Repubblica

L'azienda: no alla colletta per l'autista decapitato
4 aprile 2007
Fonte: Il Manifesto (http://www.ilmanifesto.it)

Non ci riguarda, ha detto l'azienda. La colletta lanciata da Ezio Mauro a favore dell'autista afghano di Daniele Mastrogiacomo, decapitato davanti agli occhi dell'inviato di Repubblica durante la fase più drammatica del suo rapimento, è un atto volontario dei giornalisti: l'editore non ci mette una lira né altro. Non è piaciuto ai giornalisti di Repubblica il rifiuto dell'azienda di partecipare alla raccolta di soldi per la famiglia di Sayed Agha, l'autista rapito insieme a Mastrogiacomo e barbaramente ucciso dai taleban. L'iniziativa era partita dal direttore, con una lettera ai redattori in cui affermava che il giornale aveva degli obblighi nei confronti dello sfortunato autista. Richiesta di contribuire alla sottoscrizione aperta presso la segreteria del direttore, la società editrice però ha seccamente rifiutato. Provocando il malumore dei giornalisti, che ieri hanno redatto un comunicato in cui si chiede aiuto a tutti proprio in considerazione del rifiuto dell'azienda. Quello di Repubblica non è un caso isolato: a suo tempo il Corriere rifiutò di riconoscere rapporti di lavoro con il fotografo Raffaele Ciriello, ucciso dagli israeliani a Ramallah. Nel suo piccolo, il manifesto ripagò invece auto e spese agli iracheni che assistevano Giuliana Sgrena quando venne rapita.

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