Salviamo «Il Baco del Millennio»
«Da sette anni, fino all'inizio di questa estate, è andato in onda a metà mattina, in una fascia oraria di grande ascolto. Con un linguaggio vivo e comprensibile a tutti, affronta nodi culturali e approfondisce temi cruciali della contemporaneità. Si rimproverano spesso gli intellettuali di essere élitari, li si accusa di specialismo incomprensibile. Ecco, il Baco del Millennio è (non mi rassegno ancora a dire 'era') un programma che riesce a farsi capire da tutti senza banalizzare i suoi contenuti. Girano voci che sarà sostituito da una trasmissione di gossip. Anche se fosse una battuta, dati i tempi è tristemente realistica». Così lo scrittore Tiziano Scarpa sul suo blog dà conto dell'incresciosa vicenda capitata a RadioUnoRai. La chiusura della trasmissione culturale, Il Baco del Millennio, cancellata dal palinsesto autunnale dopo che da marzo il suo spazio era stato dimezzato.
Contro la decisione del neodirettore Antonio Caprarica, sono scesi in campo un centinaio di intellettuali (lo storico Lucio Villari e la scrittrice Dacia Maraini tra i primi ma pure il premio oscar Nicola Piovani, Salvatore Settis, Paolo Rumiz, Renato Nicolini) che hanno firmato un appello contro la sparizione di uno dei pochi appuntamenti dedicati all'informazione, all'approfondimento e alla riflessione culturale, settore che peraltro è specifico e vincolante nella programmazione del servizio pubblico.
La trasmissione, una sorta di terza pagina di giornale, è strutturata secondo un «gioco» di alternanze, tra testimonianze e riflessioni, per arrivare ad un vero e proprio dibattito tra opinioni, ad un confronto tra esperienze diverse, che non ha la pretesa di arrivare ad un punto fermo. I dati di ascolto erano piuttosto buoni ( un pubblico di fedelissimi che superava il mezzo milione di ascoltatori) e il podcast della trasmissione ra molto scaricato da internet.
Adesso il direttore di RadioUno ha deciso di puntare su un'informazione più leggera frammista di notiziole di spettacolo, sostituendo il Baco con un programma di costume Nudi e crudi condotto dall'attrice Giulia Fossà che ha lavorato all'ultima campagna elettorale per Fassino.
Per aderire all'appello contro la chiusura, basta inviare una mail all'indirizzo ilbacovive@libero.it .
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