Lunedì prossimo il verdetto sul caso Julian Assange. Tutti gli occhi puntati su Londra.
È stata forse la prima volta che l'avvocata sudafricana – e madre dei due bambini avuti con Julian – ha espresso pubblicamente la possibilità concreta della sua liberazione. Non solo, ma ha poi ribadito il concetto: "Se la richiesta di estradizione viene respinta, il tribunale potrebbe decidere di rilasciarlo. [...] E io lo seguirò ovunque vada, in Australia o in qualsiasi altro posto".
“Ma perché il verdetto lunedì sia quello che tutti noi auspichiamo”, ha avvertito poi Kristinn Hrafnsson, caporedattore di Wikileaks, anche lui presente all’incontro, "i giudici devono sentirsi osservati", devono sentirsi addosso gli occhi del mondo. Proprio per questo motivo, milioni di sostenitori di Julian in tutto il pianeta stanno organizzando presidi e sit-in, non solo il giorno 20, ma anche oggi e domani.
Nella Penisola, ad esempio, gli attivisti di Free Assange Italia terranno un sit-in oggi (18 maggio) a Bari alle ore 18.30 in Via Sparano (angolo libreria Laterza) mentre domani organizzeranno presidi a Roma dalle 17 alle 19 al Pantheon, a Torino dalle 17 alle 19 in piazza Castello, a Genova in Largo Pertini dalle 17 alle 19, a Padova dalle 17 alle 19 in Piazzetta della Garzeria e a Catania dalle 17.30 alle 19.30 alla Prefettura di via Etnea. Invece, nel capoluogo ferrarese, gli attivisti di Ferrara per Assange terranno un mega evento oggi dalle 15.30 alle 19, da piazza Trento Trieste (Libracio) fino a Corso Martiri della Libertà, 45; mentre domani (19 maggio), il gruppo Assange Bologna organizzerà un presidio cittadino in via Rizzoli (piazza del Nettuno) dalle 16.30 alle 19 e il gruppo Free Assange Napoli offrirà una azione scenica e musicale in piazza Dante dalle 10.30 alle 13.30.
Il giorno stesso dell'udienza londinese, il 20 maggio, poi, ci saranno due appuntamenti che non bisogna assolutamente perdere, uno a Roma e l’altro a Milano.
Durante la conferenza stampa ci sarà lo streaming dall'esterno dell’Alta Corte di Londra per poter far sentire ai presenti le reazioni di Stella Assange all’uscita dal tribunale (ci sarà un traduttore umano in Sala). Inoltre, ci saranno collegamenti audio con due inviati presenti sul posto a Londra: Sara Chessa, autrice di un volume su Assange e che ha seguito tutte le fasi processuali di Julian attraverso gli anni, e Mauro Forte, attivista di Free Assange Napoli e politologo.
A Milano, invece, sempre il 20 maggio, da mezzogiorno alle ore 19, ci sarà un presidio in piazza dei Mercanti per consentire ai partecipanti di seguire insieme in streaming l’udienza londinese in compagnia dello scultore Davide Dormino; dell’attore e cantante Moni Ovadia; della giornalista Germana Leoni, autrice di un volume su Assange; del docente di comunicazione Alberto Contri, presidente della Fondazione Pubblicità Progresso; del campione di breakdance Roman Froz e, infine, di un complesso musicale che suonerà negli intervalli.
Contemporaneamente, sempre nella prestigiosa piazza dei Mercanti, ci sarà l’esposizione dell’opera statuaria “Anything to Say?” dello scultore Dormino. L’installazione di bronzo consiste in tre sedie sulle quali sono saliti, per dire la verità in faccia al Potere, Julian Assange, Edward Snowden e Chelsea Manning; mentre una quarta sedie rimane vuota. Essa vuol essere un invito al pubblico a salirci sopra e ad essere, nella vita, come questi tre eroi moderni.
Chelsea Manning, infatti, è il coraggioso militare statunitense che osò denunciare i crimini di guerra commessi dalle truppe occupanti USA in Iraq; Edward Snowden è il coraggioso tecnico informatico della National Security Agency (NSA) che svelò la sorveglianza di massa illegale di quell'ente governativo: uno scandalo. Julian Assange, poi, è il giornalista e informatico geniale che ha fatto conoscere al mondo, grazie al suo sito WikiLeaks, le prove documentali dei crimini denunciate da Manning. Assange è stato anche strumentale nell’aiutare Snowden ad eludere la caccia all’uomo della NSA, la più grande della storia, per finire poi in Russia che gli ha concesso l’asilo.
Dormino chiama la sua opera un “Monumento al Coraggio” e le ruvide superfici delle statue evocano plasticamente la tremenda lotta interiore che i tre protagonisti hanno dovuto affrontare nelle loro vite, per fare la cosa giusta, costi quel che costi. Passando la mano su quelle superfici, il coraggio ci sembra diventare qualcosa di concreto. Si tratta, dunque, di una opera statuaria che si lascia toccare e su cui si può anche salire.
Non bisogna perdere, dunque, la visione di “Anything to Say?” durante il suo brevissimo soggiorno a Milano, da mezzogiorno alle 19 del 20 Maggio. L'opera itinerante andrà poi a Napoli, Roma e Bologna e anche in altre città se il crowdfunding avrà successo ( www.gofundme.com/f/stand-up-for-freedom ).
“Questa è la vera Statua della Libertà,” ha detto un esponente del Comitato per la Liberazione di Julian
Assange – Italia, promotore del presidio e dell’arrivo di “Anything to Say” a Milano. “L’esposizione doveva durare quattro giorni, non uno, nel Parco Sempione che spesso ospita installazioni artistiche; ma all’ultimo momento e senza offrire una spiegazione, il Comune ha rifiutato di concederci quello spazio pubblico. Abbiamo richiesto i permessi alla questura per esporre la statua per il tempo della manifestazione del 20 maggio che si terrà in ogni caso in Piazza dei Mercanti dalle 12 alle 19. Speriamo che tutti i nostri sforzi di questi due mesi non siano stati vani – non sono stati pochi data la burocrazia e i bastoni tra le ruote della ‘politica’. Saremo in piazza a sostegno di Julian Assange, come sempre fatto in questi cinque anni, ed invitiamo i milanesi a fare altrettanto in questa manifestazione che riguarda la libertà di tutti noi."
Articoli correlati
- Assange è finalmente libero
Il potere invincibile della verità
La storia di Assange è strettamente intrecciata con quella delle guerre presentateci come giuste. Ha dovuto pagare un prezzo al potere americano, che lo voleva dietro le sbarre a vita, ma non ha mai tradito la verità né coloro che hanno creduto nella giustezza del suo operato.25 giugno 2024 - Alessandro Marescotti - PeaceLink sostiene la campagna per la liberazione del fondatore di Wikileaks
"Una rara buona notizia per Julian Assange"
Amnesty International valuta positivamente la decisione dell’Alta corte di Londra di garantire a Julian Assange la possibilità di appellarsi contro l’estradizione negli Usa. Wikileaks ha rivelato i crimini di guerra Usa e il movimento pacifista deve oggi sostenere la causa di Assange.21 maggio 2024 - Redazione PeaceLink - SOS ("MayDay") di Stella Assange
Il Giorno X per Julian Assange, più volte rinviato, arriva il 20 maggio
“Lanciamo l'allarme per il 20 maggio, data della nuova udienza per Julian Assange.” Così ha postato su Instagram sua moglie, chiedendo ai suoi sostenitori nel mondo di raggiungerla davanti all’Alta Corte britannica a Londra la mattina del 20 oppure di manifestare ognuno nella propria città.16 maggio 2024 - Vincenzo Vita - Nonostante il boicottaggio ufficiale, del co-fondatore di WikiLeaks si parlerà a #ijf24
“Stop the war on journalism: Free Julian Assange” al Festival del Giornalismo di Perugia
“Stop the war on journalism: Free Julian Assange” è il titolo dei tre eventi “off” che gli Attivisti per Assange porteranno al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia (#ijf24), in programma nel capoluogo umbro dal 17 al 2 1 aprile.12 aprile 2024 - Patrick Boylan
Sociale.network