100.000 firme per il diritto d'asilo
Il diritto di asilo, riconosciuto dalle convenzioni internazionali e
dalla Costituzione italiana, in Italia non ha mai trovato attuazione in
una legge organica. Amnesty International, ICS - Consorzio Italiano
di Solidarieta' e Medici Senza Frontiere lanciano questa campagna
al fine di ottenere il riconoscimento del diritto di asilo come diritto
umano fondamentale, attraverso l'approvazione di una legge
organica ribadendo l'esigenza di stralciare la normativa sul diritto di
asilo, definendo come irrinunciabili principi quali: il non
trattenimento dei richiedenti asilo; il diritto di accesso alla
procedura per il riconoscimento dello status di rifugiato;
l'indipendenza e la competenza dell'organo preposto all'esame
delle domande di asilo; la salvaguardia del principio di non-
refoulement (non respingimento). Tra le prime iniziative della
campagna un appello sottoscritto da esponenti del mondo della
cultura, dello spettacolo, dello sport e il lancio della raccolta di
firme per la petizione popolare: obiettivo 100.000 firme per ottobre
2002. Il ddl sull'immigrazione Bossi-Fini prevede tra le altre
procedure la detenzione per i 60 giorni nei centri di detenzione per i
richiedenti asilo. Rispetto ai punti controversi del ddl Bossi-Fini
anche secondo Guido Bolaffi, Capo dipartimento del ministero del
Lavoro e delle politiche sociali, l'immigrato "per non rischiare di
perdere la possibilita' di soggiornare legalmente e' disponibile ad
accettare qualunque condizione di lavoro". Un percorso di
integrazione che diventa necessario e possibile partendo da
esperienze come Trieste che vede il primo professore universitario
di cultura rom in Europa.
Sociale.network