Vendette politiche a Paris Match
A Paris- Match il licenziamento è politico. Il direttore, Alain Genestar, è stato scaricato dal principale azionista, Arnaud Lagardère (gruppo Hachette, che ha anche interessi in Le Monde), che gli ha fatto pagare a distanza una copertina controversa: nell'agosto del 2005, la foto di Cécilia Sarkozy, la moglie di Nicolas - ministro degli interni e amico di Lagardère - assieme al suo amante, il publicitario Richard Attias. Sarkozy non l'aveva digerita e ne aveva fatto parte a Lagardère, che a meno di un anno dalle presidenziali, ha proceduto al licenziamento, offrendo un altro posto a Genestar nel gruppo Hachette ( promoveatur ut amoveatur), che però il direttore non ha accettato. Quel numero di Paris- Match, tra l'altro, era stato un grande successo, 900mila copie, invece delle 650mila abituali. A nulla è servito che questa settimana Cécilia sia di nuovo in copertina di Paris- Match, questa volta assieme a Nicolas, con cui si è riconciliata.
Per la seconda volta nella sua lunga storia iniziata nel '49 - la prima era stata nel maggio '68 - la redazione di Paris- Matchè scesa ieri in sciopero. «Teniamo ad affermare con forza ed inquietudine l'imperiosa necessità di lavorare in piena indipendenza editoriale, che abbiamo da 57 anni», ricorda la Società dei giornalisti. La proprietà parla invece di «controversia ideologica» con il direttore della redazione, accusato di aver «destabilizzato» la redazione. Al suo posto si fa il nome di Christian de Villeneuve, attuale direttore del Parisien(e che la redazione non sembra gradire troppo).
A meno di un anno dalle presidenziali, il licenziamento politico del direttore di un settimanale a grande tiratura, anche se popolare, pone dei problemi di fondo, vista l'importanza che ormai ha preso in politica la personalizzazione dei candidati. «La ragione deontologica - spiegano ad Hachette - è che Genestar ha disobbedito agli ordini. Arnaud Lagardère gli aveva detto: tu pubblichi quello che vuoi, ma mi avverti se pubblichi foto imbarazzanti o che possono ferire. Non l'ha fatto. Non si tratta per nulla di un caso di sottomissione a Sarkozy. Per Lagardère, la lealtà è la virtù cardinale e Genestar ha tradito la sua fiducia». Ma sta di fatto che Sarkozy si interessa molto da vicino ai media e alle nomine di giornalisti-chiave in questo periodo. La tv pubblica, dopo delle critiche del ministro degli interni, ha evitato di dire il numero di auto bruciate ogni giorno in occasione della rivolta delle banlieues. Alla radio Europe 1(sempre del gruppo Lagardère), il direttore Jean-Pierre Elkabbach non nasconde di aver chiesto il parare di Sarkozy per la scelta di un giornalista politico. La biografia (peraltro autorizzata) di Cécilia Sarkozy scritta da una giornalista di Galanon è stata pubblicata, dopo che l'editore è stato convocato da Sarkozy al ministero degli interni (è poi uscita rimaneggiata in romanzo da un altro editore) e l'editore di Gala, Prima, impone ormai ai suoi giornalisti di sottoporre i progetti di libro alla direzione, per un via libera.
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