Relazione alla tavola rotonda di Pax Christi: "Al cuore dell'Europa la pace"

Guerra, informazione e politica

Informazione e controinformazione, narrazione e contronarrazione, verità e bugie, correttezza nel comunicare le informazioni verificabili. Alcune linee guida e molti esempi su come fare mediattivismo pacifista. In allegato vi sono le slides.
20 aprile 2024

L'obiettivo principale dell'informazione pacifista è quello di fornire un quadro accurato e affidabile degli eventi, con un'enfasi sulla promozione della pace e sulla risoluzione diplomatica e nonviolenta dei conflitti. Per garantire la credibilità delle informazioni diffuse, è bene adottare le seguenti linee guida metodologiche:

  1. Verificabilità. Tutte le informazioni utilizzate devono essere verificabili attraverso fonti attendibili e documentate. Si privilegiano fonti primarie o rapporti ufficiali, quando disponibili, e si evitano le affermazioni non supportate da prove concrete.
  2. Fonti autorevoli. Si dà priorità alle fonti autorevoli e affidabili, come organizzazioni internazionali, esperti con competenze riconosciute nel campo delle relazioni internazionali, della politica estera e della sicurezza.
  3. Evitare le teorie del complotto. Si esclude categoricamente l'utilizzo di informazioni provenienti da fonti non verificate o che promuovono teorie del complotto. L'obiettivo è mantenere un approccio rigoroso e basato sui fatti e sulle evidenze.
  4. Esclusione delle fonti russe o filorusse. Sebbene venga riconosciuta l'importanza di comprendere il punto di vista russo, si evita l'utilizzo diretto di fonti russe o filorusse, date le preoccupazioni riguardanti la propaganda di stato e la mancanza di indipendenza giornalistica. Tuttavia, tali fonti vengono consultate per comprendere prospettive diverse e per valutare criticamente le informazioni disponibili.
  5. Ricorso a fonti occidentali affidabili. Si fa ampio uso di notizie provenienti da testate giornalistiche occidentali rispettabili e indipendenti, come il Washington Post, il New York Times, il Wall Street Journal, POLITICO, la BBC, il Guardian, e altre. Queste fonti sono selezionate per evitare l'accusa di essere "antioccidentali".
  6. Analisi da parte di esperti indipendenti non filorussi. Si valorizzano le analisi e le opinioni espresse da analisti militari e esperti di sicurezza indipendenti e non filorussi. Questa impostazione pone la comunicazione al riparo da critiche nalevole e preconcette.
  7. Pensiero critico e critica del pensiero dominante. Occorre evidenziare come l’informazione pacifista entra in contrasto con l’informazione dominante. È bene evidenziare come la propaganda e la disinformazione non vengono solo dalla Russia ma anche dalka Nato.
  8. Notiziabilità e titolazione. Le informazioni che vengono fornite devono possibilmente “fare notizia” e avere titolazioni tali da suscitare interesse (devono svettare nelle ricerche su Google).

    Controinformazione o contronarrazione?

La "narrazione" mediatica si riferisce alla costruzione e alla presentazione di una storia o di un argomento da parte dei media attraverso una serie di elementi come linguaggio, tono, selezione di fatti e interpretazione degli eventi. In altre parole, è il modo in cui i media raccontano e interpretano gli eventi, influenzando così la percezione del pubblico su determinati temi o questioni.

La narrazione si costruisce soprattutto attraverso la titolazione.

Le narrazioni mediatiche giocano un ruolo cruciale nell'orientare l'opinione pubblica e nel plasmare le categorie interpretative. Possono contribuire a definire quali argomenti sono considerati importanti (e messi in primo piano) e quali sono marginalizzati o ignorati. Inoltre, le narrazioni mediatiche possono influenzare le emozioni del pubblico nei confronti di determinati eventi o gruppi sociali. Le narrazioni tendono a plasmare la categoria dei “buoni” e dei “cattivi” in un conflitto.

Le “narrazioni mediatiche” puntano a far scegliere “da che parte stare” sulla base di criteri morali (bene/male, giusto/sbagliato, vero/falso).

È importante essere consapevoli delle narrazioni mediatiche e delle loro implicazioni, cercando di esaminare criticamente le informazioni presentate dai media e confrontandole con diverse fonti per promuovere il pensiero critico e dialettico.

Guerra e disinformazione

Link alle slides aggiornate

Note: Per completare la conoscenza della questione si consiglia

- Guerra e disinformazione: piccola guida di autodifesa -

Come viene costruita la percezione mediatica dei conflitti militari.

La narrazione mediatica in ambito militare è un potente strumento per modellare le percezioni del pubblico e influenzare il sostegno o l'opposizione alle operazioni militari. La verifica delle notizie richiede tempo e attenzione, ma è fondamentale per non farsi manipolare da false informazioni.

Link https://www.peacelink.it/mediawatch/a/49668.html

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