PRESS A POCO

Reporter morti? Storia vecchia

11 aprile 2003
f.t.
Fonte: Il Manifesto

Perche' occuparsi di "storia vecchia" come la morte di tre giornalisti avvenuta martedi', quando c'e' da celebrare l'ingresso dei carri armati americani a Baghdad? Se lo chiede l'ex giornale progressista Washington Post, ora gazzetta della famiglia Bush. Per meglio sottolineare che i francesi sono dei marziani, il giornalista Jefferson Morley definisce Le Monde "il quotidiano antiguerra di Parigi" e scrive che l'editoriale del numero datato 10 aprile, "scritto all'incirca nel momento in cui i tank degli Stati uniti dilagavano per il centro di Baghdad" non si occupava del crollo del regime di Saddam Hussein, bensi' degli "attacchi americani lunedi' mattina contro l'hotel Palestine (...) che avevano ucciso tre giornalisti". Gli attacchi venivano graziosamente definiti "storia vecchia", e senza dubbio le famiglie dei tre giornalisti uccisi martedi' (e non lunedi') saranno state contente di saperlo.Quanto all'atteggiamento di Le Monde, per Morley incomprensibile, si spiega non solo con un residuo di preoccupazione per la vita umana, almeno quella dei colleghi, ma soprattutto con il fatto che l'editoriale era stato scritto varie ore prima dell'ingresso dei carri armati sulla piazza principale, annunciato da Giovanna Botteri alle 16,50 di mercoledi'. Infatti, Le Monde esce nelle edicole di Parigi attorno alle 13, con la data del giorno dopo, quindi il numero di giovedi' 10 aprile che il Post criticava era gia' stampato e distribuito da alcune ore quando, mercoledi' 9, avveniva l'ingresso dei carri armati nel centro di Baghdad. Ma, naturalmente, i giornalisti con l'elmetto questo non sono tenuti a saperlo.

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