Contro la propaganda di guerra PeaceLink pubblica le "verità nascoste"
La pagina Facebook di PeaceLink è visibile a tutti. Qui troverete ogni giorno cosa c'è di nuovo sul fronte delle bugie di guerra. In Libia è ormai chiaro che si combatte una guerra dell'informazione per convincerci che stanno facendo bene a bombardare e che gli attacchi sono "intelligenti".
Vale la pena citare quanto scrive Armando Torno sul Corriere della Sera (21/3/2011): "Il gerarca nazista Joseph Goebbels (1867-1945), la mente della propaganda hitleriana, definì i bombardamenti su Londra del 1940 'intelligenti' perché colpivano 'soltanto' obiettivi militari e chiamò 'preventiva' la guerra del 1941 contro l'Unione Sovietica di Stalin".
I propagandisti della guerra si copiano l'un l'altro i discorsi.
Ma c'è di più: la macchina della propaganda di guerra conta sulla "memoria a breve termine" per cui pochi ricordano, ad esempio, che Berlusconi ha detto: "Gli aerei messi a disposizione dall'Italia non hanno sparato e non spareranno" (Repubblica 26/3/2011).
Vale la pena di rinfrescare la memoria. Gli aerei italiani hanno bombardato la Libia dopo averla sorvolata per celebrare due anni fa il trattato di amicizia italo-libica in cui si suggellava l'impegno di non attaccarsi militarmente e di non mettere a disposizione le basi militari per attacchi.
E quanti - frastornati dalla disinformazione dei dibattiti televisivi - sanno che la risoluzione Onu non prevede i bombardamenti sulle città?
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