Una dichiarazione di guerra contro i lavoratori
I mass media americani e quelli di tutta l'Europa Occidentale stanno mostrando la sofferenza degli ucraini in modo intenso ed esaustivo mentre l'Ucraina affronta l'esercito russo.
Gli Stati Uniti e il supporto militare della NATO hanno ampliato adesso la guerra che si combatte in Ucraina.
Ciò che i media non trasmettono è l'impatto di questa guerra sui lavoratori e sulla povera gente in Russia.
In accordo con i governi capitalisti economicamente più potenti e le banche centrali, gli Stati Uniti sono riusciti a tagliare fuori l'economia russa da molte delle arterie finanziarie mondiali. Secondo il settimanale conservatore The Economist: "Nessuna grande economia nel mondo moderno è mai stata colpita così duramente da armi simili". (5 marzo)
Centinaia di miliardi di dollari conservati nella banca centrale russa sono stati congelati da questo consorzio capitalista di banche. Il risultato è che la Russia non ha potuto difendere il valore della sua valuta comprando rubli. Il rublo russo ha perso il 30% del suo valore nel fine settimana del 26-27 febbraio.
Attualmente, gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni su oltre 10.000 persone o aziende, colpendo oltre 50 paesi che costituiscono il 27% del PIL mondiale.
Dire che le sanzioni contro la Russia hanno avuto un impatto senza precedenti equivale a definire in modo chiaro una situazione catastrofica.
L'impatto della guerra sui lavoratori
I grandi media occidentali degli affari, hanno trascorso molto tempo tra video e stesura di articoli, asserendo che i divieti di viaggio contro la Russia stanno solo interrompendo le lussuose vacanze dei ricconi russi — quelli che loro definiscono gli oligarchi.
I media capitalisti non passano il tempo a parlare dei normali lavoratori la cui vita è stata sconvolta in modo catastrofico.
Da quando la Russia importa notevoli scorte di cibo, sostanze chimiche e macchinari, i prezzi che i lavoratori in Russia devono affrontare adesso, e che devono pagare per soddisfare le loro esigenze quotidiane, si stanno impennando. Le due più grandi compagnie di navigazione del mondo: Maersk e MSC, hanno sospeso le operazioni da e per la Russia.
Google Pay, Apple Pay, Mastercard, Visa, Discover e Amex hanno annunciato la sospensione o la limitazione delle operazioni in Russia. Decine di migliaia di persone che vivono in Russia e che usano queste carte per acquistare biglietti di autobus e metropolitana per andare al lavoro, a scuola, in farmacia o al supermercato, dal 25 febbraio non hanno potuto più farlo perché le aziende di carte di credito stavano sanzionando la Russia.
In Russia, i posti di lavoro di decine di migliaia di lavoratori che lavorano per società straniere, sono in pericolo. Se lavorano, devono essere pagati, ma le loro aziende non hanno alcun modo legale per farlo. Alcune società di proprietà straniera si sono messe in vendita e altre stanno abbandonando i loro investimenti.
L'annullamento delle carte di credito/debito, la chiusura degli spazi aerei e l'imposizione di divieti di viaggio hanno fatto sì che le 150.000 persone domiciliate in Russia ma che, al momento delle sanzioni, si trovavano fuori dal paese, fossero praticamente senza soldi e incapaci persino di pagare un conto. Le 27.000 persone nei paesi in cui è in vigore il divieto di volo, hanno un' ulteriore grande preoccupazione, semplicemente tornare a casa. (tratto da National Public Radio, 2 marzo)
In Russia, persino le persone provenienti dagli Stati Uniti e da altri paesi favorevoli alle sanzioni, si ritrovano bloccate e incapaci di andarsene. Date le restrizioni legali sulle transazioni finanziarie, se possono pagare o meno le bollette è discutibile. L' Ambasciata americana sta consigliando ai cittadini statunitensi di andare immediatamente via.
Guerra di classe
Pro e contro delle sanzioni. Le attuali sanzioni contro la Russia presentano una grande eccezione: la Russia sarà autorizzata a pagare per fornire all'Europa occidentale il 40% di petrolio e gas. Se questo flusso fosse sanzionato, i prezzi del petrolio, che sono stati instabili ma tendenti al rialzo a causa dell'incertezza della guerra, potrebbero schizzare alle stelle.
La Russia quindi potrebbe fare di meglio vendendo meno petrolio a prezzi più elevati sul mercato spot. Ma potrebbe anche non farlo. C'è incertezza sulla guerra e sulle sanzioni.
In entrambi i casi, i lavoratori negli Stati Uniti e in Europa coinvolti nella produzione di beni o servizi per la Russia, perderanno. Questa perdita non verrà monitorata, perché i governi coinvolti vogliono fingere che l'unico costo delle sanzioni sia a carico della nazione sanzionata.
Le decine di migliaia di sanzioni imposte dagli Stati Uniti costano a molte migliaia di lavoratori il posto di lavoro. In Russia, il crollo della valuta, le scorte insufficienti e l'inflazione alle stelle indicano che la vita comincia a diventare molto più difficile per i comuni lavoratori.
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