Fact-checking

Il ministro Gualtieri non ha rilasciato nessuna dichiarazione ufficiale sull'ILVA

"Stato pronto a coinvestire" per "una Ilva forte, che produca tanto" è una dichiarazione riferita da fonti sindacali non identificate. Nessun tweet di Gualtieri. Se intervenisse lo Stato, verrebbero scaricate sui contribuenti le perdite dell'ILVA, che ammontano a cento milioni di euro al mese
25 maggio 2020
Redazione PeaceLink

Il ministro Gualtieri Lo Stato pronto a coinvestire con ArcelorMittal?

Che lo Stato metta i soldi in un'azienda che perde 100 milioni di euro al mese sarebbe una notizia clamorosa perché scaricherebbe sui contribuenti una parte delle perdite.

Ma facendo un minimo di fact-checking ci si accorge che il ministro Gualtieri non ha rilasciato nessuna dichiarazione ufficiale sull'ILVA.

Andando sul sito del MEF non risulta infatti alcuna sua dichiarazione. E su Twitter? Su Twitter il ministro non scrive dal 21 maggio scorso.

Chi allora gli attribuisce le dichiarazioni apparse sulle agenzie stampa? Si parla di imprecisate fonti sindacali, senza nome e cognome. E che vengono riprese dai mezzi di comunicazione. Alcuni specificano questo dettaglio, altri no.

Tali fonti sindacali non identificate gli attribuiscono per la precisione questa dichiarazione: "Lo Stato è disponibile a intervenire direttamente per avere una Ilva forte, che produca tanto, che sia leader mondiale, che abbia 10.700 occupati, che faccia investimenti significativi con un intervento dello Stato diretto e indiretto".

"Stato pronto a coinvestire" è pertanto una pseudo-notizia che poggia su semplici voci.

Come specifica AdnKronos è attribuibile a "fonti sindacali presenti all'incontro" di oggi. 

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