Nella Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali invita i genitori a vigilare su quel che i figli vedono in tv

Papa, monito sull'uso dei media "Servono sapienza e prudenza"

"Le istituzioni devono varare procedure di regolamentazione per garantire il rispetto della verità e del bene comune"
Fonte: Repubblica.it - 23 maggio 2004

CITTA' DEL VATICANO - Una sollecitazione affinché i mezzi d'informazione siano sempre "rispettosi della verità e del bene comune", e un invito, rivolto ai genitori, perché vigilino su quel che i figli vedono in tv. Giovanni Paolo II torna ad affrontare temi legati all'informazione a due giorni dall'incontro con i vescovi, riuniti in assemblea generale, con i quali aveva discusso degli effetti negativi che i mezzi di comunicazione di massa possono esercitare sulle società e sui valori etici, soprattutto per quanto riguarda il tessuto familiare. Un'anticipazione in previsione dell'appuntamento di oggi, Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali, alla quale è stato dato per l'appunto il titolo "I media in famiglia: un rischio e una ricchezza".

"Grazie alle moderne tecnologie, - ha detto Giovanni Paolo II - molti nuclei familiari possono accedere alle risorse dell'informazione e trarne occasione di educazione". Ma servono "prudenza e sapienza, ha precisato il Papa, perché "i mezzi di comunicazione possono anche arrecare grave danno alla famiglia". Per questo, osserva il Santo Padre, le "istituzioni pubbliche" devono varare "procedure di regolamentazione" affinché i media "siano sempre rispettosi della verità e del bene comune".

Allo stesso tempo, aggiunge il Papa, pur riconoscendo la valenza positiva che le "vaste risorse della comunicazione e dell'informazione" possono portare alla società e alle famiglie, offrendo "occasione di educazione, di arricchimento culturale e di crescita spirituale", il Papa rivolge un monito ai genitori. Questi, spiega, hanno il "dovere" di vigilare su quanto i figli vedono in tv e tutelarli dai media "quando presentano una visione inadeguata o persino distorta della vita, della famiglia stessa, della religione e della morale". E' dunque necessario, consiglia, imparare ad usare i media "con sapienza e prudenza": un dovere "che concerne anzitutto i genitori, responsabili di una educazione sana e equilibrata dei figli".

Ma i genitori cattolici sembrano aver anticipato le preoccupazioni del Pontefice: durante il convegno Media-famiglia, organizzato nei giorni scorsi dalla Conferenza episcopale italiana presso l'Università Lateranense, è stata annunciata la nascita, dal prossimo settembre, di un Osservatorio nazionale per vigilare sulla qualità della programmazione televisiva. L'iniziativa è una cooperazione tra l'associazione di ispirazione cattolica Aiart e l'Adiconsum.

(23 maggio 2004)

Note: Fonte: http://www.repubblica.it/2003/j/sezioni/esteri/papa2/papamedia/papamedia.html

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