Hotel Palestine: "Era obiettivo militare e i giornalisti erano avvisati"
"War is a dangerous business", scandisce la portavoce del Pentagono Victoria Clarke di fronte ai giornalisti che chiedeono spiegazioni sui morti dell'Hotel Palestine. E da Madrid rimbalza un'indiscrezione che e' piu' di un asemplice voce: l'Hotel era considerato obiettivo militare dalla coalizione angloamericana e i giornalisti lo sapevano, perche' la decisione era stata loro comunicata 48 ore fa. Questa, almeno, la versione fornita dal comando militare angloamericano al ministero spagnolo della Difesa, che aveva chiesto spiegazioni sugli spari di carro armato che hanno causato oggi la morte del cameraman Jose' Couso.
In una conferenza stampa pubblica al Pentagono, dopo aver espresso le condoglieanze alle "famiglie delle vittime, tutte, e in particolare dei giornalisti" il maggiore Stanley McChrystal ha detto chiaro che "fin dall'inizio era stato detto a chi era a Baghdad che era estremamente pericoloso: quando le nostre forze di terra subiscono il fuoco nemico, hanno il diritto di difendersi". Una tesi ribadita da
Victoria Clarke, per la quale l'attacco all'Hotel Palestine e' scattato per rispondere al fuoco di cecchini che si nascondevano nell'albergo.
Madrid pensa al ritiro dei giornalisti
Secondo fonti del ministero spagnolo della Difesa, citate dall'agenzia Europa Press, il governo di Madrid si e' messo in contatto con le autorita' militari americane subito dopo la morte di Couso, attraverso l'ufficiale della Forza Aerea che accompagna in Kuwait le poche centinaia di soldati spagnole che partecipano ad operazione logistiche di guerra.
Dopo aver ottenuto la risposta dal comando alleato, il ministro spagnolo della Difesa, Federico Trillo, si e' messo in contatto con i direttori delle testate che hanno inviati a Baghdad per invitarli a ritirare i loro giornalisti al piu' presto dalla capitale irachena.
Il Pentagono: possiamo andare dove vogliamo
"Abbiamo isolato Baghdad", ha detto ancora Stanley McChrystal al briefing del Pentagon:"Le nostre truppe possono trascorrere la notte dove vogliono nella capitale", ha aggiunto il generale.
Dall'inizio della guerra in Iraq i caccia della coalizone hanno effettuato oltre 35 mila missioni, ha rivelato ancora McChrystal. La cifra riguarda solo gli aerei, senza includere le missioni degli elicotteri. Sono state inoltre usate oltre 20 mila tra bombe e missili (il 78% ad alta precisione).
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