Smettiamola di Parlare delle "Elezioni"

Usa: Una Modesta Proposta

15 settembre 2004
John Chuckman (trad. Melektro)
Tradotto da per PeaceLink


Sarebbe alquanto piacevole poter introdurre una moratoria su qualunque discussione che riguardi l'elezione Americana, almeno fino a che non accada un qualcosa di cui valga la pena discutere. Praticamente tutti, tranne i candidati, capiscono che il Vietnam -- quella brutta cicatrice nella coscienza dell'America -- non dovrebbe essere l'argomento centrale della corrente campagna presidenziale. Effettivamente, il trattamento distorto e degradante che il Vietnam sta ricevendo non dovrebbe essere il principale argomento di qualunque discussione che avvenga al di fuori delle pareti di un ospedale psichiatrico.

Una moratoria, tuttavia, non e' la proposta di questo mio breve pezzo, ma e' piuttosto un ragionevole punto di partenza. L'America sembra essersi fermamente impegnata a rieleggere il Presidente Cocainomane, quindi non vedo la ragione di frustare un cavallo morto come Kerry. Lui assomiglia davvero in maniera sconvolgente ad un cavallo morto, o perlomeno vicino alla morte, un vecchio ronzino senza alcuna scintilla che gli lampeggi negli occhi, senza alcuna impennata nel passo, e la cui coda non ha la forza di dare sferzate.

E' al di la' di qualunque spiegazione razionale capire perche' i Democratici abbiano sprecato decine di milioni di dollari per far correre un simile ronzino contro un avversario il cui solo merito e' stata la sua determinazione nel voler metter mano alla storia sul male scatenatasi dopo che gli aerei si erano schiantati contro il World Trade Center. Tranne che per quel singolo illuminato proposito di voler mantenere un corso fermo, Bush e' un avversario che possiede ogni imperfezione e vulnerabilita' possibile immaginabile -- uno stupido disarticolato che ha trascorso quattro anni a far cadere in terra gli Stati Uniti e a far rivivere l'anti - Americanismo nel mondo intero. E' adesso possibile avere il pur che minimo dubbio sull'opprimente prevalenza dell'insanita' mentale nel paese?

Io intravedo solo una maniera attraverso la quale iniettare in questa elezione un po' di eccitazione e interesse, per non dire di scopo, tralasciando il fatto che Bush, passato miracolosamente e serenamente a riscuotere la sua ricompensa, possa alla fine soccombere agli effetti cumulativi di tutti quegli anni trascorsi ad abusare di droghe e di ogni essere umano che aveva osato sbarrargli la strada con meno soldi di famiglia di quelli di cui lui disponeva. La mia proposta e' che Kerry faccia un passo indietro e ritiri la sua candidatura per il Partito Democratico. In questo caso per Kerry esisterebbe la concreta possibilita' di mettere in mostra un po' di sano eroismo.

Sarebbe un passo disperato, ma tenendo conto del fatto che Kerry non ha alcuna possibilita' di essere eletto, questa decisione rappresenterebbe almeno una dichiarazione di principio, un qualcosa che Kerry, fin qui, non e' per niente riuscito ad articolare. I Democratici sarebbero lasciati allo sbando, ma forse, appena forse, potrebbero rapidamente nominare qualcun altro che abbia un qualche scopo e principi di cui farsi portatore, anche se e' facile dimenticarsi del fatto che sembrano esserne rimasti notevolmente pochi di quel tipo in America. Il peggio che potrebbe succedere e' quello che adesso e' virtualmente destinato a succedere, ossia che Bush, lo psicopatico che da ragazzo amava guardare le rane che venivano fatte a pezzi, venga rieletto alla carica di Presidente e che per altri quattro anni possa presiedere al macabro spettacolo di gente che viene fatta a pezzi.
Note: Tradotto da Melektro - A Cura di Peacelink

Articoli correlati

  • "Salvador Allende era un pacifista"
    Storia della Pace
    Le parole dello scrittore cileno Jorge Baradit Morales

    "Salvador Allende era un pacifista"

    "Era un pacifista che, nei momenti in cui trionfava la via armata, insisteva che la via era la pace e la democrazia. Oggi Salvador Allende è una figura mondiale al pari di Martin Luther King, Mahatma Gandhi e altri che 'in nome dell’amore' per l’umanità furono assassinati dai mercanti di morte".
    27 giugno 2024 - Alessandro Marescotti
  • Con l'appoggio dell'estrema destra passa il nuovo patto militare fra Stati Uniti e Svezia
    Disarmo
    Ieri il parlamento di Stoccolma ha approvato il controverso patto DCA

    Con l'appoggio dell'estrema destra passa il nuovo patto militare fra Stati Uniti e Svezia

    La Società svedese per la pace e l'arbitrato ha criticato duramente l'accordo, sottolineando che, a differenza di patti simili firmati con Norvegia e Danimarca, il DCA svedese non contiene riserve contro l'introduzione o lo stazionamento di armi nucleari.
    19 giugno 2024 - Redazione PeaceLink
  • Gli Usa militarizzano l'Ecuador
    Latina
    Il Sofa – Status of Forces Agreement è un accordo militare capestro

    Gli Usa militarizzano l'Ecuador

    Approvato da Guillermo Lasso e poi ratificato dall’attuale presidente Daniel Noboa, l'accordo permetterà agli Stati Uniti di gestire la sicurezza sul territorio ecuadoriano trasformando il paese latinoamericano in una sorta di colonia
    10 giugno 2024 - David Lifodi
  • Quando cade un tabù: una democrazia può commettere crimini di guerra?
    Editoriale
    L'arresto richiesto dal presidente della Corte Penale Internazionale del premier Netanyahu

    Quando cade un tabù: una democrazia può commettere crimini di guerra?

    La reazione indignata del primo ministro israeliano Netanyahu, che ha respinto con veemenza il paragone tra lo "Stato democratico di Israele" e Hamas, tocca la diffusa convinzione che una nazione considerata "democratica" sia immune dall'accusa di crimini contro l'umanità. Il caso di David McBride
    22 maggio 2024 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)