I palazzi di Parigi e i sottotetti in Italia.
Dopo i palazzi incendiati a Parigi - per gioco, stupidità o fatalità - sono diversi a chiedersi se questo possa accadere anche in Italia.
Il problema del costo elevato degli affitti, della discriminazione nell’accesso alle abitazioni per gli stranieri è stato oggetto di studi, ricerche, articoli, convegni.
Soltanto qualche giorno fa, una rivista di intermediazione immobiliare di Napoli pubblicava offerte di abitazioni solo per extracomunitari.
Il tentativo di creare una nicchia per gli immigrati nel mercato della casa è continuo, capillare ed evidente.
Una nicchia – ma sarebbe più corretto dire ghetto – dove i cittadini migranti vivono in condizioni di sovraffollamento e precarietà, pagando per questi alloggi in modo sproporzionato in termini economici e di marginalità sociale.
Personalmente credo che la condizione di molti migranti non possa essere intesa completamente se non si prova a viverla per qualche attimo.
Ho parlato con molti cittadini stranieri del problema della casa, ma non l’ho compreso fino a quando non ho conosciuto un signore egiziano che si chiama M.
La sua storia è simile ad altre cheho ascoltato in seguito, ma per me è più importante, perché l’ho vissuta personalmente, perché lui era un mio amico.
M. l’ho conosciuto a Torino. Fa il pizzaiolo in un locale in centro.
Lavora dalle 12 alle 16 e poi dalle 18 fino alle tre del mattino. In nero, chiaramente, anche se il gestore ha promesso di metterlo in regola.
Ha 40 anni, in Egitto faceva l’avvocato, appena avrà il permesso di soggiorno vuole convertire il suo titolo di studio.
Per questo vado a casa sua.
Gli presto i miei libri di diritto costituzionale; è il primo esame che vuol dare in Italia.
A me piace l’idea di spiegare come funziona il mio Paese ad uno straniero.
A lui il sistema giuridico italiano sembra molto complicato, e lento. Forse ha ragione.
La casa dove vive M. è un sottotetto nel centro di Torino. Ed è proprio un sottotetto, la finestra non c'è.
Divide la casa con il fratello che è arrivato da pochi mesi e fa il lavapiatti.
In casa ha posto soltanto per due letti, un tavolino, una sedia e un mobiletto. Il televisore, sopra il mobiletto, è l’unico elettrodomestico presente.
La cucina è a gas, con due fuochi. Penso a mia mamma che ha comprato la gelatiera.
Ancora un’ora di lezione.
Ad un certo punto devo andare in bagno: M. mi chiede di non andare perchè è sporco.
Vado lo stesso.
E mi dispiace, mi sento imbarazzata perché percepisco il suo imbarazzo.
Il bagno non era particolarmente sporco. Era una turca. Con un lavandino. Punto.
La doccia la fa a casa del suo vicino di pianerottolo.
Finiamo la lezione. Lo saluto e vado a casa mia.
Nella mia mansarda sui tetti di Torino. Con la doccia calda e le mie tazze colorate per la colazione.
Adesso capisco anche le parole di Luz, una ragazza colombiana che divideva casa con altre dieci persone: “Non voglio mai andare a casa perché lì mi manca l’aria.”
Respiro.
Articoli correlati
- Migranti, la sentenza della Cassazione
Sui paesi sicuri il giudice può disapplicare decreto ministeriale
La Suprema Corte dà ragione al tribunale di Roma. Sui Paesi sicuri per i migranti l'ultima parola spetta al giudice. Lo ha stabilito oggi, 19 dicembre, la Corte di Cassazione dando ragione al Tribunale di Roma.19 dicembre 2024 - Redazione PeaceLink - Albert, il bollettino quotidiano pacifista
Minacce di morte a chi difende i diritti dei migranti
Il monitoraggio del Consiglio d'Europa il 22 ottobre ha segnalato il clima di odio verso i migranti. A conferma di ciò sono oggi giunte le minacce di morte alla giudice Silvia Albano, presidente di Magistratura Democratica, contraria al trattenimento dei migranti in Albania.24 ottobre 2024 - Redazione PeaceLink - Sullo sfondo emerge il grande business della guerra
Fame, bombe e sfollamenti forzati: queste le armi del governo israeliano contro Gaza, Libano e…
Netanyahu ha bombardato ospedali e scuole, fatto morire di fame bambini, distrutto infrastrutture e alloggi e reso la vita invivibile a Gaza22 ottobre 2024 - Rossana De Simone - Nel 1999 i governi di Italia, Francia e Gran Bretagna siglano un Memorandum of understanding (Mou)
Breve storia del missile Storm Shadow/SCALP che potrebbe incendiare la guerra russo-ucraina
Giovedì, 19 settembre alle ore 12:00, presso il Parlamento europeo ci sarà la votazione della risoluzione per esortare i Paesi dell'UE a continuare a fornire sostegno militare e finanziario a Kiev18 settembre 2024 - Rossana De Simone
Sociale.network