Via Etere Trent'anni di Radio Libere di Paolo Lunghi
Dopo cinque mesi dalla prima edizione, dopo la presentazione ufficiale alla Sala Stampa Estera a Roma, ed al salone internazionale del libro di Torino, gli incontri di Empoli, Casciana Terme, Firenze, Modena, Livorno, e gli altri che seguiranno nei prossimi mesi, è stata pubblicata la terza edizione del libro Via Etere, con una nuova copertina ed un nuovo look, mantenendo intatti i contenuti.
La forza di un libro nato grazie alle esperienze giovanili degli anni settanta sta proprio nel sapersi e volersi adattare e modificare in base proprio ai cambiamenti delle stagioni del clima degli umori, proprio per legarsi al contenuto e alla storia, quella di quei giovani che grazie al loro spirito di libertà hanno trasformato la comunicazione italiana.
Forse sarà un caso ma come è stato esposto da Lunghi nella tavola rotonda del 5 giugno a Livorno, all'interno della mostra "Radio FM 1976-2006 … Trent'anni di libertà d'antenna" presso il museo di Storia Naturale del Mediterraneo, che andrà avanti fino al 17 giugno, e non poteva esserci sede piô adatta: le prime esperienze radiofoniche a Livorno e in Italia sono proprio partite dalla trasformazione di vecchi apparati militari americani, nati come strumenti bellici, istallati spesso su carrarmati, che con le opportune modifiche hanno avuto nuova vita proprio come strumento della massima espressione di libertà, mi riferisco ai vecchi trasmettitori Collins, concetto estremo, forse agli antipodi ma realistico. Dopo trent'anni la storia si ripete, anche il futuro della radio sull'etere degli anni 2000 quale Internet, vede la sua nascita proprio come strumento militare, che grazie alle trasformazioni e cambiamenti apportati alla rete stessa lascia spazio oggi ed in futuro, ad un grande, se non il piô grande, spirito di libertà, forse lo stesso dei giovani degli anni settanta.
Anche per questo la Radio libera è stata il primo vero progetto di libertà, democratica e realmente interattiva, nata e gestita dal "basso" mettendo tutti sullo stesso piano e con la stessa possibilità di comunicare, sviluppatasi dalla base del popolo per una reale esigenza di comunicazione tra persone.
Il libro stringe un occhio a quei giovani che spinti dall'entusiasmo tipico della loro età e soprattutto dalla voglia di comunicare e stare insieme, trasformando e riadattando apparecchi e strumenti nati per scopi opposti, se vogliamo applicando loro malgrado l'articolo 21 della Costituzione del nostro Paese: "tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione-" hanno creato tutto questo, che è rimasto e rimarrà nella storia d'Italia, come quei "quattro amici al bar", che nella provincia toscana hanno "fatto la Radio": non sono stati i migliori, neppure i peggiori, ma ci sono stati!
Saluti
Ufficio Stampa
Via Etere
"VIA ETERE" 30 anni di Radio … informazioni e foto sul sito: http://www.viaetere.net
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