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Nuove normative

Olanda: esame al telefono per gli immigrati che vogliono trasferirsi nel Paese.

La legge scatterà la prossima settimana.
Il Ministro Verdonk: "Provvedimento storico".
16 marzo 2006
Stefano Camilloni
Fonte: www.stranieriinitalia.it - 09 marzo 2006

L'AJA - L'Olanda si appresta a mettere in pratica, la prossima settimana, le nuove misure per l'ammissione degli immigrati.
Pochi giorni dopo le elezioni municipali, i cui temi centrali sono stati proprio immigrazione e sicurezza, scattano regole ancora più restrittive per gli extracomunitari che vogliono vivere nel paese. Tra le altre un esame che mostri la buona conoscenza della lingua e la cultura e il pagamento di una tassa di 350 euro.
Il governo è talmente fermo nell'applicazione della direttiva che nella rete è finito anche un noto calciatore, che ha chiesto di accorciare i tempi per la naturalizzazione in modo da poter partecipare ai prossimi mondiali di calcio in Germania con la maglia arancione dell'Olanda. Salomon Kalou, centrocampista del Feyenoord, originario della Costa d'Avorio, è appoggiato dalla federazione e dal commissario tecnico della nazionale Marc Van Basten, ma deve superare il veto del ministro dell' immigrazione e dell' integrazione Rita Verdonk,la quale si oppone a qualsiasi deroga.

LA LEGGE
Il parlamento dell'Aja ha dato via libera, a fine gennaio, a una normativa per la quale gli extracomunitari che vogliono trasferirsi nei Paesi Bassi devono prima superare un esame che include un test sulla conoscenza della lingua. Viene fatto al telefono, ha una durata di 20 minuti ed è gestito da un computer, che pone le domande e registra le risposte. Il sistema sarà in grado di decidere se i candidati parlano correttamente la lingua da un punto di vista grammaticale, oltre a valutarne la pronuncia. L'esame è a pagamento e gli immigrati che vogliono vivere nel paese dovranno versare anticipatamente 350 euro: una cifra abbordabile sulla base degli standard della ricca Olanda, ma che di fatto rischia di diventare una barriera quasi insormontabile per gli immigranti poveri provenienti dai paesi del nord Africa o dell'Asia.

NON SOLO AL TELFONO...
L'esame linguistico, con il computer quale giudice, e il pagamento della tassa di 350 euro, non sono le sole barriere da superare per avere il visto. L'immigrante-candidato deve affrontare anche una prova di integrazione, e cioé un esame sulla cultura e i valori fondanti della società olandese, prova che sarà sostenuta nelle sedi delle ambasciate dell'Aja nei paesi di partenza.
Rita Verdonk, diventata un personaggio molto discusso nel paese, sostiene che quello approvato dal Parlamento rappresenti un "provvedimento storico". Secondo il ministro, proprio il fatto che il test non sia gratis è un elemento fondamentale, in quanto, è il ragionamento di Verdonk, ciò farà sì che solo chi è veramente intenzionato a studiare per poter vivere nel paese dei tulipani sarà disposto ad affrontare la prova.

UN FUTURO INCERTO?
L'Olanda, dopo l'uccisione del leader populista Tim Fortuyin e del regista Theo Van Gogh vive un periodo di grande tensione, dovuta alla difficile convivenza tra le varie etnie. La posizione del ministro divide il paese, ma molti vedono nel nuovo test un sistema efficace per bloccare l'ingresso degli stranieri poco preparati. Secondo alcune stime, ogni anno ci sono circa 15 mila extracomunitari pronti a fare il test, molti dei quali hanno già mariti, mogli o parenti residenti nei Paesi Bassi. In Olanda vivono già circa 3,1 milioni di immigrati (dei quali circa un milione di turchi e marocchini, di religione musulmana) su una popolazione di 16 milioni di abitanti.

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