Campagna di sensibilizzazione sociale: adesioni ricevute
Antonio Mele:
Amici di PeaceLink,
aderisco alla vosta proposta di chiedere al servizio
pubblico RAI di mandare in onda Mare Nostrum.
Sono pugliese e i centri di detenzione sono fra di
noi, ma la gente non ne sa niente perché niente può
essere detto e mostrato di questi luoghi, neanche a
chi vi abita vicino.
E' una vergogna, Bossi, Fini, Turco e Napolitano e
tutti quelli che hanno votato le loro leggi dovrebbero
essere condannati a fare un giro di questi campi, ma
loro dormono felici al caldo e moriranno vecchi e con
la pancia piena.
Grazie a Stefano Mencherini per il suo lavoro
Antonio
Tiziana Longhitano:
Ho visto Mare Nostrum preparato da Stefano Mencherini sul trattamento delle persone straniere che arrivano in Italia con la speranza di trovare una via d'uscita alle situazioni più penose. Non capisco perché tacere su argomenti del genere; sarebbe come cancellare diritti e doveri, libertà e responsabilità. Ho lavorato alcuni anni in uno dei Paesi del sud del mondo accanto a persone dignitose, anche se possedevano soltanto il sufficiente per vivere o sopravvivere. Ho tenuto fra le braccia bambini senza peso e li ho visti morire per fame. In Italia ho lavorato accanto a stranieri provenienti da Paesi poveri, ho conosciuto persone a cui è bastata una piccola spinta iniziale per trovare un lavoro, una casa... ho condiviso le loro speranze, gli abbandoni, le gioie, lo sconforto, la nostalgia. Ho saputo di storie inedite, di popoli provati, di gente ridotta a mendicare nel proprio Paese. Ho imparato che si ha paura di quelli che non si conoscono, ma gli amici si accolgono e... basta davvero poco per vivere insieme serenamente.
Tiziana Longhitano sfp
Alessandra Daly:
Aderisco alla vostra iniziativa perchè sia programmato sulla Rai (servizio pubblico per il quale paghiamo un canone) il film reportage Mare Nostrum e perchè sia dato finalmente spazio ad un serio dibattito sulla condizione degli emigranti nel nostro paese.
Alessandra Daly, referente del gruppo di Firenze della Rete Radiè Resch, associazione di solidarietà internazionale aderente alla Rete di Lilliput.
Maria Antonietta Pignataro:
chiediamo la cessazione della censura sul film "Mare Nostrum" e il diritto di conoscere la verità sulle violazione dei diritti umani.
m.antonietta pignataro
Associazione Huipalas:
aderiamo all'appello di richiesta per la cessazione della censura del film "Mare Nostrum"
di S.Mencherini.
Gioia pignatelli
francesca Pignatelli
Carlo Rolandi:
Aderisco all'appello per chiedere la cessazione della censura sul film
"Mare
Nostrum" sottolineando l'importanza di poter proporre della verità.
Ema.cooper:
La terra che copre le barre nella fossa comune dei naufraghi non
identificati, una donna che piange straziata aggrappata alle sbarre della
finestra, gli extracomunitari finiti in carrozzella per incidenti per
lavoro seguiti all'ospedale Careggi a Firenze e condannati a sicura morte
per carenza di cure se rispediti a casa, una nigeriana violentata da tre
italiani alla quale è negato il diritto d'asilo. Ed ancora Berlusconi
che piange lacrime di coccodrillo dopo la strage del Venerdì Santo (108
morti per l'"incidente" con una corvetta della Marina). E poi la bella
faccia del vescovo di Lecce Monsignor Cosmo Francesco Ruppi, indagato
per peculato, che accoglie gli onorevoli, da D'Alema a Fini, passando
per Casini e Bottiglione, che visitano il lager per extracomunitari di
San Foca, la struttura che chiamano "centro di prima accoglienza" ma che
è in realtà è un carcere.
Tutte scene da "Mare Nostrum" il film-inchiesta realizzato dal
giornalista Stefano Mencherini che mette a nudo l'anticostituzionalità della
Bossi-Fini e presentato ieri in un incontro alla sede dell'associazione
Stampa estera.
Antonello Schiavone:
Anche io aderisco con convinzione alla campagna per liberare dalla censura il film "Mare nostrum".
Non voglio parlare di "regime", storicamente c'è distanza, c'è ancora (?!?) una Costituzione, però:
* C'è una legge nei confronti degli immigrati disumana, volta a considerarli "preventivamente" fuorilegge
* C'è un evidente pressione sull'informazione, per cui si censurano fatti e persone, che hanno il solo intento - di parte o meno, non interessa - di raccontare il loro punto di vista, spesso scomodo ma che ha riscontro nella realtà
* E come al solito, c'è sempre più l'intento di passare "panem et circenses" agli stanchi lavoratori/trici, casalinghi/he, disoccupati/e e giovani, che dopo una dura giornata possono finalmente sollazzarsi con quiz e reality, mettendo a nanna il cervello e il cuore per chi viene da noi con uno straccio di speranza
Non voglio parlare di "regime", però...
Gerardo Orsi:
Basta con la censura di Marenostrum.
Dobbiamo poter vedere questo reportage.
Davide Morano:
Pace !
Aderendo alla campagna promossa da PeaceLink, Articolo 21 e Melting
pot,
chiedo che il film "Mare Nostrum" venga mandato in onda su una delle
reti nazionali, anzi sarebbe meglio a reti unificate, come si fa per i
grandi avvenimenti !
Visto che tale documentario mostra la realtà dei CPT, è ora che
ciascuno
di noi, guardando i volti di quelle persone, nostri fratelli, prenda
coscienza che la nostra presunta civiltà è spesso una barbarie
indicibile che mette in ginocchio i più deboli in nome e a causa del
nostro "benessere".
Saluti,
Davide Morano
Arci n.a. Comitato Territoriale del Trasimeno:
Perchè no? Forse che i nostri immigrati non avrebbero voluto far vedere le loro condizioni nei paesi in cui emigravano?Forse la libertà di informazione non è nel programma della Casa delle libertà?Forse la televisione non è più pubblica?Forse...,forse bisogna emigrare di nuovo...?!
Carlotta Braggi:
ESTRATTO DALLA COSTITUZIONE ITALIANA
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali
davanti
alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 2, 37 c. 1, 48
c. 1, 51 c. 1], di razza, di lingua [cfr. art. 6], di religione [cfr.
artt.
8, 19], di opinioni politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e
sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico
e
sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei
cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva
partecipazione
di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale
del
Paese.
Art. 10
L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto
internazionale
generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in
conformità
delle norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio
delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha
diritto
d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni
stabilite
dalla legge.
Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici [cfr.
art.
26].
Art. 13
La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione
personale,
né qualsiasi altra
restrizione della libertà personale, se non per atto motivato
dell'autorità
giudiziaria [cfr. art. 111 c. 1, 2] e nei soli casi e modi previsti
dalla
legge [cfr. art. 25 c. 3].
In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente
dalla
legge l'autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti
provvisori,
che devono essere comunicati entro quarantotto ore all'autorità
giudiziaria
e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si
intendono
revocati e restano privi di ogni effetto.
E` punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque
sottoposte
a restrizioni di libertà [cfr. art. 27 c. 3];.
La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.
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Le righe che precedono sono la più giusta premessa per la mia adesione
a
questa campagna promossa contro una censura assurda, contro la volontà
violenta
di chi nega il diritto al sapere e soprattutto contro chi nega libertà
e
dignità a uomini e donne in cerca di un'opportunità migliore per la
loro
vita (uomini e donne troppo spesso in cerca di un'opportunità DI vita).
Sandra Berardi:
Ho avuto la fortuna di vedere Mare Nostrum e penso che si dovrebbe
proiettare anche nelle scuole! Libertà per tutti i fratelli Migranti prima
che per le Merci e il Danaro.
Alfredo Loffredo:
Aderisco in pieno alla lodevole campagna del vostro sito affinché venga
eliminata ogni censura alla pubblica visione del film "Mare nostrum"
del
regista Mancherini.
Ritengo intollerabile, anzi vergognoso, per un paese che si ritiene
democratico, fare anche semplice ostruzionismo nei confronti di opere
cinematografiche, letterararie, artistiche in genere e in particolar
modo se
queste toccano argomenti di pubblico interesse.
Mi auguro di poter presto vedere in TV il film in questione!!
Silvia Turello:
E' proprio una vergogna che la RAI e le altre televisioni rifiutino di mandare in onda il film-inchiesta Mare Nostrum! Chiedo che i mezzi di informazione abbiano accesso ai Cpt.
Basta col chiamare i cpt "centri di accoglienza", aumentando la disinformazione della gente.
Vittoria Pagliuca:
La censura al film “Mare Nostrum” di Stefano Moncherini DEVE essere tolta! Non si può e non si deve censurare LA REALTA’ in un Paese civile come l’Italia. Manipolare la conoscenza è un attentato alla democrazia.
I diritti umani non sono come i cioccolatini che si danno a chi sì e a chi no. I diritti umani nascono e muoiono con noi. Come i capelli, gli occhi, il cuore ed il sangue. I diritti umani non si ottengo per “grazia ricevuta”, non si sospendono e non si possono “revocare”. Sono inviolabili e imprescindibili l’uno dall’altro. Anche la libertà di pensiero e di espressione sono diritti umani. Tra l’altro recepiti dalla Costituzione Italiana. Quindi è assolutamente vergognoso che uno Stato democratico come l’Italia, censuri “Mare Nostrum” che mostra “in chiaro” il dramma dei migranti a cui vengono negati anche i più elementari diritti umani fondamentali come il “diritto alla vita”, respingendo queste persone nei luoghi di origine dove, per loro, esiste un forte rischio di essere uccise, torturate o morire di fame e sete. Contravvenendo, tra l’altro, a livello legislativo internazionale, al noto “non refulement” (non respingimento).
LILA (Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids) Nazionale:
LILA chiede al servizio pubblico televisivo di sdoganare dalle censure il film-inchiesta "Mare Nostrum" di Stefano Mencherini e di dibattere a 360 gradi sul tema per cercare di fare chiarezza e mostrare ciò che una legge della Repubblica italiana ha prodotto in questi anni sulla pelle degli immigrati e nella nostra cultura.
In un paese civile e democratico non possono essere tollerati e ammessi abusi e torture a nessuno e per nessun motivo, sia esso per migrazione che per razza, religione, ecc. Dobbiamo opporci civilmente e legalmente che tutto questo avvenga nel silenzio, vogliamo avere una giusta, obbiettiva, imparziale e corretta informazione su quanto sta accadendo per il rispetto alla persona e alla dignità umana di tutti.
M. Cristina Ferrara:
Basta con la "DEMOCRAZIA e LIBERTA di ESPRSSIONE'" dei dittatori.
Laura Quagliuolo e Piero Leodi:
Abbiamo appena ascoltato a Radio Popolare l'intervista a Stefano Mencherini. Porgiamo la nostra solidarietà a lui e a quanti continuano in questo paese a costruire civiltà.
Simone Monesi:
No alle censure, soprattutto se indirizzate ad evitare che il pubblico
sia pienamente informato sul trattamento che il nostro Paese riserva
agli emigrati e su quella zona opaca che porta all'inflizione di misure
di fatto detentive ed alla deportazione di persone che non hanno altri
torti se non di cercare da noi un futuro migliore.
Alex - Padova:
Regime, censura, stato di polizia.
Stiamo andando proprio alla grande.. non c'è che dire.
Ciao e continuate così.
Sonia Pianu:
Aderisco alla vostra iniziativa di richiesta alla Rai per la messa in
onda
del film documentario Mare Nostrum.
E' vergognoso che gli immigrati vengano usati da politici e organi di
informazione
come capri espiatori, per distogliere l'attenzione dall'incapacita' a
governare
della nostra classe politica (di destra o di sinistra che sia). E' il
caso
che l'attenzione si sposti al vero pericolo rappresentato da
associazioni
mafiose varie, colluse con politici e grandi imprenditori.
Mariangela Zecchini:
Aderisco alla Vs. campagna e ho già inviato un'e-mail al direttore del TG3 per chiedere che mandino in onda il film Mare Nostrum (altro che scatole di bonolis...)!
Forza e coraggio per affermare i diritti di tutti, compresi quelli alla verità,
grazie per quello che fate, con stima e gratitudine, Mariangela Zecchini
Laura Panzera:
Non capisco perchè sia stato censurato,a mio parere ogni tipo di censura dell'informazione è una prova dl fatto che si vuole tacere o nascondere una verità.
ogni cittadino italiano ha il dovere e diritto ad essere informato, mi chiedo come si possa vivere in un paese dove si vieta il diritto all'informazione libera e scomoda, tutto ciò è sintomatico di un ritorno al passato da medioevo!
Agata Mene:
Non possiamo rimanere indifferenti di fronte ai sempre più numerosi
abusi di potere (mediatico e politico), alla violazione dei diritti umani,
agli atti di censura, agli atti di violenza...
é necessario sensibilizzare l'opinione pubblica, aprire gli occhi di
fronte a un Paese che si professa democratico e liberale ma che è sempre
di più simile a un regime che calpesta tutti i principi democratici a
partire dai diritti fondamentali dell'uomo.
Un primo ma importante passo in avanti potrebbe essere quello di
informare l'opinione pubblica su ciò che sta accadendo nei Cpt e che si cerca
di insabbiare... Per questo chiedo, insieme ad altre migliaia di
persone, la messa in onda di MareNostrum in uno dei canali del Televisione
Pubblica (ricordiamo che la RAI è un Servizio Pubblico e che, in quanto
tale, deve perseguire interessi pubblici e non privati!!!)
Erika Tassinari:
Sottoscrivo l'appello contro la censura di Marenostrum.
E' una vergogna che in Italia vengano calpestati in questo modo i
diriti umani, basta con il silenzio sui cpt!
Giovanni Annino:
Questa sera a Primo Piano (TG3) si è parlato di Africa......dimenticando di parlare dell'Africa di casa nostra: I Centri di Permanenza Temporanea, nome ambiguo che nasconde realtà di reclusione e abbandono (come non molto tempo fa erano i manicomi).
Spero di poter vedere presto il Film è un mio diritto di cittadino ed abbonato.
NON CHIUDIAMO GLI OCCHI: APRIAMOLI
Senzaconfine Aprilia:
Aderisco alla vs campagna è ignobile l'indifferenza e il silenzio
Facciamo girare il film nei circuiti alternativi
Gigi Polipo:
Aderisco all'appello lanciato da PeaceLink, Articolo 21 e Melting Pot, contro la censura RAI che ha colpito il film "Mare Nostrum". Non voglio discutere su quello che dovrebbe essere un dovere del servizio pubblico nazionale a trasmettere cultura e informazione a 360° senza pregiudizi di parte. Voglio invece puntare la questione proprio sull'importanza di questo film, specie in questi giorni (forse è proprio per questo che non viene trasmesso). Mi spiego, io sono uno studente universitario leccese e proprio in questi giorni in questa città si sta creando una campagna di repressione e diffamatoria, nei confronti di anarchici che per primi hanno mostrato le condizioni disumane (per non dire altro) di chi viene internato in questi nuovi lager di Stato, meglio noti come CPT, ed in particolare di quello di San Foca, di cui il film parla. Questo clima a mio parere non è casuale ed entra nella logica di chi ha voluto e vuole questi centri, e che trovandosi costretto a prendere provvedimenti giudiziari nei confronti di Don Cesare Lo deserto (gestore del CPT di San Foca), ha voluto dall'altra parte far tacere il dissenso di chi questa battaglia l'ha portata avanti da sempre. E sempre in questa logica, ovviamente i sostenitori di questi centri vogliono farci credere che l'anomalia riguarda solo quel CPT e non tutti, facendoci credere con l'avvallo della stampa tutta (compresa appunto la RAI) della giustezza di questi lager di Stato, volendo cosi tacitare e nascondere a tutti ciò che accade dentro queste carceri per migranti e dandoci per buona l'idea che chi si oppone a questi centri sia un Terrorista, nuovo aggettivo per etichettare il dissenso. Ritengo quindi che se la RAI conservi ancora un pò di autonomia e di decenza (ne dubito), debba trasmettere al più presto questo importante documentario. Un'ultima riflessione. In Germania durante il nazismo nessuno dei tedeschi era al corrente di ciò che avveniva all'interno dei Lager, ritengo che informare sia un dovere dei mezzi di comunicazione, ma qual'ora, come spesso succede, ciò non avviene dev'essere anche un dovere dei cittadini fare di tutto per informarsi veramente, ed oggi più che durante il nazismo i mezzi ci sono.
Luigi Nellari:
ADERISCO ALL'APPELLO per chiedere la cessazione della censura sul film
"Mare
Nostrum" del regista Stefano Mencherini e sulle violazioni dei diritti
umani
dei migranti.
Roberta Calizzi:
Aderisco alla Campagna promossa da PeaceLink, Articolo21 e Melting Pot per chiedere la cessazione della
censura sul film " Mare nostrum " del regista Stefano Mencherini e sulla violazione dei diritti umani dei migranti.
La censura di qualsiasi forma di espressione e manifestazione del pensiero deve essere considerata una vergogna in un paese che si professa democratico come l'Italia.
cristina nizzoli:
ADERISCO ALLA CAMPAGNA CONTRO LA CENSURA DEL FILM MARE NOSTRUM.
perchè non possiamo vederlo?
..........................c'è qualcuno che ha qualcosa da nascondere forse?
grazie per la vostra lotta
franco marineo, walter santino, mario bellone, salvo prestifilippo, giovanna soffientini, piero restivo, federica timeto, daniela campo:
Il servizio pubblico televisivo non può permettersi di tacere sulle
violazioni dei diritti umani operate nei confronti dei migranti né può
cancellare dall'orizzonte dell'informazione uno sguardo dissonante e non
allineato.
Chiediamo, dunque, alla rai di mandare in onda Mare Nostrum.
Noi, nel nostro piccolo, abbiamo inserito il documentario di Stefano
Mencherini nel programma della nostra rassegna che si svolgerà a Palermo,
presso la Chiesa dello Spasimo dal 12 agosto al 4 settembre. Il film
sarà proiettato sabato 3 settembre e sarà introdotto dal regista.
Simone Hardt:
In quanto sostenitrice delle iniziative per i diritti dei migranti in Italia, chiedo che sia tolta la censura sul film "Marenostrum" e aperto un dibattito più libero su questi diritti, troppo spesso violati. Simone Hardt, medico e psicoterapeuta,
Monica Gaspari:
chiedo al servizio pubblico televisivo di sdoganare dalle censure Mare nostrum e di dibattere a 360 gradi sul tema per cercare di fare chiarezza e mostrare ciò che una legge della Repubblica italiana ha prodotto in questi anni sulla pelle degli immigrati e nella nostra cultura.
Piena adesione,
Antonio Scutellà:
Da anni denuncio le vergognose detenzioni dei C.P.T. AUTENTICHE GUANTANAMO ITALIANE...comunque a livello locale e nel nostro piccolo ci muoviamo...www.ecn.org/csoacartella...offro la mia solidarietà piena e il mio contributo morale in un momento in cui ci si erge a paladini "per il diritto alla vita" vedi boicottaggio dei referendum,e non si dice una parola che una sui lager gestiti dalla lega........antonio scutellà reggio calabria...ciao
Ivano Pioli:
Intendo aderire all'appello per lo "sdoganamento" di Mare Nostrum.
L'informazione sugli immigrati in Italia è tale che certe volte mi sono chiesto se gli unici immigrati onesti li conosco io (...che fortuna!''').
Grazie per il vostro impegno.
"I realisti non trasformeranno mai la realtà, perché essi l'accettano, indifferenti alla passione e alla compassione".
Agnese Ginocchio:
I diritti degli immigrati ,non importa di che colore o quale nazionalità siano,
sono i diritti della Pace!
Chi li viola solo per un attimo e li dimentica ,
provoca una ferita mortale alla bianca colomba in volo...
spezzando l'ala della Speranza!
L'arcobaleno dei colori è il simbolo dell'unione,
come tutti i colori delle razze e delle nazionalità dell'uomo e
dei continenti che se messi insieme completano l'opera meravigliosa della terra e del cosmo.
Non si può censurare la verità,perchè la verità è Pace!
Nessuna guerra è più crudele di quella della mafia e dell'indifferenza dei potenti.
I diritti degli ultimi e degli immigrati sono i miei diritti,i diritti della mia vita,i diritti di ogni uomo di buona volontà
sulla faccia della terra.
Vanno rispettati e difesi a costo della vita stessa.
Il linguaggio della Pace è Amore,nonviolenza,carità e solidarietà...
soprattutto verso i più indifesi,i più poveri i più dimenticati...
Solidarietà dunque all'azione a favore di Mare Nostrum
con richiesta di sollecitare urgentemente al governo l' eliminazione
di quest'assurda legge(Bossi-Fini) che viola i diritti,la democrazia ,la vita e la Pace
degli uomini immigrati nostri fratelli...
Shalom
Alessandro B.(Cassano Magnago):
A sostegno di Mare Nostrum di Stefano Mencherini e della verità che
viene raccontata nel documentario.
stefano massari:
aderisco pienamente all'appello in corso . chiedo che venga cessata
immediatamente la censura in nei confronti dell'opera 'mare nostrum' di
stefano mencherini.
Nadia Benni:
Indignata per la mancanza di democrazia nel nostro Paese, e di libera informazione, chiedo che tutti possano vedere questo il film "Mare nostrum"
Laraspqr:
Come cittadina e come fruitrice del servizio publico, chiedo che vengano sdoganate le censure, in particolare mare nostrum al fine di avere la corretta informazione per poi poter dibattere. Si chiama servizio publico poichè deve essere al servizio di tutti i cittadini dando una corretta informazione, oggi invece è solamente miseria di cultura.........
Marianna Russo:
Voglio aderire alla campagna che chiede al servizio
pubblico televisivo di togliere la censura a "Mare Nostrum"
di Stefano Mencherini, perchè tutti hanno il diritto di sapere
quale realtà si cela dietro alte mura e sbarre dei centri di
"ACCOGLIENZA" che la legge Bossi-Fini ha previsto per i tanti
migranti che oltrepassano le frontiere del nostro paese.
Sylvia Moneta:
Chiedo che questo documentario sia trasmesso perché la gente possa chiudicarne il contenuto. Non è democratico un sistema che ritiene di non rendere pubblico un documento solo per il suo contenuto quando questo non è contrario alla verità e non lede i diritti e la morale di nessuno, anzi la vuole difendere.
Commissione RAI, anziché smentire le continue accuse di censure politiche, non fate altro che confermarle come vere.
Trasmettete questo documento
Alessandro Stasi:
Cari amici di peacelink, sono daccordo nel togliere il
divieto di mandare in onda il film di Mencherini, e
fare vedere Marenostrum in Rai, perche racconta molto
bene la brutalita' dei cpt, senza rispetto dei diritti
umani degli immigrati.
Credo che chiunque non debba agire con la violenza
verso chi e' diverso di nazionalita',colore,razza e
vengano liberati tutti gli immigrati.
Carlo Mileti:
....perseverate nell'amore fraterno, non dimenticate l'ospitalità; alcuni praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo...(Eb 13,1-2)
Carlo Mileti
presidente Coop. Commercio Equo e Solidale, Lecce
M.C.:
Perchè la libertà di informazione e di pensiero dovrebbe essere la ragion d'essere del servizio pubblico; perchè la stragrande maggioranza degli italiani sa a malapena dell'esistenza dei Cpt; perchè siamo al 76° posto nel mondo quanto a libertà di stampa e dell'informazione; perchè la sensibilizzazione sulla sofferenza non si cura della partigianeria politica, ma solo del rispetto del prossimo e dei diritti fondamentali della persona.
Per tutti questi motivi, chiedo alla Rai di consentire la messa in onda del film "Mare Nostrum" privo delle censure che vi sono state apposte.
Senatore Alberto Maritati:
Aderisco alla campagna di sensibilizzazione sulla informazione sociale, proposta da Peacelink, Articolo 21 e Melting Pot, per chiedere la cessazione di ogni censura su tutto ciò che riguarda la condizione dei migranti nei centri di permanenza temporanea.
Mi auguro in particolare non solo che il film “Mare nostrum” di Stefano Mencherini possa essere utilizzato dai mezzi di informazione, ma che anche altri professionisti della carta stampata e della televisione, soprattutto pubblica, vogliano farsi carico di documentare ampiamente e liberamente le reali condizioni in cui versano le donne e gli uomini “ospitati” nei vari CPT sparsi per l’Italia.
Anche questa volontà di “oscurare” scelte e situazioni della nostra realtà contribuisce a relegare l’Italia negli ultimi posti delle graduatorie internazionali sulla libertà di informazione.
Queste censure e questi oscuramenti aumentano le preoccupazioni di qualsiasi cittadino nei confronti di strutture, previste da una legge che non condividiamo assolutamente, che riteniamo debbano al più presto essere completamente superate.
Pietro Alò:
Stop ai Cpt!
Stop alla censura sul film "Mare Nostrum"!
Stop alla censura in RAI!
Solidarietà con Stefano Mencherini!
Lia Beghini:
Aderisco con piacere alla campagna contro tutte le censure e contro i CPT.è veramente una vergogna che degli esseri umani trattino altri esseri umani in queto modo Ciao
Lino Di Gianni:
da cittadino chiedo che sia esercitato il mio diritto
all'accesso di un'informazione completa, democratica e
realmente informativa, chiedo quindi che la Rai, di cui pago il canone, metta in onda il filmato Mare Nostrum
Luca Pulitini:
MARE NOSTRUM HA DA VEDERSI...
BASTA CON QUESTA CENSURA RAZZISTA E BIGOTTA SIMBOLO DI UNO STATO SUCCUBE DELLE PROPRIE SCELTE XENOFOBE...
MARE NOSTRUM E' SOLO UNA GOCCIA NEL MARE E MILLE ALTRI ESEMPI POTREBBERO ESSERE CITATI...
TIRIAMOCI SU ALTRIMENTI QUESTI CONTINUANO A PROPAGANDARE MENZOGNE AI CITTADINI...
CENSURARE MARE NOSTRUM E' UN ATTO DI CRIMINALITA' MEDIATICA E I COLPEVOLI VANNO PERSEGUITI...
Massimo Torelli:
aderisco con convinzione alla vostra campagna..
Massimo Torelli
Comitato Fermiamo la Guerra di Firenze
Mario Zanardo:
Credo che tutti i nostri concittadini abbiano il diritto di vedere
se il trattamento riservato a persone disperate e molte volte
perseguitate è degno di un paese civile.
Non ci scusa il fatto che molti delinquienti approffittino
della disperazione altrui e della inefficienza dei nostri
cosidetti sistemi di prevenzione per delinquere.
Primo: rispetto dei diritti umani delle persone.
un saluto
Matteo Rocca:
Chiedo che la Rai trasmetta il documentario di Stefano Mencherini, "Mare Nostrum", che racconta le reali conseguenze dell'applicazione di una legge dello Stato (la Bossi-Fini) sui diritti dei migranti, e la reale attività dei CPT, nei quali l'accesso è consentito solo ai parlamentari e interdetto a giornalisti e cittadini, ostacolando così il diritto di informazione che dovrebbe essere più che garantito in uno Stato supposto democratico. Nei riguardi degli immigrati e dell'immigrazione i media ufficiali mantengono un intollerabile silenzio in materia di diritti negati, come invece sistematicamente avviene tramite la limitazione della libertà personale (presto estesa anche ai richiedenti asilo, caso unico in Europa) in luoghi al di fuori di qualsiasi controllo civile o giornalistico; o tramite la pratica delle espulsioni collettive, sanzionate a più riprese e da più voci: Unione europea, Amnesty International, Medici Senza Frontiere. Sull' immigrazione regnano o un silenzio censureggiante, o toni allarmistici e demonizzanti volti a inquadrare il fenomeno migratorio come perenne "emergenza", come rischio per la sicurezza dei cittadini italiani. Rinunciare, o meglio rifiutare, di trasmettere un documentario che vuole raccontare un'altra realtà, diversa da quella ufficiale, e che cerca di fare luce laddove regnano silenzio e divieti, è in contrasto con l'idea stessa di infomazione pubblica.
In qualità di cittadino (e quindi di contribuente, elettore, abbonato Rai, eccetera) sopporto a malapena che lo Stato faccia uso di denaro pubblico per mettere in atto pratiche repressive e liberticide come l'internamento nei CPT (con tutto quel che ne segue: soprusi, proteste, rivolte, autolesionismo, pestaggi, condizioni di salute precarie: si veda il rapporto di Medici Senza Frontiere) e il rimpatrio coatto in paesi che tutelano ancora meno le libertà fondamentali (Libia, Egitto, ecc) di uomini e donne nati liberi e che dovrebbero vedere la loro libertà garantita. La censura e la disinformazione al riguardo sono altrettanto gravi. Rivendico dunque il diritto a ricevere informazioni complete su questi fatti, e sollecito lo sdoganamento e la trasmissione di "Mare Nostrum", possibilmente in orari accettabili, prima o massimo seconda serata. Soprattutto perchè le applicazioni della Bossi-Fini sono tanto controverse e contestate, il primo dovere dell'informazione Rai dovrebbe essere quello di garantire un dibattito chiaro dove TUTTE le parti in causa abbiano possibilità di intervento, e TUTTI i punti di vista trovino spazio. Diversamente, il pagamento del canone non trova giustificazioni. Chi, sano di mente, pagherebbe per qualcosa che non funziona come dovrebbe? Se il documentario di Mencherini, a cui esprimo tutta la mia solidarietà, non dovesse trovare sbocchi di alcun tipo, mi dichiaro pronto a non rinnovare il canone, e a incitare i miei conoscenti a fare altrettanto. Invito chi di dovere a prendere atto dei diritti dei cittadini e delle proprie responsabilità.
Matteo Rocca
abbonamento n° 15756704
Adriano Valente:
Ho saputo dell'esistenza di quest'opera leggendo l'articolo di Padre Alex Zanotelli ,su Nigrizia, dal titolo "Continente in fuga". Non capisco come si possa censurare un tale argomento.
Ho già richiesto di poter avere una copia del film
Aldo Corradi:
Aderisco pienamente alla protesta per la censura alla proiezione del documentario "Mare Nostrum". Sono convinto che i cittadini italiani hanno poche e incomplete e strumentalizzate informazioni sulla realtà dell'immigrazione. Faccio parte di una associazione che si occupa degli italiani emigrati all'estero e di ex emigranti rientrati in patria e noto con tristezza che anche tra di loro sono pochi quelli che hanno atteggiamenti positivi nei confronti di quelle persone che oggi stanno vivendo i drammi da loro stessi in parte vissuti 40-50 anni fa o dai loro padri agli inizi del '900. Penso che questo sia dovuto in gran parte alla scarsa, cattiva e strumentalizzata informazione di cui oggi tutti noi siamo vittime. Chiedo quindi che venga tolta la censura a "Mare Nostrum", il servizio pubblico della RAI lo metta in programma e sia consentita la visione a tutti.
Associazione Mediterranea:
l'ASSOCIAZIONE MEDITERRANEA di LATIANO (BR) aderisce alla
Campagna di sensibilizzazione sull'informazione sociale e dice
Basta con la censura sui Cpt e sulle violazioni dei diritti dei migranti .
il Presidente (Pierpaolo Di Bello)
ASSOCIAZIONE MEDITERRANEA LATIANO (brindisi)
WWW.MEDITERRANEALATIANO.IT
Liberazioni:
Ci uniamo alla protesta contro la censura del documentario "Mare
Nostrum" in quanto riteniamo indispensabile che il servizio pubblico
informi il popolo italiano della realtà tragica dell'immigrazione in
Italia e delle conseguenze delle politiche adottate dall'attuale
governo su questo tema.
La redazione
Liberazioni - rivista on line
www.liberazioni.org
Silvia Marcuz:
Aderisco alla campagna di sensibilizzazione sull'informazione sociale.
Per la libertà d'informazione e per il rispetto dei diritti umani.
Silvia Marcuz - Pordenone
------------------------------------
- Parlo da utopista, lo so. Ma o essere utopisti o sparire - P.P.
Pasolini
------------------------------------
Davide Ferrari:
E' GIA' TUTTO SCRITTO. E' UNA VERGOGNA DA PAESE AUTORITARIO.
davide ferrari
www.otherx.org
Piergaetano Massensini:
Chiedo che ai telespettatori che pagano il canone sia garantito il diritto di vedere e giudicare con la propria testa il film di Stefano Mencherini, senza la tutela del direttore della RAI Cattaneo.
Elena Tognotti:
Chiedo al servizio pubblico televisivo di togliere la censura di Mare nostrum e di dibattere a 360 gradi sul tema per cercare di fare chiarezza e mostrare ciò che una legge della Repubblica italiana ha prodotto in questi anni sulla pelle degli immigrati e nella nostra cultura.
Elena Tognotti
Rovereto (TN)
Gianni Brianese:
chiedo al servizio pubblico televisivo di sdoganare le censure Mare
nostrum
e far conoscere al pubblico il documentario "mare nostrum" per cercare
di
fare chiarezza e mostrare ciò che una legge della Repubblica italiana
ha
prodotto in questi anni sulla pelle degli immigrati e nella nostra
cultura.
Marina Mura:
Adesione alla campagna per una politica dell'accoglienza degli immigrati: i clandestini li produce la legge Bossi-Fini
Luciano Gagliardi:
Intendo aderire all'appello di peacelink e Stefano Mencherini per
togliere la censura al film marenostrum. Ho visto su internet il film ed
esprimo grande apprezzamento per il lavoro di Mencherini che mi è sembrato
valido sotto ogni punto di vista. Sono indignato per la censura a cui
il film è stato sottoposto, visto che si tratta di opera di grande
valore umano che stimola in chi lo vede sentimenti di solidarietà verso
persone sofferenti. La nostra cultura cristiana non ci permette di girarci
dall'altro lato e i potenti italiani non hanno il diritto di impedirci
di sapere queste cose. La finisco qui, ma ci sarebbe ben altro da dire.
Ilaria De Simone:
Gentili signori,
La presente per informarvi che, in seguito alla decisione di porre sotto censura il film per la regia di Stefano Mencherini dal titolo Mare Nostrum , e in seguito alle continue censure e ai continui silenzi dei quali tutte le Istituzioni e tutti i Media si macchiano quotidianamente da un pò di anni a questa parte, qualche tempo fa ho deciso di boicottare i palinsesti televisivi, giacchè ritengo OFFENSIVO PER L'INTELLIGENZA DELLE PERSONE il comportamento di tutte le emittenti televisive e dei loro dirigenti, nonchè dei vari ministeri che continuamente si intromettono nelle questioni che non riguardano da nessun punto di vista le loro competenze.
Ritenendomi una persona capace di discernere le verità dalle menzogne e soprattutto capace di avere una opinione personale, capace di elaborare le informazioni e non riconoscendo nessuna delle mie esigenze di conoscenza in ciò che la televisione continua a propinare, ho deciso di non appoggiare più in alcun modo questo continuo raggiro portato avanti solo per imbarbarire ed ottundere le menti.
Forse, quando le aziende che permettono alle emittenti televisive di sopravvivere, investendo i loro soldi in spazi pubblicitari, si renderanno conto che chi può acquistare i loro prodotti, preferirà leggere un libro o ascoltare la radio o cercare spazi di controinformazione su altri supporti, forse allora, vi renderete conto di aver superato il limite e che l'ignoranza che cercate di diffondere non vi tornerà utile, giacchè chi non pensa non riuscirà a lungo a sopravvivere in questo mondo, che invece richiede continuo approfondimento e continuo aggiornamento.
Vi accorgerete che chi segue la massa senza pensare sarà sempre più emarginato dal mondo del lavoro flessibile e dinamico che tante appoggiate e che chi non lavora non compra, e chi non compre non da più motivo alle aziende di pubblicizzare i loro prodotti......allora forse comprenderete che non vi è convenuto portare avanti questa politica.
Meditate, ci sono tante persone che la pensano come me......forse dovreste rivolgervi a qualcun altro per le vostre ricerche di mercato.
Antonio Mamì:
Aderisco anch'io
all'appello lanciato
da Stefano
Mencherini contro la
censura alla quale è
stato sottoposto il
suo documentario sui
CPT "Mare Nostrum".
Di questi temi, in
un paese civile,
quantomeno si
dibatterebbe. Nel
nostro, che
probabilmente paese
civile non è o non
lo è mai stato, si
preferisce infilare
la testa nella
sabbia per non
vedere.
Speriamo che la
nostra mobilitazione
serva quantomeno a
dare un minimo di
informazione.
Giuseppina e Pietro:
Aderiamo all'appello contro la censura del film marenostrum.
Imma Gargiulo:
E' importante, anzi, è assolutamente necessario che si abbiano notizie
su
come si vive nei "Campi di accoglienza". Chi scappa dalla mguerra o
dalle
carestie ha il diritto di essere trattato con tutto il rispetto! Per
questo
chiedo con forza che venga eliminata la censura sul film "Mare Nostrum"
di
Stefano Mencherini, affinchè tutti possano sapere. Vi abbraccio con
affetto
Riccardo Napolitano:
Un film denuncia censurato è una condanna per la libertà dei popoli...è una vergogna che genera vergogna.
Comunque se non fossero vere non esiste motivo di censurare, basterebbe controbbattere!
Giovannina Durante:
Considero "Mare Nostrum" un documento sconvolgente che riflette la grande umanità e professionalità dell'autore. Proporrei la
sua visione in qualsiasi scuola italiana. Nel filmato coesistono la barbarie e l'ipocrisia degli esecutori, laici e curiali, d'un sistema
tanto crudele quanto incapace a dare una minima parvenza di soluzione ai problemi individuali e collettivi quanto la dignità e la sensibilità di tante donne e uomini in cerca di una vita degna di questo nome.
Caro Stefano, sono un insegnante genovese che dai lunghi anni come volontario in America Latina ha appreso tutta la straordina-
ria valenza dell'incontro tra le diverse culture. La tua scelta di giornalismo militante e di denuncia sui diritti umani violati è fonda-
mentale in questo clima di qualunquismo imperante. Sarebbe meraviglioso poter organizzare in autunno una proiezione di "Mare
Nostrum" a Genova con l'aiuto del movimento, in particolare nel momento in cui esponenti governativi e non si stanno attivando per la realizzazione dell'ennesimo C.P.T.-lager nel paese di C.Beccaria..... Un abbraccio grande, grande come le nostre speran-
ze di un mondo migliore!!!
Giovanni Sarubbi:
Cari amici, care amiche,
aderisco all’appello contro la censura. E’ una vergogna che la Tv pagata con i soldi dei cittadini venga usata per trasmettere porcherie diseducative (vedi le tante trasmissioni spazzatura mandate in onda) e proibire poi filmati come quello di Mencherini.
Annuncio la mia adesione al digiuno per il giorno 25 luglio. Riprenderò l’iniziativa anche sul sito www.ildialogo.org da me diretto.
Cordiali saluti
Giovanni Sarubbi
Direttore sito www.ildialogo.org
Paola Di Salvatore:
Credo che nessuno possa violare il diritto alla vita, alla libertà, alla felicità. Sono beni che non ci appartengono ma che sono di Chi ci ha dato il dono alla vita. La finta regolamentazione di un dramma che accade sotto i nostri occhi è la prova concreta di una cecità assoluta verso l'altrui bisogno, nonchè la testimonianza di una totale incapacità a comprendere la sofferenza altrui. ASCOLTARE, CAPIRE QUINDI AIUTARE...... per questo credo che la censura sulla proiezione di una rappresentazione di ciò che è realtà è ancor più abberrante in un Paese che si vuole definire civile. Dove è il diritto all'informazione e la libertà ad essere informati? La nostra Costituzione, di cui noi siamo eredi e custodi, riconosce la libertà all'informazione, come sinonimo di crescita e di consapevolezza vera ed autentica. Si vuole tornare all'oscurantismo o all'informazione priva di contenuti?
Per questo esprimo il mio rammarico profondo e doloroso.
E' un nostro diritto conoscere, capire, valutare e quindi AIUTARE CONCRETAMENTE I NOSTRI FRATELLI. CIO' CHE ABBIAMO NON CI APPARTIENE CI E' STATO DONATO ED ABBIAMO L'OBBLIGO DI CONDIVIDERLO.
grazie
Lucia Marchetti:
Aderisco all'iniziativa per sdoganare dalle censure il film del regista Stefano Moncherini "MARE NOSTRUM", per poter vedere finalmente risplendere ancora una volta l'intelligente volto dell'Italia, che sa anche cambiare i propri errori, guardando con coraggio la realtà.
Aderisco all'iniziativa che promuova una nuova proposta di legge sull'immigrazione e l'abolizione del carcere, per chi davvero non ha colpe da punire con cattive leggi dello Stato.
Tania Paolino:
Non è facile sentirsi calabrese e orgogliosa di esserlo. Ma l'adesione del presidente regionale Loiero alla campagna di sensibilizzazione e denuncia messa in atto anche da Niki Vendola mi fa ancora sperare che le cose anche da noi possano cambiare in meglio.
Tania Paolino
docente di filosofia e storia
corrispondente per La Provincia Cosentina
Marcello Cella:
Aderisco volentieri a questo sacrosanto appello contro la cappa
oppressiva di censura di regime che ci ammorba tutti.
Luigi Pirelli
Anna Murru, Orani (NU)
De Gregorio Mirella
amalia navoni
don Carmine Miccoli (PaxChristi)
on. Alfiero Grandi
Emilio Roberto Brucato
Adele
Consorzio Creativo Library
Adriano Mercarelli
Vincenzo Zinni
Agnese Gazzera
Marta Tateo
Giuseppe Scano
Contro la censura RAI al film Marenostrum di Stefano Mencherini, per la chiusura dei lager-CPT, per la cittadinanza di residenza.
Gaetano Bucci
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Chiedo che la RAI trasmetta il film Mare-Nostrum. Che si apra un dibattito sulla condizione degli extracomunitari in Italia, e che non si faccia gli struzzi sulle nostre piccole Guantanamo.
E direi che non fare gli struzzi e' anche un buon modo di combattere l'esistenza della vera Guantanamo, che io ritengo una delle vergogne del nostro secolo
Emilia Fiorini, Milano
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Il laboratorio morion di venezia da sempre impegnato nella denuncia contro i lager etnici, appoggia la campagna contro la censura del film documentario mare nostrum perchè credE che strumenti come questi siano necessari per una libera e corretta informazione, e siano essi stessi mezzi di lotta contro soprusi e ingiustizie sociali.
LABORATORIO MORION -VENEZIA
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Spero che presto via sia una normativa sull'immigrazione civile e non discriminatoria come quella che vi è nel nostro paese: è una legislazione che toglie la dignità umana alla persone che vengono dall'estero per lavorare. Non capisco perchè una persona che lavora onestamente in Italia non possa essere regolarizzata pur non essendo arrivata in Italia per motivi di lavoro. Il funzionamento delle quote d'ingresso è veramente un non-senso, anche alla luce della domanda di lavoro che richiedono continuamente le imprese in Italia.
E' un assurdo giuridico e politico (a meno che non si voglia pensare alla malafede o alla non conoscenza della situazione del paese da parte dei nostri govenanti). In entrambi i casi sarebbe una situazione molto grave.
Elia Giansante - Bologna
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Voglio potere vedere Mare Nostrum! Non voglio che altri decidano che cosa posso vedere e cosa no! Voglio una discussione aperta ed accessibile a tutti sul problema della immigrazione di quei poveracci chiamati impropriamente "clandestini".
Grazie per avermi dato la possibilita' di esprimermi.
Gerardo Orsi
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Chiedo venga rispettato il mio diritto di cittadino libero e consapevole ad essere informato correttamente e fuori da ogni logica 'particolare' di qualunque natura. credo che l'istituzione e la presenza sul nostro territorio nazionale dei 'cosidetti' centri di permanenza temporanea sia una vergogna terribile per il nostro paese. chiedo venga rimossa qualsiasi forma di censura e oscuramente nei confronti di 'mare nostrum', per dare la possibilità di disporre a chiunque ne avesse il desiderio di un altro punto di vista nei confronti del tema trattato. Punto di vista che pare essere 'scomodo' per certuni, cittadini come me, e per questo con i miei stessi doveri e diritti. Prego questi signori (potenti o non potenti che siano) di non recare ulteriore danno al mio diritto di essere informato. grazie.
stefano massari (poeta e autore video)
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Con questa mail voglio esprimere tutta la mia contrarietà alla censura su Mare Nostrum. Penso che tutto ciò sia gravissimo in un paese democratico. A ciò si aggiunge il fatto che è ora di fare luce sulle politiche migratorie, sulla situazione dei CPT e sulle quotidiane violazioni dei diritti umani che gli immigrati patiscono. E'ora che la gente sappia, per questo la censura su questo film-inchiesta deve essere al più presto eliminata.
Francesca Angioloni
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In una vera democrazia tutti i cittadini hanno il sacrosanto diritto di conoscere e i mezzi di informazione Pubblica hanno il dovere di mostrare.
Io come Libero cittadino italiano pretendo di vedere il documento “Mare Nostrum” senza alcuna censura.
Marco Vacchieri (Genova)
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Ho l’onore di essere stato uno dei primi ad avere visto Mare Nostrum a Bellaria nel 2003, prima d’allora non avevo mai sentito parlare del centro Regina Pacis. Ricordo che in quell’occasione, spinto da un infantilissimo istinto lombrosiano che da sempre mi accompagna, ho immediatamente riconosciuto in Stefano uno dei miei e nei tratti somatici del direttore Lodeserto ..un delinquente.
antonello matarazzo - Avellino
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La censura non serve assolutamente a nulla. aderisco alla campagna e voglio vedere Mare nostrum in Tv!!!!
Maria Rizzi
Firenze
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Adesione di Andrea Rossi, condirettore di Max
(Rizzoli-Corriere della Sera)
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Sono assolutamente contrario a queste forme di censura e anch'io chiedo che venga data la possibilità di visionare il documento filmato "Mare Nostrum", che non vengano a mancare serie occasioni di riflessione su vicende che non ci onorano.
Enrico Bozzer
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L'associzione Migro-diritti senza confini- di Rovigo aderisce e sostiene la campagna per sdoganare dalla censura di stato il film inchiesta sulla Bossi/Fini"mare nostrum" di Stefano Mencherini. Questa legge assurda ha legalizzato il razzismo e l'odio razziale, permettendo ai giornalisti di poter parlare di naufragi e rimpatri forzati come se si stesse parlando di pacchi senza valore, tanto sono solo "clandestini"! Se sei un clandestino, non hai sesso, non hai età, nè faccia, nè una storia e i mass- media possono parlare di te che sbarchi e che muori, che vieni rinchiuso, picchiato e torturato, senza causare in chi legge o ascolta nessun sentimento di umana pietà, ma anzi spesso muovi disturbo e fastidio, invadendo le nostre spiagge pronte solo per i turisti. Chi vuole tacere su questa drammatica realtà con il proprio silenzio è anch'esso complice di questa psicopatica crudeltà.
Migro-diritti senza confini Via m. D'Azeglio, 4 45030 Rovigo
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In questo momento i "mezzi di comunicazione" non comunicano molto. Anzi parlano più di argomenti fittizzi e assolutamente poveri.
Allora, tutta la comunicazione "alternativa" diviene ancora più importante ed è fondamentale sostenenrla.
Aderisco e sostengo questo appello contro la censura.
Fabio Ricciardi, giornalista di Trieste
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Vai Stefano, continua così. Il tuo lavoro è molto prezioso. Sosterrò questo appello in tutte le sue forme.
Ida - Pavia
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Abbiamo il bisogno ed il diritto di sapere esattamente cosa succede dentro ai CPT.
Le voci che girano non sono certo rassicuranti (condotte acqua "inquinate" da benzodiazepine, pestaggi, violazione dei diritti base, poco cibo e poca acqua).
Il filmato di Stefano Mencherini potrebbe aiutare a fare luce su di una situazione.
riguardo alla quale tutti gli altri organi di stampa mainstream tacciono.
Dopo la rivolta di via Corelli ed i fatti di Torino questa esigenza si fa sentire con sempre più forza Non è con la censura che uscirete da questo casino.
b.org
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Miei cari, stamattina ho sentito a Radiopopolare l'intervista su Mare Nostrum. non ricordo il nome del regista, ma l'ho trovato estrememente interessante. Mi piacerebbe aderire alla vostra campagna, ma faccio parte di coloro che hanno smesso già da tempo (12 anni) di avere la tivù: non credo infatto nel mezzo tv in genere e ne faccio a meno.
Allora vi faccio una proposta:
Perché in aggiunta alla campagna non fate semplicemente delle copie in dvd (credo che si possano fare con poca spesa) da vendere dietro richiesta fatta a voi a prezzo politico? (contrassegno, più semplice di così!)
io ne comprerei già cinque da regalare ad altrettante persone.
Ebbasta con i SOLITI mezzi. Siamo creativi, facciamocele noi le cose, a Rai o da dvd che cosa cambia? L'importante è che venga visto, che si possa passare di mano...
Laura Silva (Milano)
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Io sottoscritto FRANCOIS PESCE, dopo aver appreso che sono state applicate forme di censura al documentario "Marenostrum", chiedo l'annullamento di tali forme e l'immediato accordo degli enti televisivi per la trasmissione del documentario stesso, data l'attuale e indiscutibile valenza socio-culturale che lo caratterizza.
Francois Pesce PISTOIA
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Il centro sociale autogestito SISMA e l'associazione YA BASTA! di Macerata aderiscono alla campagna di sensibilizzazione sull’informazione sociale per far si che la RAI trasmetta il film inchiesta "Mare nostrum" di Stefano Mencherini. Soprattutto adesso che il film di Marco Tullio Giordana "Quando sei nato non puoi più nasconderti", presentato a Cannes, ha tentato di riaprire un dibattito che tutte le forze politiche invece vorrebbero tacitare, è necessario che il servizio pubblico proponga una voce radicale di denuncia contro questa nuova forma di segregazione razziale che sono i CPT in Europa. Il c.s.a. SISMA e l'associazione YA BASTA! stanno organizzando la proiezione pubblica del documentario, proseguendo così un percorso di resistenza e contrasto ai cpt culminato con l'occupazione del consiglio comunale di Corridonia il 3 marzo 2004 dove era in discussione la concessione delle autorizzazioni per la costruzione di un nuovo centro di permanenza. Siamo convinti che la lotta contro i CPT passi anche attraverso la formazione di una coscienza sociale che si ribelli contro questa legge che riteniamo incostituzionale e si attivi ogni volta che sui nostri territori venga pensata la costruzione di nuove prigioni per migranti.
c.s.a. SISMA
Ass. Ya Basta! Macerata
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La condizione degli immigrati in Italia e di quanti arrivano sulle nostre coste è un continuo scenario della violazione dei diritti fondamentali dell'uomo.
Come operatrice sociale che ha lavorato e lottato al fianco degli immigrati e che crede nella costruzione di un società nella quale siano tutelati: il diritto ad avere voce per il proprio presente e futuro, a poter organizzare forme di cittadinanza attiva ed il diritto ad una corretta informazione, chiedo al servizio pubblico televisivo lo sdoganamento del video Mare Nostrum prodotto dal giornalista Stefano Mencherini, affinchè la popolazione tutta possa sapere cosa accade nei CPT e negli, impropiamente detti, Centri di Accoglienza.
Sono stata organizzatrice di una mostra incentrata sui temi dell'accoglienza e dell'esclusione che ha avuto luogo a Bari nella Parrocchia di San Sabino dal 8 al 15 dicembre 2004, nella quale la proiezione del video Mare Nostrum faceva parte del percorso interattivo dei visitatori. Alla mostra hanno partecipato numerose scuole di Bari e provincia dei vari gradi scolastici e studenti universitari, oltre a comuni cittadini. Il video ha riscosso tanto successo e scalpore da essere oggetto di approfondimento e di singoli percorsi all'interno delle scuole interessate. Certamente si è fatto il possibile, ma molti ancora non hanno avuto accesso a questo materiale di denuncia così prezioso, è un atto di giustizia prima ancora che di solidarietà darne la possibilità di una diffusione ulteriore.
Noi continuiamo ad impegnarci nel togliere il manto di omertà che tanto pesa sulle vite degli "ospiti" dei CPT.
dott. ssa Monica Dal Maso
responsabile formazione Coop. Soc. Unsolomondo
Bottega del commercio equo e solidale - Bari
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Aderisco ben volentieri alla richiesta di cessazione della censura sul film "mare nostrum" e chiedo che si abbia presto il coraggio di dire la verita' su quanto sta avvenendo nei CTP e in un Paese "democratico" ci sia veramente democrazia!
Basta con la censura sui Cpt e sulle violazioni dei diritti dei migranti "Campagna di sensibilizzazione sull'informazione sociale"
Anna
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Cerco di "tenere le antenne ritte", come usa dire Don Ciotti. In questa nebbia dei diritti, del distinguere il giusto dall'abuso, vedere Mare Nostrum può essee bussola e vento nelle vele di umani bloccati dalla bonaccia di piccoli problemi.
Elio Acquaviva
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Aderiamo all'appello per l'informazione sociale, il nostro compianto Dino Frisullo si è battuto strenuamente contro i CPT, raccogliendo le denunce che hanno poi fatto partire il primo processo a Don Cesare Lodeserto e ha sostenuto il video di Stefano Mencherini, cui auguriamo di continuare la campagna di denuncia e sensibilizzazione contro queste prigioni disumane e infami.
Associazione Senzaconfine - Roma
Per contatti: Alessia Montuori 3498327322
mail senzaconfine@libero.it
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Liberate il documentario "Mare Nostrum" di Stefano Mencherini dai Cassetti di Permanenza Temporanea.
Michele Citoni
Roma
giornalista, documentarista
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Aderisco alla vs iniziativa che chiede alla Rai di trasmettere il video "Mare Nostrum".
Saluti
Luca Bonino
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Si fa un gran parlare della democrazia... e allora?
Basta censura! Liberiamo la voce di Mencherini e prendiamoci le nostre responsabilità.
Dario Pedicini
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Mentre la Spagna regolarizza i matrimoni gay, l'Italia, nostalgica della Santa inquisizione, torna alla censura.
Utilizzerò il documentario Mare nostrum per la mia tesi di laurea, ma, continuando così, dovrò vederlo in un bunker.
E' vergognoso che un Paese che pretenderebbe di definirsi democratico utilizzi una museruola contro gli avversari, per tentare di uscire da dispute che non sa come vincere in altro modo. La forza è sempre la migliore modalità per avere ragione dell'avversario, non importa che l'abuso di potere sia punibile per legge, il Governo può arrogarsi il diritto di fare tutto, di abusare del suo potere, perchè il signore, da buon principe seicentesco, è al di sopra delle leggi, egli le crea, non potrebbe mai vedersi quale imputato.
Non si può accettare l'incalzante dittatura ideologica che mira a fare del popolo italiano un gregge di pecoroni, bisogna ribellarsi a questo stato di cose e pretendere che la libertà di stampa e di opinione sia garantita a tutti, in qualsiasi momento e sotto qualunque signore, seicentesco o meno. Un revisionismo storico, tanto gretto quanto reale, ritiene che i lager nazisti siano esistiti perchè sconosciuti alle popolazioni degli Stati che li ospitavano, non si può permettere che l'ignoranza sui nuovi lager sia frutto, non di revisionismo, ma di una precisa macchinazione politica, peraltro camuffata molto male.
Anna Roberta Baldari
**********************************************
Aderisco alla vostra iniziativa
Carissimi, aderisco e firmo per la vostra iniziativa contro la Bossi-Fini e i lager dei centri di permanenza. Vi allego anche una mia iniziativa per la quale chiedo un aiuto a farla conoscere e parteciparvi.
Un saluto, Antonio
Brindisi - Comitato per la pace in Costa D’Avorio
Abraha Ermias
Acciarini Chiara
Acerbi Elena
Aghilar Ruggero
Agnoletto Vittorio
Albertini Davide
Allori Delia
Amelio Annalisa
Antinori Claudio
Apuzzo Andrea
Astro Maria teresa
Attanasio Rosario
Bagnoli Franca maria
Baiochhi Giorgio
Baleani Andrea
Balzan Filippo
Banovich Eleonora
Bartolotti Emanuela
Basile Beatrice
Battaglia Francesco
Battocchio Pier paolo
Bauzon Walter
Beha Oliviero
Belletti Elena
Bellucci Adele
Benedetto Federico
Benni Pietro mariano
Benvenuto Francesca
Bianchi Fabrizio
Bianchin Enrico
Binotti Giulia
Bizzotto Don albino
Bocca Giorgio
Bonito Danila
Borgatello Giuseppe
Bossi Dario
Brando Marco
Breda Rossano
Breda Rossano
Bruscia Romina
Bruscia Romina
Bucci Gaetano
Buffoni Paolo
Bulgarelli Mauro
Buonaguidi Stefania
Buono Manuela
Callori Monica
Camillo Francesca
Campana Lara
Campana Lara
Canella Roberto
Capone Alberto
Capossela Cesare
Capossela Cesare
Capuozzo Toni
Carcione Roberto
Cardia Amos
Cardosi Tiziano
Carlucci Matteo
Cassano don angelo
Castelli Sandro
Casu Maria giovanna
Casula Virginia
Ceseri Fabio
Chiarini Nicola
Chiesa Giulietto
Chimetto Michela
Coacci Michele
Coianiz Luca
Colazzo Andrea
Colombin Giacomo
Colombo Costanzo
Condorelli Nella
Condorelli Vincenzo
Cornolti Roberto
Correani Cristina
Corso Carla
Cossutta Maura
Costa cesari Giancarlo
Costantini Augusto
Cotugno Don pasquale
Covre Maria pia
Crespino Emanuele
Cumbo Luca
Cusmano Regina
D'ascenzo Fabiana
D'aurelio Dante
D'aurelio Marco
D'elia Gianni
Dal col Pamela
Dalla chiesa Nando
De chiara Paolo de chiara (giornalista)
De gennaro Antonello
De michele Grazia
De santis Maria iva
De sio Teresa
De zulueta Tana
Dell'anna Cesare
Deola Piersabatino
Di ciaula Tommaso
Di giacomo Francesco
Di muro Paolo
Di napoli Carla
Erice Maria pia
Fabiani Silvano
Facecchia Rosalba
Fanini Lucia
Farabone Roberto
Feltrin Lorenzo
Ferri Chiara
Filippini Ugo
Fiore Roberto
Fiorella Mario
Fiorilli Vittorino
Fo Dario
Folena Pietro
Fortini Mario
Franz Michele
Frascaro Michele
Fulfaro Tommaso
Fulghesu Maria teresa
Furian Elvira
Furlan Cristina
Fusi Luca
Gaddoni Matteo
Gagliardi Luciano
Galdo Alessandra
Galietti Vincenzo
Galimberti Maki
Gallo Andrea
Galo Jan
Gamba Francesca
Gargiulo Francesco
Gatti Carlo
Giammaruco Alberto
Gianluigi Melone
Ginnetti Simone
Ginnetti Simoen
Gioseffi Elena
Giulietti Giuseppe
Giunta Filippo
Giusto Antonio
Grasselli Silvio
Grassi Fernando
Grillini Franco
Guerrizio Andrea
Guzzi Nico
Iacoangli Laura
Incorvaia Filippo
Innaro Marc
Io Io
Ioime Francesco
Lazzaretti Fabrizio
Lenardon Milo
Lenzi Riccardo
Leone Lucia
Leonzi Davina
Licheri Giuseppe
Lo re Franco
Loi Franco
Lojacono Alessandra
Lolini Attilio
Lotteria Katia
Magrone Raffaele
Mameli Giuseppina
Mancini Sergio
Mancini Alberto
Mangarella Tiziana
Mangia Antonio
Mangia Andrea
Mangia Marcello
Mangia Leila
Mangia Antonella
Mantuano Silvana
Marchitelli Giorgia
Marrocco Patrizia
Marsha Green
Masini Virna
Massimiliano Melilli
Mastini Chiara
Masut Francesco
Mazzarello Rosanna
Michieletto Anna
Michieletto Eva
Miraglia Filippo
Mochi sismondi Luigi
Montini Roberto
Moretti Lorenzo
Moretti Lorenzo
Mortella Federica
Murru Stefania
Musolino Giovanni
Nacchia Chiara
Nigris Ivana
Novelli Diego
Nuzzolese Pasquale
Occhetto Achille
Olimpo Edgardo
Orsi Gerardo
P. zanotelli Alex
Pace Antonio
Padula Gianvito
Paglialunga Antonella
Pampaloni Angela
Pandolfini Anna
Paolocci Marcello
Pascariello Mauro
Perciabosco Antonio
Peretti Alessandro
Pianezzola Elio
Pierucci Donatello
Pietrosanti David
Pineda Giovanna
Pintore Giovanna maria
Pitone Agostino
Pizzutilo Domenico
Poddighe Monica
Poli Lucia
Politi Eliseo
Politi Gabriella
Pomo Vittorio
Pontani Luca
Pontani Luca
Pontani Luca
Pontani Luca
Presicce Alessandro
Prini Ferruccio
Provvisionato Sandro
Putzu Luca
Raffelli Natalina
Rago Tito
Reali Roberta
Ricci Rodolfo
Ricci Loretto
Ricciato Gianluca
Riganti Dino
Rivera Annamaria
Roberto Roberto
Roli Rossana
Romanatti Lisa
Romanello David
Romano Vincenzo a.
Romano Vincenzo a.
Rossi Luciano
Rossi Andrea
Rossini Rita
Roversi Roberto
Ruberti Luca
Russo spena Giovanni
Saccani Michele
Salerno Andrea
Sanfilippo Riccardo
Santoro Gino
Santoro Don alessandro
Satta Andrea
Scaccabarozzi Raffaella
Scipolo Marco
Scornajenghi Paolo
Segalerba Giovanna
Semenzin Marco
Semprini Enrico
Senesi Vauro
Serbandini Paolo
Sestini massimo
Simonetti Graziella
Sisto Nicola
Sitzia Luca
Sivieri Lorenzo
Soiuden Montassar
Spagnolo Stefano
Spagnolo Giovanna
Spreafico Michele
Spriano Don sandro
Stanisci Rosa
Stazi Andrea
Stingone Enrico
Stojanovic Tamara
Tartaglia Jonathan
Tassinari Maeva
Teodori Fabiano
Thomas Nispola
Todo cambia Associazione
Tomeo Silverio
Torricelli Elena
Torricelli Elena
Toso Guido
Trentini Andrea
Tronchin Federica
Valia Joe
Valoppi Sonia
Varriale Gennaro
Venturin Francesco
Vergara Rodrigo
Vescovo Daniela
Vignoli Roberto
Villani Graziarosa
Visicchio Roberto
Zaccari Laura
Zambonin Alex
Zanardo Giovanni
Zanello Andrea
Zanetti Roberto
Zannier Paolo
Zanotti Katia
Zedda Martino
Zeta Laboratorio
Zoni Marisa
http://italy.peacelink.org/migranti/articles/art_11214.html
Per info su Mare Nostrum e sulle censure subite: http://www.stefanomencherini.org
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Un libro in edicola con Left sulla storia rimossa dei Cpt/Cie/Cpr dalla Turco-Napolitano ad oggi11 ottobre 2019 - Alessio Di FlorioDino Frisullo e lo…deserto
Dalla cronaca locale vastese lo spunto per ricordare l'ultima grande denuncia di Dino Frisullo contro il cpt Regina Pacis di Lecce9 giugno 2018 - Alessio Di FlorioNo ad ogni rigurgito xenofobo e anti-migranti. Non sono nemici e non minacciano nessuno né tolgono diritti
Davanti al dramma di chi cerca di giungere in Europa per fuggire da guerre, miseria, persecuzioni politiche e al fallimento delle attuali politiche sulle migrazioni, l’azione comune deve essere quella per costruire Comunità civili, solidali e accoglienti in Italia e in tutta Europa. Comunità dove non si spendano immensi patrimoni solo per salvare le banche e comprare armi ma basate sull’equità economica e sul riconoscimento dei diritti di tutti, come richiesto anche dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e da altre convenzioni internazionali.28 aprile 2015 - Alessio Di Florio
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