La penosa crociata di Larry Craig
Ognuno ha il diritto di raccattare dove e come può. Ma è penoso il modo scelto da Larry Craig. Non solo per la dinamica: sappiamo tutti che il sesso non si ferma davanti alle miserie né al ridicolo. L'11 giugno, un uomo è seduto in un cesso dell'aeroporto di Minneapolis. Da sotto la parete divisoria col cesso accanto, Larry Craig gli fa piedino, cerca di strusciargli la gamba, poi passa la mano sotto la parete divisoria e fa segni ammiccanti. Allora l'uomo si alza, bussa alla porta accanto e, come agente sotto copertura contro i crimini sessuali, arresta Larry Craig.
Il punto è che Craig, 62 anni e padre di tre figli, esponente di spicco della destra religiosa, è senatore repubblicano dell'Idaho, e da anni conduce una crociata anti-gay: da sempre si oppone al matrimonio gay e a includere la violenza omofoba tra gli hate crimes (odi di tipo razziale, sessuale). Dopo l'arresto Craig si è dichiarato colpevole di contegno sregolato, ammissione che poi ha rimpianto e cercato di ritrattare e che gli è costata 575 dollari di multa e 10 giorni di prigione (poi sospesi). Per il New York Times, è dagli anni '80 che circolavano voci sulle tendenze gay di Craig. Non sappiamo e non c'interessa.
Il fatto è che il puritano senatore dell'Idaho è l'ultimo di una variopinta serie di moralisti presi con le dita nella marmellata.
Il 10 luglio un altro esponente dei cristiani conservatori, il senatore repubblicano della Louisiana David Vitter, 46 anni e quattro figli, ha fatto mea culpa dopo che il suo nome era stato trovato nei tabulati telefonici della Pamela Martin and Associates, un servizio di accompagnatrici, cioè di prostituzione, gestito a Washington da Deborah Jeane Palfrey: «È stato un peccato molto serio nel mio passato ... per cui ho chiesto e ricevuto perdono da Dio e da mia moglie in confessione e in consulenza matrimoniale».
Mentre Craig è uno dei senatori che ha lanciato la candidatura presidenziale di Mitt Romney (mormone ex governatore del Massachusetts), Vitter è invece il primo senatore ad aver avallato la candidatura presidenziale dell'ex sindaco di New York Rudolph Giuliani. Secondo il comitato repubblicano della Luisiana, Vitter aveva avuto un lungo rapporto con una prostituta di New Orleans. Ma le storie di Craig e Vitter impallidiscono di fronte a quelle di Mark Foley e Ted Haggard. Il deputato repubblicano della Florida Mark Foley, 53 anni, crociato contro gli abusi sui bambini, si è dimesso il 29 settembre del 2006 per lo scandalo dei «paggi», cioè degli adolescenti borsisti in parlamento. L'avvocato di Foley ha ammesso la sua omosessualità - che secondo Newsweek era un segreto di Pulcinella a Washington - e ha detto che era stato violentato da ragazzo da un pastore. Ted Haggard invece, 50 anni, sposato con 5 figli, presidente della National Association of Evangelicals (30 milioni di aderenti), crociato contro i gay, ha dovuto dimettersi nel novembre 2006 perché un prostituto aveva rivelato i suoi rapporti con il pastore (Haggard è un attore di primo ordine, come si vede in quel meraviglioso documentario sul fondamentalismo Usa che è Jesus Camp). Insomma, le eccezioni sembrano essere piuttosto la regola. Forse allora va rivalutato il deputato Cosimo Mele: con la sua notte a coca e prostitute in un lussuoso albergo, ha solo cercato di applicare a Roma la strategia dei conservatori Usa. Ma già Molière sfotteva i fustigatori dei costumi in pubblico, libertini nell'alcova. D'altronde non era un fustigatore anche il cardinale Jean Danielou morto in un bordello parigino nel 1974? Pare che le prostitute fossero molto carine.
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