A Taranto 600 bambini sono nati malformati: ma l'informazione non diventa notizia
I casi sono due: o qualcuno aveva letto quei dati e non li aveva trasformati in notizia o semplicemente quei dati NON erano stati letti da chi poteva fare informazione giornalistica. E infatti cercando su Google si trovano solo un recentissimo articolo di Francesco Casula (centrato sull'iniziativa del sindaco di richiesta revisione AIA basata anche sul dato dei 600 bimbi nati malformati) e l'allarme lanciato da PeaceLink. Che significa questo? Che l'informazione era disponibile sul web ma non era una notizia.
Il fatto che un'informazione sia disponibile sul web dal dicembre 2018 non significa che sia conosciuta e tanto meno che sia trasformata in una notizia. Anche la presenza a Taranto della diossina era nei database accessibili al pubblico dal 2002 ma solo nel 2005 è diventata una notizia. Il processo di trasformazione di un'informazione in una notizia è un processo di grande rilevanza. Come pure di grande rilevanza è la trasformazione di un dato disponibile sul web in un dato effettivamente letto e conosciuto.
Continuo comunque a stupirmi del fatto che vi sia stato il rinvio della presentazione dello Studio epidemiologico Sentieri da cui quel dato è stato estrapolato. Sul Rapporto di Valutazione del Danno Sanitario dello stabilimento siderurgico ArcelorMittal Italia S.p.A. di Taranto c'è uno stralcio dei dati dello Studio Sentieri. Ma presentarlo al pubblico significa esporsi alla curiosità ai giornalisti, significa rendere l'informazione una potenziale notizia o anche uno scoop. Ed è quello che il governo ha voluto evitare.
Articoli correlati
- L'unguento che lenisce le affezioni delle vie respiratorie con un tocco di polveri sottili e benzene
Il balsamo d’acciaio che tutela l’ambiente
I 400 milioni che erano destinati alla tutela ambientale e alla bonifica delle aree contaminate vengono dirottati per sostenere la produzione dell’ILVA. Il DDL 1359 evidenzia che "il rischio chiusura dello stabilimento sia quello più rilevante e significativo anche dal punto di vista ambientale".13 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - Trasferiti fondi dalle bonifiche ambientali alla produzione di acciaio ILVA
Grazie Meloni!
Da Vicks VapoRub a ILVA VapoRub, il nuovo unguento per uso inalatorio è pronto per tutti i bambini di Taranto. Il governo stanzia 400 milioni per questo trattamento balsamico nelle affezioni delle vie respiratorie. La motivazione è che chiudere l'ILVA provocherebbe un "rilevante rischio ambientale".12 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti - Comunicato stampa di PeaceLink sulla sottrazione di 400 milioni di euro alle bonifiche
"Includere i lavoratori ILVA nella valutazione del danno sanitario"
Il decreto è in contrasto con il principio “chi inquina paga”, destinando a finalità produttive fondi per la decontaminazione di terreni e falde. Occorre poi dare all'ISS l'ultima parola nella Valutazione di Impatto Sanitario e includere i lavoratori ILVA nella verifica dei danni alla salute.11 febbraio 2025 - Redazione PeaceLink - La conferenza stampa del 3 febbraio 2025
L'azione civile inibitoria contro l'inquinamento dello stabilimento ILVA di Taranto
L'azione ha una funzione preventiva in quanto non attende che il danno si concretizzi completamente, ma interviene per impedirlo, partendo dal principio di precauzione, fondamentale nel diritto ambientale. L'azione legale è promossa dall'associazione Genitori Tarantini presso il tribunale di Milano.4 febbraio 2025 - Redazione PeaceLink
Sociale.network