Chelsea Manning e Julian Assange hanno scelto la verità
“Collateral murder” è il video dell’uccisione di 18 civili da parte di militari americani in una strada di Bagdad, girato dagli stessi aggressori il 12 luglio 2007. Le immagini mostrano chiaramente che il primo gruppo di persone non sta facendo neppure caso ai due elicotteri che sorvolano la zona e che stanno per mitragliarlo. Anche se il militare che chiede l’autorizzazione ad agire accenna alla presenza di armi, in realtà sul campo non ci sono che le telecamere di due reporter dell’agenzia di stampa britannica Reuters, uccisi anche loro. Insopportabile, dopo la prima mattanza, la sequenza successiva (intuita prima che vista), in cui i militari mitragliano anche tre uomini che soccorrono l’unico iracheno non ancora colpito a morte; uno di loro scende da un veicolo in cui ci sono anche i suoi due bambini, che verranno gravemente feriti.
Centinaia di militari americani avevano visto quelle immagini prima del soldato Bradley Manning (ora Chelsea).
Manning, denunciato dall’hacker a cui parla della sua attività, viene incarcerato e trattato con crudeltà per mesi, infine condannato a 35 anni di carcere sulla base di 20 capi di imputazione. Guardando il film “XY Chelsea”, uscito nel 2019, si fa fatica a pensare che nel 2010 questo ragazzo ha appena ventidue anni. Perché decide di rivelare segreti di Stato? “Non si possono tenere nascosti fatti come quelli”, dice tutt'altro che con spavalderia. Durante la lavorazione del documentario, Manning ha poco più di trent’anni, ma a noi sembra che le difficoltà insormontabili che ha affrontato e le responsabilità che si è assunto riguardino mille vite. Toglie quasi il respiro sentire che, dopo la grazia concessa dal Presidente Usa Obama, Chelsea è stata nuovamente incarcerata per non aver testimoniato contro WikiLeaks. Ora Chelsea Manning, dopo due tentativi di suicidio e la decisione dei giudici sulla ormai superfluità della sua testimonianza, è libera.
Intanto il video e l'attività di WikiLeaks hanno un grande impatto. L’opinione pubblica viene a conoscenza di migliaia di misfatti e menzogne soprattutto ad opera di militari americani documentati dal sito, gravi errori, crimini di guerra, violazioni di diritti umani. Molti abusi ed uccisioni riguardano l'Afghanistan.
Julian Assange è ora in un carcere di sicurezza inglese, dopo anni di accuse di ogni genere ed una persecuzione di cui tutti abbiamo potuto renderci conto in questi anni. Il Presidente americano Joe Biden ha deciso che ci si opporrà alla decisione di non estradarlo in Usa (dove rischia, oltre ad una condanna a vita sulla base di almeno 18 capi di accusa, che le sue ormai pesanti condizioni di salute lo portino rapidamente alla morte). La vicinanza e il sostegno incondizionati ad Assange sono un’esigenza morale che ha molte ragioni. Riguarda innanzitutto la nostra umanità e il nostro senso di giustizia. Ma questa vicenda ha portato a riflettere su cosa diventi una democrazia - formalmente tale – quando si basi su opinioni non realmente libere, poiché basate sulla menzogna. Chi prova a fare ed a difendere un’informazione indipendente dovrebbe reagire con grandissima determinazione. Ma la storia e la spinta ideale di persone come Julian Assange e Chelsea Manning, con le vicende che hanno contribuito a portare alla luce, parlano ad ogni persona onesta e intellettualmente libera.
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Qui puoi vedere il video integrale "Collateral murder" (durata 13 minuti):
https://it.wikipedia.org/wiki/Attacco_aereo_del_12_luglio_2007_a_Baghdad
https://it.wikipedia.org/wiki/Chelsea_Manning
https://it.wikipedia.org/wiki/Julian_Assange
Collateral murder, colloqui tra i militari americani
https://en.wikisource.org/wiki/July_12,_2007_Baghdad_airstrike_transcript
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