Le sinistre frontières di quel reporter

28 agosto 2007
Franco Carlini
Fonte: Il Manifesto (http://www.ilmanifesto.it)

«Se avessero preso in ostaggio mia figlia, non ci sarebbe limite alcuno, ve lo dico e ve lo ripeto, all'uso della tortura». Per salvarla ovviamente. D'altra parte, aggiunge, è quello che fece la polizia del Pakistan, in occasione del rapimento del giornalista Daniel Pearl del Wall Street Journal. Per cercare di liberarlo in tempo, arrestarono e torturarono i familiari dei rapitori , anche se a nulla servì e il giornalista venne non solo ucciso ma letteralmente fatto a pezzi. A sostenere la possibilità della tortura, persino di innocenti familiari non coinvolti, è stato di recente Robert Ménard, fondatore e segretario generale di Reporters San Frontières, la ong internazionale che si batte per la libertà di stampa e di espressione, contro i regimi censori e autoritari. Quelle cose Ménard le ha dette nel canale radiofonico France Culture il 16 agosto scorso, all'interno di un dibattito sulla gestione trasparente dei rapimenti, insieme ad altri giornalisti. Il registrato è stato riproposto ieri dal giornale online Rue89.com, sempre attento e combattivo. Nell'occasione Ménard sosteneva che a quel punto non è più una questione di idee o di principi, ma di guerra. Dice di averne parlato con la moglie di Pearl (in occasione del lancio del film «A Mighty Heart» di Whinterbottom, su di lei e suo marito) e che «bisognava assolutamente salvarlo e se era necessario prendere un certo numero di persone, prenderle fisicamente, avete capito, minacciandoli e torturandoli». Ménard ha espresso la sua opinione in maniera problematica, ma senza dubbio una frontiera l'ha voluta passare, che non è quella della libertà, ma quella della disumanità. E non basta a giustificarlo l'orrore del terrorismo sanguinario, né il nobile scopo di salvare delle vite. A prezzo di quali vite e di quali altre disumanità? Più sensati di lui, gli americani contro la tortura sono invece riusciti a far dimettere il ministro della giustizia Alberto Gonzales, mentitore e reticente su Guantanamo e Abu Ghraib.

Articoli correlati

  • Esperta ONU chiede al governo UK di non estradare Julian Assange
    CyberCultura
    La relatrice ONU sulla tortura suona l’allarme

    Esperta ONU chiede al governo UK di non estradare Julian Assange

    La relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla tortura, Alice Jill Edwards, ha esortato ieri il governo del Regno Unito a fermare la possibile estradizione di Julian Assange negli Stati Uniti d'America.
    7 febbraio 2024 - Patrick Boylan
  • L'Ucraina sta violando i diritti umani
    Conflitti
    L'ONU esprime preoccupazione anche per "torture, maltrattamenti e violenze sessuali"

    L'Ucraina sta violando i diritti umani

    Il rapporto dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR) elenca dettagliatamente varie violazioni. Il rapporto ricorda ad esempio che "gli arresti non eseguiti in conformità con il diritto nazionale costituiscono una privazione arbitraria e illegale della libertà".
    7 luglio 2023 - OHCHR
  • Guantanamo e le contraddizioni dei grandi della Terra
    Pace
    Non esistono guerre giuste e la tortura è sempre un crimine

    Guantanamo e le contraddizioni dei grandi della Terra

    I venti anni di atrocità in Afghanistan e a Guantanamo provano che gli USA e l'UE non sono democrazie compiute. In nome della lotta al terrorismo hanno fatto strage di innocenti e, invece che moltiplicare soluzioni di pace stanno progressivamente aumentando i loro finanziamenti al settore militare
    7 gennaio 2022 - Maria Pastore
  • Chiudere Guantanamo: mettere fine a 20 anni di ingiustizie
    Conflitti
    Tra diritto internazionale e filosofia morale

    Chiudere Guantanamo: mettere fine a 20 anni di ingiustizie

    Al Senato USA dopo 8 anni si torna a parlare del futuro di Guantanamo. Davanti la Commissione di Giustizia la testimonianza di sei attori direttamente coinvolti nella storia del centro di detenzione, quattro favorevoli alla sua chiusura, due contrari.
    31 dicembre 2021 - Maria Pastore
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.21 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)