Il giudice salva i rom
Niente espulsione. Grazie ai movimenti
Comune contro La giunta di centrosinistra contraria all'accoglienza per i 36 immigrati. La battaglia di associazioni e centri sociali
PISA
La scorsa settimana va a fuoco un capannone a Putignano, in provincia di Pisa, nel quale vivevano 36 migranti rom di origine rumena. I migranti, che pagavano un salato affitto al nero al proprietario, ricevono l'immediata solidarietà di varie associazioni pisane (Africa Insieme, Newroz, Rebeldía, San Lorenzo) e di Rifondazione. Non quella della locale amministrazione, il cui consiglio comunale, con i voti di tutte le forze politiche meno il Prc, vota per la non inclusione dei 36 rumeni nel progetto "Le Città sottili", il piano del comune di Pisa in favore dei rom. «Il progetto - ha spiegato il sindaco Paolo Fontanelli (Ds) - è volto ad una politica di reale integrazione e non di semplice emergenza. E se non funziona un'operazione di filtro, salterà l'equilibrio raggiunto col conseguente rischio di fallimento del progetto». Poi, dopo aver ritenuto necessario richiamare il ministero degli Interni «a un'azione più efficace al fine di evitare l'aumento delle presenze rom sul territorio pisano», il primo cittadino pisano ha aggiunto che «forzature come questa mettono in crisi l'accoglienza perché sono ricatti fatti sul disagio». Per gli esponenti delle associazioni, invece, «un'amministrazione che promuove un progetto importante come "Le città sottili" dovrebbe saper gestire anche queste situazioni di emergenza».
Data la presenza di minori in molti dei nuclei familiari interessati, uno dei primi passi delle associazioni è stato quello di inoltrare al Tribunale dei minori di Firenze la richiesta di permesso di soggiorno sulla base delle disposizioni previste dall'articolo 31 della Bossi-Fini. Nel frattempo, grazie anche alle pressioni delle varie associazioni, l'amministrazione aveva trovato un posto per una settimana ai 36 migranti. Ieri, alla scadenza dei sette giorni, ha avuto luogo il processo presso il giudice di pace, incaricato di decidere sulla loro permanenza in Italia o il rimpatrio immediato. Ebbene, il giudice ha ritenuto illegittimo qualsiasi provvedimento di espulsione nei loro confronti. Al di là di un vizio di carattere formale che ha di fatto invalidato l'ordine di allontanamento firmato dal questore di Pisa (il documento non era stato datato), il giudice ha congelato qualsiasi azione in attesa della decisione del Tribunale dei minori. Non solo: ha reso noto che i servizi sociali dell'amministrazione comunale erano già a conoscenza della presenza dei 36 migranti rumeni e che mai era stata avviata una procedura di tutela nei confronti dei minori.
Articoli correlati
- Missione in Egitto per frenare i flussi migratori
Saremo ricordati non solo per l'indifferenza e l'ignavia ma anche per il cinismo e la disumanità
Mentre la Ocean Viking, la nave della ONG Sos Mediterranee, salva vite umane in condizioni disperate, la von der Leyen e la Meloni firmano patti non per soccorrere i migranti ma per fermarli con l'aiuto di governi che violano i diritti umani17 marzo 2024 - Alessandro Marescotti - Tutte e tutti siamo esseri umani in cammino. Tutte e tutti abbiamo bisogno di aiuto.
Per la Giornata internazionale dei rifugiati
Chiediamo ad ogni persona di volonta' buona, ad ogni associazione ed istituzione democratica di insorgere nonviolentemente in difesa della legalita' che salva le vite; in difesa della Costituzione antifascista che nessun essere umano abbandona; in difesa di ogni essere umano e dell'umanita' tutta.19 giugno 2020 - Peppe Sini - Iqbal Masih, tredici anni, è stato ucciso a Lahore il 16 aprile 1995
Il tessitore dei diritti umani
Colpevole per essersi ribellato alla mafia dei tappeti, sfruttamento minorile e istigazione a seguire il suo esempio. A questo articolo è allegato un fumetto su Iqbal Masih da diffondere nelle scuole realizzato da World's Children's Prize Foundation e tradotto in italiano da PeaceLink.3 marzo 2018 - Giacomo Alessandroni Sul palcoscenico della NATO il narcisismo stizzoso di Trump rianima una l’Alleanza moribonda. Il complesso militare-industriale ringrazia, l’Europa divisa si inchina e l’Italia applaude
Molto prima dello show di Trump, John Bolton, Consigliere per la sicurezza nazionale, aveva studiato e approvato tutti i documenti del vertice perché tutto è molto orientato nel senso americano16 luglio 2018 - Rossana De Simone
Sociale.network