Quando l'odio fa audience
Due passaggi Rai per un episodio che risale alla settimana scorsa, all'ultimo venerdì di preghiera del Ramadan. Giovedì mi riconosco su Blob: sono quel fotografo al quale un musulmano nella moschea di Roma rivolge minacce irripetibili. Lui ha la faccia oscurata, io no. La troupe era quella de «La vita in diretta», di Michele Cucuzza. Ieri sera bis su «Confonti» di Luigi Moncalvo. In studio Luca Telese e Maria Giovanna Maglie. «Ti do 40 coltellate in faccia», diceva il mio aggressore, e su questo si è acceso un dibattito aspro in studio (facile da immaginare, no?).
Non per polemica, ma perché credo che il nostro lavoro debba rispettare un codice deontologico, devo dire che le cose non sono andate così. Eravamo regolarmente accreditati per poter lavorare all'interno del luogo di culto e appena arrivati, con una collega italiana e una libica, siamo stati invitati ad entrare dagli addetti ai rapporti con la stampa. Successivamente uno squilibrato, ci ha aggredito al limite del contatto fisico, farneticando insulti, tra i quali quello della promessa di coltellate non era nemmeno dei più fantasiosi. La giornata però è proseguita bene. Dopo avere protestato con le autorità preposte (è intervenuto anche l'ex ambasciatore Mario Scialoja), siamo rientrati e abbiamo seguitato a lavorare. Il provocatore ha cercato di scippare la macchina fotografica della collega libica (musulmana) ma è stato bloccato e fermamente allontanato da due fedeli che ci hanno protetto. Più tardi è arrivato il ministro Ferrero per un incontro interreligioso. Ho le foto delle suore che entrano in moschea, sottobraccio a ragazze con il velo islamico, come quelle dei fedeli in preghiera. Sicuramente esistono anche altre immagini televisive, come quella di un uomo che si scusa con me per l'accaduto, stigmatizza l'aggressore e riafferma la volontà di dialogo tra «persone di buona volontà». Chi ha scelto cosa mandare in onda?
Se un «confronto» su temi così delicati deve esserci, allora che sia su tutto quanto è successo e non solo su un episodio decontestualizzato. A meno che non si voglia fare audience, alzando i toni, anche quando i fatti non sussistono. Grazie.
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