Censure e manipolazioni
Ostacoli e minacce alla liberta' di espressione
Spagna: La disfatta delle TV - Urdaci, il grande manipolatore delle bugie televisive
La disinformazione sistematica del sistema televisivo spagnolo al servizio del governo di Aznar ha avuto il suo culmine nei giorni precedenti le elezioni , ma e' stato un boomerang che forse avra' un effetto educativo su tutto il sistema dell'informazione17 marzo 2004 - Vittorio Dell'Uva- informazione&democrazia: la società civile dice basta.
appello per la libertà d'informazione
Dopo i casi di Sabina Guzzanti e Dario Fo, dopo anni di censura di Beppe Grillo, Stefano Salvi e altri giornalisti indipendenti dal monopolio Raiset Giulietto Chiesa, Gino Strada, Alex Zanotelli e Luigi Ciotti lanciano questo appello.3 febbraio 2004 - TELEVISIONE
Rai, storia di una censura di mezza età
Ugo Gregoretti Alla fine degli anni Cinquanta fu la prima vittima dichiarata della censura in casa Rai. Colpa di «Controfagotto», come si racconta in un lungo servizio trasmesso ieri (alle 7 del mattino su Raitre) da Rainews
Enzo Biagi E' la prima vittima eccellente del diktat berlusconiano da quel di Bulgaria: via dalla Rai lui e Michele Santoro. Un vero «fattaccio», cui Biagi risponde senza peli sulla lingua in una intervista: «E' un regime»7 gennaio 2004 - Norma Rangeri Tg e Gr, la fabbrica delle notizie che non disturba il governo
6 novembre 2003 - Sebastiano MessinaPropaganda nella libera stampa
Edward Herman, professore emerito della Wharton School, della University of Pennsylvania, è co-autore insieme a Noam Chomsky del testo di riferimento "La fabbrica del consenso". é inoltre autore di numerosi altri libri, inclusi: "The Real Terror Network", "The Washington Connection and Third World Fascism" e "Corporate Control, Corporate Power". Amy Goodman, presentatrice del programma radiofonico Democracy Now, lo ha definito come "uno dei più importanti intellettuali della nazione". I suoi articoli vengono frequentemente pubblicati dalla rivista Z Magazine. Un archivio su Ed Herman è disponibile sul sito www.zmag.org.29 luglio 2003 - David Ross
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