USA: Come rubare una elezione : la Versione Verde, 2004
12 luglio 2004
MICHAEL DONNELLY (trad. Melektro)
Tradotto da per
PeaceLink
Fonte: www.counterpunch.org
Lo sappiamo tutti che cosa e' successo quattro anni fa. Con i giusti argomenti si puo' ben dire che la truffa elettorale del 2000 e l'usurpazione di potere da parte della Corte Suprema hanno finito per essere gli eventi piu' anti - democratici nella storia della politica presidenziale Americana...o almeno lo sono stati fino al mese scorso.
Ma anche se il 2000 era stato un anno tanto nero, che cosa avremmo detto a quel tempo se un candidato fosse stato selezionato dopo avere accumulato solamente il 10% dei voti nel suo popoloso Stato di casa? Che cosa avremmo fatto se fosse stato selezionato ricorrendo ad un sistema nel quale a chiunque viene richiesto in primo luogo di pagarsi un biglietto di andata per raggiungere un distante luogo di votazione? E, che cosa se una volta giunto la', avesse dovuto pagare una "tassa elettorale" solo per poter esprimere un voto?
Non e' possibile che tutto cio' possa accadere? Be', lo ha appena fatto. Tutto questo e di pi¨´ e' al cuore della metodologia per la quale il mese scorso David Keith Cobb e' stato prescelto come il candidato presidenziale per il Partito Verde - una persona che tra le cose che sono parte della sua lunga carriera nel settore del no profit una volta era stato un consulente retribuito per un qualcosa chiamato Il Centro per il Voto e la Democrazia!
Votare e Democrazia
Il Partito Verde se ne e' venuto fuori con un sistema per la scelta dei Delegati alla Convenzione Nazionale che e' modellato sull'anti democratico Collegio Elettorale, secondo il quale i pi¨´ piccoli Stati ottengono la propria rappresentanza in una proporzione ben piu' vasta di quella relativa al principio del ' una persona, un voto '. E, soltanto i delegati che avevano a disposizione i mezzi per recarsi fino alla Convenzione hanno potuto realmente esprimere il proprio voto. Pochi Stati hanno organizzato delle vere Primarie per determinare la spartizione dei rispettivi delegati. La maggior parte hanno piuttosto messo in piedi una qualche forma di mini-Convenzione che avrebbe potuto svolgersi in uno spazio delle dimensioni di un normale salotto. E difatti, quelli sono esattamente gli spazi dove molte Convenzioni hanno finito per avere luogo.
Nello Stato dell'Oregon, dove io risiedo, chiunque e' stato costretto a recarsi fino ad una Convenzione del Partito Verde -- un'operazione per niente facile per quelli che risiedono al di fuori delle maggiori aree metropolitane di uno Stato di ampia estensione come l'Oregon. E, una volta la' una donazione era stata prevista per tutti coloro che desideravano esprimere un voto. Anche se l'Oregon e' alla testa della nazione nell'uso del voto per posta (qui viene usato in tutte le elezioni), il Partito Verde del Pacifico ha costantemente respinto gli sforzi e le donazioni da parte dei suoi membri per fare uso dello stesso facile sistema nel processo di selezione della propria delegazione.
Uno degli Stati piu' importanti ha effettivamente organizzato le Primarie, e nel suo Stato, la California, Cobb ha ottenuto circa 5.000 voti, ossia all'incirca il 10% del voto totale. Ha poi guadagnato MENO voti di quelli avuti in California in tutti gli altri Caucus degli Stati, le Convenzioni e le Primarie combinate fra loro. Tuttavia, in qualche maniera Cobb se ne e' venuto alla Convenzione Nazionale Verde di Milwaukee con quasi un terzo dei delegati gia' a lui fedeli. Peter Camejo, che aveva guadagnato 33.000 voti solo nelle Primarie Californiane (piu' di tre volte il totale nazionale di Cobb) e' finito con meno della meta' del numero dei delegati di Cobb. E, naturalmente, soltanto i delegati che erano in possesso dei mezzi per raggiungere Milwaukee hanno potuto votare.
Alla fine, Cobb e' riuscito a strappare una piccola maggioranza fra i quasi 800 delegati che erano stati in grado di prendere parte alla Convenzione e il biglietto Cobb/LaMarche e' stato strappato a scapito di quello Nader/Camejo, in una procedura di voto che fa sembrare la elezione di Bush nel 2000 come se fosse stata positivamente illuminata di democrazia.
I Colpi Violenti Inferti a Nader
Uno penserebbe che il candidato che ha ricevuto oltre 2.7 milioni di voti nazionali come modello portante del Partito nel 2000 - la persona che ha fatto piu' di chiunque altro per "sviluppare il Partito" - verrebbe trattato come una celebrita' da quel Partito -- per sempre. No. Il vetriolo anti-Nader a Milwaukee era alla pari con quello degli incapaci Democratici. (Fahrenheit 911 di Michael Moore con quella scena meschina di Al Gore che assiste alla propria fine quando non uno dei milionari senatori bianchi del Partito Democratico decide di raccogliere la sfida portata dal Caucus Congressuale Nero allo scippo della Florida, dovrebbe mettere fine una volta per tutte alle bugie su Nader.)
Pat LaMarche del Maine, che e' la candidata dei Verdi alla vice presidenza per Cobb, ha detto viziosamente al Sentinel, il Giornale di Milwaukee: "[ Nader ] se ne e' andato via e poi ha detto, 'Oh, a proposito, se volete gettarmi dei fiori, non esitate a farlo.'"
Quello era avvenuto solo poco prima che lei aveva detto al Portland Press Herald, un giornale del suo Stato "Se la corsa sara' ravvicinata, io votero' per Kerry. Amo il mio paese. Ma dovremmo piuttosto chiederlo a loro, perche' se Dick Cheney amasse il suo paese, non voterebbe per se' stesso".
E questa cari amici, e' la vera ragione che sta dietro alla nomina anti-democratica di Cobb. Il "Chiunque Ma Non Bush" ha fatalmente infettato i Verdi, cosi' come ha infettato ogni altro preteso gruppo politico progressista.
La Strategia dello Stato Sicuro
I broker di potere auto - promossosi e auto-ingannatosi che stanno dietro a Cobb -- alcuni dei quali sono suoi intimi amici di lunga data del mondo del no profit -- non hanno un solo osso democratico nei loro corpi. Uno deve solo prendere atto del loro abuso dell'arcana regola del "consenso" nel Partito, che e' stata strumentalizzata come una forma di potere di veto individuale, fino a quando quella che alcuni hanno definito la Sindrome del Culo di Ferro non fa la sua comparsa e coloro che possono escludere tutti gli altri conquistano il diritto di prendere le decisioni reali.
Questa gente ha fatto uso della propria esperienza nel metodo del Culo di Ferro per far affermare, non soltanto una nomina truccata, ma una politica fallimentare chiamata la Strategia della Stato Sicuro. Il Partito Verde sta dicendo ai suoi membri di votare per il proprio candidato perdente soltanto negli Stati nei quali Bush o Kerry siano in testa e non raggiungibili. Implicito in questo e' che in tutti gli altri Stati, il voto dovrebbe andare a Kerry, che rappresenta tutto quello a cui i Verdi presumibilmente si oppongono - e' a favore della guerra, contro le liberta' civili, a favore delle multinazionali, contro i giovani, a favore del 'libero' commercio, contro i lavoratori, ecc.
Gloria Mattera, che e' la co - presidentessa dei Verdi nello Stato di New York, uno dei grandi e popolosi stati come la California, e che e' rimasta esclusa a causa dello schema usato dai seguaci di Cobb, certamente non ha accettato questa strategia. "Siamo il Partito Verde. Non fa parte del nostro lavoro l'eleggere alla Casa Bianca un Democratico che e' a favore della guerra", lei ha detto ad un raduno di sostenitori.
Ne' la accetta Jason West, il sindaco del Partito Verde di New Paltz, N.Y., che ha guadagnato preminenza a livello nazionale nello sfidare la legge dello Stato per sposare le coppie gay e quelle lesbiche. Ovest ha fatto notare, "Sto chiedendo ai Democratici in tutto il paese in che modo il mondo potrebbe essere un posto migliore sotto il presidente Kerry che non il presidente Bush e nessuno ha potuto fornirmi al riguardo una buona risposta. Il problema con la strategia degli 'Stati Sicuri' e' che questa lascia incontestata l'illusione che John Kerry sia un progressista e che andra' a fare alla Casa Bianca un qualcosa di molto diverso da quello che Bush sta facendo adesso".
La Festa e' Finita
Cosi' questa e' la maniera in cui tutto finisce. Il Partito Verde abbandona il percorso di alto profilo e anti-duopolio che nel 2000 gli aveva fatto guadagnare 2.7 milioni di voti -- abbandonando con essa le speranze di coloro che sono a favore della pace, dell'ambiente, del lavoro, dei giovani, e di tutti coloro che sono esclusi dal sistema corrente e si muta invece in un club anti democratico di membri dilettanti.
Nader questa volta otterra' ancor pi¨´ voti nel paese. Cobb/LaMarche otterranno meno del .05% che cercano. Dopo la elezione di questo Autunno, Nader continuera' a combattere per i non rappresentati come ha sempre fatto. Le guerre imperiali e l'atteggiamento predatorio corporativo continueranno senza alcun riguardo alla rotazione di regime. La vera gente del Partito Verde dovra' raccogliere i pezzi e ricominciare tutto da capo, mentre Cobb e il suo gruppo faranno invece ritorno alle sinecure nel mondo del no profit.
MICHAEL DONNELLY di Salem, Oregon e' stato una volta candidato del Partito Verde al Quinto Distretto Congressuale dell'Oregon. Sta collaborando al libro di Counterpunch di prossima uscita sulle elezioni del 2004, Dime's Worth of Difference: Beyond the Lesser of Two Evils. Gli si puo' scrivere al seguente mail address: Pahtoo@aol.com
Note: Tradotto da Melektro - a Cura di Peacelink
Mauri Sesler e' entrato a far parte della Task Force di Traduttori per Peacelink
nell'Ottobre del 2003. Conosce e quindi traduce dalla lingua inglese e da
quella spagnola. Risiede attualmente a Bologna anche se ha trascorso diversi
anni in Canada. Appassionato di politica al di fuori degli schemi partitici, di
cinema e soprattutto di musica, si dedica dalla fine degli anni 90
all'attivita' di DJ di sonorita' elettronico alternative. Il suo e-mail address
e': djm@melektro.com
Mauri Sesler e' entrato a far parte della Task Force di Traduttori per Peacelink
nell'Ottobre del 2003. Conosce e quindi traduce dalla lingua inglese e da
quella spagnola. Risiede attualmente a Bologna anche se ha trascorso diversi
anni in Canada. Appassionato di politica al di fuori degli schemi partitici, di
cinema e soprattutto di musica, si dedica dalla fine degli anni 90
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e': djm@melektro.com
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nader
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