Ustica, quaranta anni di muro di gomma
Sono le parole di Daria Bonfietti, presidente dell’Associazione familiari delle vittime di Ustica, a 40 anni dalla strage che causò la morte delle 81 persone che erano a bordo del Dc9 Itavia.
Bonfietti, in un’intervista al Fatto Quotidiano, ripercorre le tappe che hanno segnato uno dei più grandi misteri della storia della Repubblica italiana, fino al raggiungimento della verità storica.
“È importante raccontare ai giovani la verità sulla strage di Ustica perché capiscano che certe battaglie, per i cittadini, sono fondamentali”, dice Daria Bonfietti.
A quaranta anni dalla strage di Ustica, vi riproponiamo il film "Il muro di gomma" in versione integrale.
E' un tributo alle vittime e a chi ha cercato in tutti questi anni la verità.
Eccolo.
La ricerca della verità non è finita. Il muro di gomma ha tutelato i responsabili della strage ma sempre meno è servito a nascondere la realtà dei fatti.
Andrea Purgatori ha dichiarato: "Dopo 40 anni abbiamo uno scenario e da quello non si torna indietro: non sappiamo esattamente chi ha colpito il Dc-9 ma sappiamo chi volava quella sera sopra Ustica (americani, francesi e libici) e questo è un dato positivo".
I magistrati italiani, ha chiarito Purgatori, "sono stati bravissimi, hanno ricostruito minuto per minuto il volo del Dc9, si vede distintamente che sotto l'aereo o accanto c'era almeno un altro aereo".
Andrea Purgatori in un'intervista ha dichiarato: "La Nato indica almeno una quindicina di aerei che erano in volo, al contrario di quanto hanno sempre sostenuto i generali dell’aeronautica italiana".
Dopo quaranta anni siamo a un passo dalla verità.
Il muro di gomma c'è ancora ma la tenacia investigativa di Andrea Purgatori in questi anni è andata avanti. E con lui quella dei parenti delle vittime. E c'è da registrare il lavoro del giornalista Pino Finocchiaro, di Rainews. "La voce strozzata del pilota - si legge su Rainews, che ha costruito gli ultimi momenti del volo del DC-9, pulendo le tracce audio - conferma che in cabina di pilotaggio videro arrivare qualcosa: un missile o un velivolo da guerra così come ipotizzato dal giudice istruttore Rosario Priore e dai magistrati di rito civile in tutti i gradi di giudizio".
Quaranta anni di muro di gomma, dunque.
Una vergogna di Stato.
Eppure qualcuno in questi anni ha parlato. Ad esempio nel 1988 un uomo - che dichiarò di essere un operatore radar in servizio la notte della strage - telefonò a Corrado Augias, durante la trasmissione Telefono Giallo. Disse che il DC-9 era stato abbattuto durante una battaglia aerea e che alti ufficiale dell’aviazione avevano ordinato di insabbiare la storia.
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