Numeri a vanvera

Si valuta in non più di 500mila i decoder che a fine 2004 saranno stati acquistati dalle famiglie italiane. Dura la posizione delle associazioni dei consumatori
18 aprile 2004
Fonte: Articolo 21

Il Movimento Difesa del Cittadino esprime "serie perplessità sui contenuti dell'audizione di Rai e Mediaset davanti all'Autorità per le comunicazioni". In particolare, sottolinea il Movimento in una nota, "sembrano decisamente gonfiate le stime fornite dai due responsabili delle aziende, Sartori per la Rai e Confalonieri per Mediaset, sia per quanto riguarda le vendite dei decoder digitali, sia soprattutto per la copertura del territorio". "A tutt'oggi - continua l'associazione - risultano concessi soltanto 114.000 contributi per l'acquisto di decoder interattivi (e non 120.000 come dichiarato di fronte all'Autorità: basta controllare sul sito del Ministero www.comunicazioni.it). Inoltre la presunta copertura del 50-60% della popolazione vantata da Rai non è effettiva perché arrivano continuamente all'associazione e ai mass media lamentele per il segnale di bassa qualità o addirittura inesistente anche da località che vengono dichiarate coperte". Il Movimento Difesa del Cittadino, che ha già "depositato un ricorso all'Autorità Antitrust e a quella delle Comunicazioni sulla pubblicità relativa al digitale terrestre per ingannevolezza, valuta in non più di 500mila i decoder che a fine 2004 saranno stati acquistati dalle famiglie italiane, ben lontani quindi dal milione che Sartori e Confalonieri si augurano forse scaramanticamente. Questo perché i costi elevati (300-450 euro) il fatto che i contributi siano limitati soltanto ai decoder più costosi e interattivi, impediranno l'acquisto ad una larga fascia di utenza che già sta riducendo i consumi non necessari a causa dell'erosione del potere di acquisto. Inoltre sta crescendo la delusione dei consumatori che già hanno acquistato il decoder, perché scoprono che l'offerta di contenuti (i programmi via digitale) è limitata praticamente a quella della tv analogica e la tanto pubblicizzata interattività comporta costi aggiuntivi che appesantiscono la bolletta telefonica".


Note: http://www.articolo21.com/notizia.php?id=255

Articoli correlati

  • Afghanistan: vent'anni di menzogne
    MediaWatch
    Gli Afghanistan Papers

    Afghanistan: vent'anni di menzogne

    A dirlo è stato John Sopko, ispettore speciale statunitense per la Ricostruzione dell’Afghanistan (SIGAR), il quale, di fronte al Congresso USA, ha dichiarato che i funzionari statunitensi hanno regolarmente mentito durante la guerra in Afghanistan, manipolando i rapporti sui progressi compiuti.
    16 agosto 2021 - Alessandro Marescotti
  • Ecco come l'opinione pubblica è stata manipolata durante la guerra in Afghanistan
    MediaWatch
    Nonostante lodevoli iniziative il movimento pacifista non ha saputo incrinare l'indifferenza

    Ecco come l'opinione pubblica è stata manipolata durante la guerra in Afghanistan

    La chiave di volta, sottolineava la CIA, era l'indifferenza che questa guerra generava nella pubblica opinione occidentale: se ne parlava rarissimamente nei giornali e si vedeva ancora meno in televisione, quindi stragi e atrocità non generavano alcuna reazione nell’opinione pubblica occidentale
    30 agosto 2021 - Alessandro Marescotti
  • Schede
    Una guerra la vince chi la sa raccontare bene

    Cosa sono le Psyops

    Le operazioni psicologiche e il loro ruolo nei conflitti strategici e militari
    13 aprile 2020 - Alessandro Marescotti
  • Schede
    Guerra fredda

    Psychological Strategy Board

    Truman creò il Consiglio di strategia psicologica nel 1951 per migliorare e razionalizzare la tentacolare campagna di guerra psicologica.
    13 aprile 2020 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.26 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)