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Presentato il ricorso anti-Cpt

Antonaz: la Regione non ha abbandonato Comune e Provincia
3 novembre 2005
Fonte: Dal Messaggero Veneto - 30 ottobre 2005

GORIZIA. «Ho fatto personalmente una verifica interpellando l’ufficio di Gabinetto regionale che sovrintende a questo genere di procedure e mi è stato assicurato che il ricorso al Tar del Lazio di competenza della Regione è stato depositato». A nemmeno 24 ore dalla notizia (basata su fonti provenienti direttamente da ambienti giuridici romani) che al Tar del Lazio erano stati depositati solo i ricorsi di Comune e Provincia è l’assessore regionale all’immigrazione Roberto Antonaz a sgomberare il campo dai dubbi e dalle prevedibili polemiche.
Un Antonaz pronto comunque anche a provare a spiegare i perchè di un “equivoco” che rischiava di mettere in imbarazzo la Regione. «Alla base dei tre ricorsi c’è la stessa anomalia procedurale, ovvero la mancata presenza nella speciale commissione tecnico-consultiva che doveva dare il via libera al progetto del Cpt di Gradisca, ma ogni ricorso è articolato in funzione della specifica competenza di Regione, Provincia di Gorizia e Comune di Gradisca. Il rito giuridico è stato quindi diverso da ente a ente e per quanto mi riguarda, non essendo certo un giurista, può essere anche che i canali seguiti siano diversi anche se per quanto ho potuto sapere la Regione il suo ricorso lo ha inviato già una decina di giorni fa. Al di là degli equivoci, tuttavia, la notizia è sempre la stessa, ovvero che la Regione non ha lasciato soli il comune di Gradisca e la Provincia, restando sempre in prima fila nella battaglia al Cpt».
Una presa di posizione ferma non solo confermata ma addirittura rinforzata nel corso della scorsa settimana. «Appena tre giorni prima della manifestazione di sabato 22 - precisa Antonaz - il presidente Illy ha inviato l’ennesima lettera al Ministro Pisanu, l’ultima di una lunga serie, ribadendo chiaramente che il Cpt non lo vogliamo perchè a non volerlo sono le genti di queste terre».
Dall’assessore regionale all’immigrazione, comunque, anche la conferma che i tanto criticati “tentannamenti” di alcune forze politiche interne alla maggioranza regionale «non hanno mai cambiato e non possono cambiare di una virgola quella che è la precisa volontà espressa dalla Giunta regionale. Una posizione di chiara e ferma contrarietà al Cpt di Gradisca come del resto è chiara la posizione dall’altra parte, con il Ministrero dell’Interno che ha sempre fatto capire di volerlo invece aprire, calpestando così palesemente la volontà che questo territorio e le genti che lo abitano ha sempre espresso. Personalmente sono in ogni caso ancora convinto che il Cpt si possa fermare, perchè i Cpt devono essere fermati».
E a fermarsi, secondo Antonaz, sono anche le polemiche, regionali ma anche e soprattutto comunali, che stanno continuando a caratterizzare il dopo-manifestazione. «I polveroni politici non servono alla causa e a maggior ragione non servono a questa, dove fondamentale, prima di tutto e di tutti, è l’unità di intenti».
(ma.ce.)

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