Liberate Kash!

Preoccupazione per il rapimento di Torsello in Afghanistan
21 ottobre 2006

foto di gabriele torsello

Lo accusano di essere una spia. Gabriele Torsello, invece, è un fotoreporter, leccese residente a Londra, si firma con lo pseudonimo Kash e da anni documenta con le sue immagini le zone di crisi del mondo, il Kashmir, il Nepal, la Libia, l’Afghanistan, l'Albania.

Domenica 22, dieci giorni dopo il rapimento, scadrà l’ultimatum dei rapitori: l’Italia ritiri i suoi soldati dall’Afghanistan o Torsello sarà ucciso. Rapito sulla strada da Lashkargah a Kandahar, al reporter era stato sconsigliato di viaggiare in quella zona (lo riferisce la Farnesina): ma quando si dà la vita per diffondere al mondo la verità dei più deboli, quali raccomandazioni si possono seguire oltre quelle del proprio istinto?

Nel 2003, Gabriele Torsello ha pubblicato con Amnesty International un volume fotografico, "The Heart of Kashmir", un viaggio all’interno della guerra che da decenni dilania la piccola regione contesa da India e Pakistan. Alla presentazione del libro, Gabriele, confessando che il soggiorno tra le atrocità del Kashmir gli aveva stravolto la vita, affermava di non aver mai dato per scontata nessuna parola, nessuna ideologia. Un monito per chi accetta la visione bianco/nero del mondo, per chi segue ciecamente verità comode senza verificarle.

Navigando sul suo sito, nella sezione "Kabul daily life", ho trovato questa foto: mi ha lasciato a bocca aperta l’immagine del ragazzino dallo sguardo adulto che trasporta acqua. Vedo partecipazione umana in questo scatto, vedo l’occhio di un padre che osserva commosso la vita difficile di un bimbo che ha più o meno l’età del figlio. L’abbiamo sentito l’altro giorno l’appello del piccolo Gabriele, 4 anni, “Liberate mio papà”. Insieme a quel bambino, ripetiamolo tutti: Liberate Gabriele! Liberate Kash! Il nostro mondo ha un bisogno estremo della sua passione per la verità.

Note: http://www.kashgt.co.uk/
http://www.peacereporter.net

Articoli correlati

  • David McBride, un nuovo caso Assange
    MediaWatch
    Cosa possiamo fare per lui

    David McBride, un nuovo caso Assange

    In questa pagina web puoi leggere la storia di questo coraggioso avvocato militare australiano che ha denunciato i crimini di guerra in Afghanistan. E' stato condannato per aver obbedito alla sua coscienza e rivelato la verità.
    22 maggio 2024 - Alessandro Marescotti
  • Nuova condanna al carcere militare per tre obiettori di coscienza israeliani
    Pace
    Oryan, Itamar e Yuval

    Nuova condanna al carcere militare per tre obiettori di coscienza israeliani

    Nonostante il clima di guerra nel paese, Mesarvot, la Rete israeliana di obiettori di coscienza israeliani, continua a sostenere chi rifiuta di servire nell'IDF, l'esercito israeliano. Itamar Greenberg si è detto convinto di appartenere a una generazione che porrà fine all’occupazione dei territori
    9 settembre 2024 - Mesarvot
  • Disarmare la Rheinmetall: affondare l'industria bellica!
    Disarmo
    L'alleanza antimilitarista Disarm Rheinmetall

    Disarmare la Rheinmetall: affondare l'industria bellica!

    Appello per un campo d’azione antimilitarista dal 3 all’8 settembre 2024 a Kiel nella Germania settentrionale
    5 agosto 2024 - Rossana De Simone
  • Contro la logica della vendetta: perché la guerra non è la risposta
    Editoriale
    Israele ha annunciato un nuovo attacco contro l'Iran

    Contro la logica della vendetta: perché la guerra non è la risposta

    Come pacifisti chiediamo che l'intera comunità internazionale, in sede ONU, prenda le distanze dal ciclo infinito di ritorsioni, superando le divisioni e mettendo da parte i calcoli geopolitici in nome di un solo obiettivo: allontanare il più possibile lo spettro di una terza guerra mondiale
    16 aprile 2024 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.21 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)