USA: La sinistra si organizza contro la Convention Repubblicana

11 agosto 2004
Pasquale De Vita


" Dal 30 agosto al 2 settembre I Repubblicani invaderanno New York City per nominare George W. Bush come loro candidato alla carica di Presidente.

Mai una convention si e` tenuta cosi` tardi nella storia e questa e` la prima volta che una Convention Repubblicana si tiene a New York.

Perche` tenere una convention a settembre? Perche` a New York?
Sfruttando le nostre paure ed il trauma del dopo 11 settembre, la destra intende spingere ancora oltre la sua retrograda agenda politica.

Le manifestazioni contro la Convention Repubblicana 2004 con tutta probabilita` saranno le piu` grandi che l` America abbia mai visto."

Cosi` si apre il sito che la sinistra americana ha dedicato all` organizzazione delle proteste contro la convention repubblicana di fine mese.
www.counterconvention.org e`stato fondato da alcuni attivisti della scena newjorkese al fine di incanalare le mille voci dissenzienti del panorama americano. Oltre cento organizzazioni sono enumerate nell` elenco degli aderenti alle proteste.

Le discussioni riguardo all` organizzazione delle manifestazioni della contro-convention sono state al centro del dibattito che si e` tenuto venerdi` 6 agosto all` Institute for Social Ecology di Plainfield Vermont USA. Nella struttura fondata dal filosofo dell` ecologia sociale Murray Bookchin , si sono dati appuntamento attivisti da tutti gli States per assistere alla presentazione del libro (per ora solo in inglese): - Globalize Liberation - how to uproot the system and build a better world (come sradicare il sistema e costruire un mondo migliore) della City Lights Books. Il libro, edito da David Solint, attivista nonche` organizzatore delle manifestazioni di Seattle contro il WTO del 1999 e di San Francisco del 2003, si presenta come una raccolta di saggi il cui commune denominatore e` rappresentato dalla proposta di nuove strategie del "nuovo radicalismo, che sta sradicando l`impero, la Guerra, Bush e il sistema dietro di loro".
Tra questi saggi figura anche uno della ben nota NAOMI KLEIN dal titolo - Forward movement: moving through the symbols.

Dunque la sinistra si sta dando da fare in vista dell` invasione di repubblicani. Anche se i sondaggi dei maggiori network televisivi non sembrano avvertire la cosa , registrando una sostanziale parita` di preferenze fra Bush e Kerry, nelle strade di New York si manifesta una tendenza ben precisa. I quartieri di Midtown Manhattan sono un proliferare di t-shirts anti Bush ed in questi giorni circola addirittura un bambolotto con le sembianze del presidente in carica che a comando si esibisce nelle note acrobazie verbali di George W. Basta infatti schiacciare due volte il tasto "funny" sul piedistallo alla base del bambolotto per sentire Bush dichiarare che -"La cosa piu` importante delle importazioni americane e` che la maggior parte di esse viene dall` estero". Si puo` scegliere fra ben 17 "perle" del presidente in carica ed e` possible acquistare il bambolotto anche online su e-bay per soli 21 dollari!

La sinistra sembra cavalcare l` onda del successo, ottenuto nelle sale americane che lo hanno proiettato, dal film di MICHAEL MOORE Fahreneit 9/11.E lo stesso regista, in giro per gli States a presenziare agli innumerevoli incontri di discussione riguardo al suo film, si dimostra soddisfatto per le ultime affermazioni della commissione sui fatti dell 11 settembre, che ha confermato molte delle vicende da lui documentate su pellicola.
Sul sito www.michaelmoore.com e` possibile organizzare serate di discussione su farehneit 9/11 nel posto piu` vicino alla propria abitazione. E molti appuntamenti sono gia` stati registrati. Dunque, agenda piena per Michael.

La mobilitazione assume forme quasi parossistiche come nell` invito rivolto sempre sul sito di Michael Moore a convincere i propri amici repubblicani a votare contro Bush e a dedicare le proprie vacanze a fare propaganda in quegli stati - Oregon in testa- dove la destra la fa da padrona.

I radicali, dal canto loro, si danno delle regole per le manifestazioni. Di fronte alla minaccia di azioni illegali da parte di un gruppo di attivisti nel secondo giorno della convention (rimbalzata sul New York Times) , la stragrande maggioranza del movimento anti Guerra invita dal sito actagainstwar.org ad adottare forme di protesta che rientrino nell` alveo della legalita`. Manifestare si sui marciapiedi della city, ma senza impedire l`accesso agli edifici da parte dei pedoni.

Intanto I Repubblicani hanno tappezzato tutta New York con manifesti con su scritto: "Non e` necessario essere un Democratico per amare New York". Saranno d`accordo le centinaia di migliaia di dimostranti che invaderanno la Grande Mela durante la convention?

Pasquale De Vita New York

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