Pubblicita' e persuasione
La gestione del consenso, il marketing politico e le tecniche di persuasione occulta
Immagini strette tra il simbolo e la marca
Un simbolo immaginario perde irreversibilmente la sua funzione di indicare, di fare cenno a un significato, a un valore riconoscibilePer quanta legittimità possa avere l'affermazione che «tutto è immagine», non tutte le immagini hanno lo stesso statuto. Un percorso di lettura per addentrarsi nelle loro diverse declinazioni, in tempi in cui la dimensione simbolica conosce la sua crisi più profonda17 settembre 2006 - Massimo RecalcatiOscurando Valentino
8 giugno 2006 - Franco CarliniI danni del duopolio
Parla l'editore Urbano Cairo: «In nessun paese due aziende controllano 6 tv. Berlusconi? Meglio come imprenditore»8 giugno 2006 - Bruno Perini- Colpo di tacco col trucco
Nike e le nuove frontiere del marketing occulto
A Roma una dozzina di ragazzi lancia una nuova moda: il calcio giocato sui tetti. La storia "buca" e in poco tempo gli skyplayer -giocatori del cielo, cosi' si fanno chiamare- conquistano spazi su tv e giornali. Hanno anche un sito con foto, filmati e un blog che, pero', sembra scritto da un pubblicitario. Tutto perfetto. Troppo. Ecco come un'operazione studiata a tavolino e fatta passare per fenomeno di costume mette tutti nel sacco. Meglio di uno spotPietro Raitano I bambini e la pubblicita'
I bambini nella pubblicita'. Sui diversi media i bambini hanno conquistato nel 2003 uno spazio tra l'8 e il 10% della quota di mercato, con un giro di affari valutato in oltre sei miliardi di euro e, per i primi mesi del 2004, in circa tre miliardi di euro, ci si trova di fronte ad un notevole fenomeno economico e mediatico.L'autogol dell'Auditel
Marco FerriL'Auditel si arrende e dichiara: "Oscuratemi"
Giulio Gargia- La famiglia Capelli, residente in un paesino vicino Roma racconta la sua esperienza di "nucleo-campione"
"L'Auditel era il nostro incubo cosi' lo abbiamo imbrogliato"
Svelati i trucchi per orientare le rilevazioni "Mi divertivo ad aggiungere e togliere spettatori"Roberta Gisotti
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