Anche il Financial Times le dà gratis
Un paio di settimane fa il New York Times ha sorpreso i suoi lettori informandoli della chiusura del programma TimesSelect, che consentiva agli utenti l'accesso a pagamento all'archivio online nonché agli editoriali. Il quotidiano della Grande Mela sposava la formula del «tutto gratis». Questa settimana è stata la volta del Financial Times, pur se con modalità specifiche e innovative. Infatti il quotidiano inglese ha sì annunciato che metterà da parte il modello su abbonamento per tutti i suoi contenuti online, ma ha anche spiegato che la nuova policy riguarderà un massimo di 30 articoli al mese. In pratica, una volta raggiunto tale tetto il lettore che vorrà leggere altre news dovrà regalarsi un abbonamento al giornale. Una sorta di formula mista, dunque, che permette al FT di accontentare sia i lettori occasionali (ancora una volta quelli che arrivano alle notizie tramite segnalazioni e collegamenti esterni al sito), sia gli abitudinari, ovvero coloro che sono soliti consultare le pagine del quotidiano londinese in quanto interessati espressamente ai suoi contenuti, e che quindi sono anche disposti a mettere mano al portafogli per avere accesso alla totalità dell'archivio. Anche in questo caso la ricerca di un maggior numero di accessi giustifica l'apertura dei lucchetti che fino a ieri proteggevano le pagine elettroniche, ma al tempo stesso vi è la volontà di continuare a privilegiare gli utenti «fedeli», offrendo loro contenuti esclusivi in cambio di poche sterline all'anno. Evitando al tempo stesso di privarsi di una fonte di guadagno «sicura». Dietro modalità differenti la mossa delle due testate ha una logica comune. Risponde infatti alla necessità di accogliere nuovi lettori e guadagnare nuovi click, aumentando così i proventi derivanti dalla pubblicità, evidentemente più redditizia degli abbonamenti.
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