Gonzalo Lira morto in Ucraina come Aleksei Navalny
Gonzalo Lira era un commentatore cileno-americano noto per le sue opinioni critiche sul regime di Zelensky e sul conflitto Russia-Ucraina. Accusato di essere filo-russo era detenuto in carcere in Ucraina. È deceduto il 12 gennaio 2024. La sua morte è seguita a un periodo di detenzione con l'accusa di "giustificare le azioni militari della Russia in Ucraina". Tutto questo ha suscitato controversie internazionali e sollevando interrogativi sulla libertà di parola e sui diritti umani durante la guerra.
Lira ha ottenuto notorietà nel 2022 come critico acerrimo di quello che percepiva come un regime autoritario in Ucraina. Ha visto il conflitto come una guerra per procura condotta dagli Stati Uniti contro la Russia e ha criticato la perdita di vite per una guerra inutile che non poteva esserevinta. Il suo arresto con l'accusa di "produzione e diffusione di materiali che giustificano l'aggressione armata della Russia contro l'Ucraina", è stato un punto di svolta. Non solo ha evidenziato la problematica della libertà di parola in tempo di guerra, ma ha anche catalizzato movimenti di opposizione contro il sostegno degli Stati Uniti alla guerra. Anche Elon Musk si è interessato al suo caso.
Nell'ultimo suo messaggio (1.8.2023) prima di essere arrestato, scriveva su Twitter: "Al momento, sto per cercare di uscire dall'Ucraina e cercare asilo politico in Ungheria. O attraverserò il confine e arriverò in salvo, oppure sarò fatto sparire dal regime di Kiev".
La notizia del peggioramento della salute di Lira è emersa dalle comunicazioni di suo padre, Gonzalo Lira Sr., e l'ambasciata degli Stati Uniti. Documenti ed email hanno rivelato i tentativi di Lira Sr. di avvisare l'ambasciata sullo stato critico del figlio e sulla mancanza di trasparenza da parte delle autorità ucraine riguardo al suo stato di salute. Lira Sr. ha denunciato che il figlio era stato torturato e ha accusato l'ambasciata degli Stati Uniti di non aver fatto nulla per aiutare mio figlio. Ha inoltre aggiunto che la responsabilità della morte era del dittatore Zelensky con l'approvazione di Biden.
Lira ha descritto il suo calvario di salute, compresi una doppia polmonite e un grave edema. Nonostante questi sintomi allarmanti, l'assistenza sanitaria non sarebbe stata tempestiva e adeguata.
Il caso di Lira evidenzia importanti questioni legate alla libertà di parola durante la guerra e solleva interrogativi sulla protezione dei diritti umani per i detenuti nelle zone di conflitto.
Ma nulla si riesce a trovare cercando informazioni sulla morte di Gonzalo Lira nei siti web di Repubblica o del Corriere della Sera. Testate che hanno giustamente dato ampio spazio al caso Navalny.
Ma perché questo doppio standard?
Wikipedia (in inglese) - Gonzalo Lira
https://en.wikipedia.org/wiki/Gonzalo_Lira
L’oscura vicenda di Gonzalo Lira, giornalista morto nelle carcere ucraine nel silenzio dei media
https://www.lindipendente.online/2024/01/16/loscura-vicenda-di-gonzalo-lira-giornalista-morto-nelle-carcere-ucraine-nel-silenzio-dei-media/
Confermata la morte del giornalista Gonzalo Lira
https://www.labottegadelbarbieri.org/confermata-la-morte-del-giornalista-gonzalo-lira/
Articoli correlati
- L’Italia vede finanziati due progetti in due sedi
Europa anno 2023: 31 progetti e 500 milioni per produrre esplosivi, proiettili e missili
Alla fine il vecchio tabù rappresentato dall’uso del bilancio comunitario per obiettivi militari è stato spezzato9 aprile 2025 - Rossana De Simone - Albert, bollettino pacifista settimanale dal 31 marzo al 6 aprile
L’onda dei pacifisti per fermare le stragi
Questa settimana si conclude con una strage di bambini in Ucraina. L’ONU accusa la Russia: “Totale noncuranza per le vite dei civili”. A Roma Alex Zanotelli ha parlato anche della strage dei bambini palestinesi: “Trenta al giorno nell’indifferenza generale”. La Finlandia ritorna alle mine antiuomo.6 aprile 2025 - Redazione PeaceLink - Albert - bollettino pacifista dal 24 al 30 marzo 2025
Sparano sulle ambulanze
E’ stata una settimana di mobilitazione quella appena finita, con i pacifisti nuovamente in piazza contro la barbarie. Non si può rimanere indifferenti per uno sterminio che a Gaza non ha fine. E contemporaneamente cresce una forte opposizione al piano di riarmo della von der Leyen e della Meloni.30 marzo 2025 - Redazione PeaceLink - La verità scomoda sull’informazione di guerra
Le fake news che intossicano l’Europa
Benigni, con la sua denuncia delle fake news russe, ha toccato un tema importante. Ma la domanda da farci è un’altra: perché i leader europei sono stati intossicati dalla loro stessa disinformazione? Paradossalmente l’Europa è stata ingannata dalle sue stesse frottole sulla "vittoria militare".24 marzo 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network