto, fotocopia della finanziaria madre Gemina, raccoglieva il 45,1% del capitale attraverso 9 soci e il primo azionista era Sicind (Fiat) con il 18,8% seguita da Mediobanca (12,1%). Oggi il patto raccoglie 15 soci con un totale di azioni vincolate pari al 63,52% con Mediobanca primo socio (13,25%) seguita da Fiat Partecipazioni (10,29%). Non ci sono più Smi e Compart,maCapitalia, le famiglie Ligresti, Della Valle, Merloni, Bertazzoni. Proprio ieri, tra l'altro il professor Guido Rossi, è stato sentito in qualità di testimone nell' ambito dell' inchiesta sul tentativo di scalata di Stefano Ricucci. Rossi era stato chiamato da Cesare Geronzi ad occuparsi del patto di sindacato dopo il tentativo di scalata di Stefano Ricucci. L'attuale commissario Figc conosce molto bene la materia avendo lavorato come consulente di Abn Amro durante la scalata all'Antonveneta del capo dei furbetti, Giuseppe Fiorani.

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