Finalmente giustizia è fatta?
Sin dalle prime luci dell’alba di ieri decine di pattuglie di polizia e carabinieri hanno battuto le strade di Cassibile alla ricerca di pericolosi individui che violano la legge.
Prima ancora del processo (che si terrà domani) il giovane marocchino Rachid Mohib ha avuto la sua foto sbattuta in prima pagina nel giornale “La Sicilia”, già colpevole di “avere in preda al nervosismo colpito con un pugno un investigatore “, peccato che la sua famiglia in Italia da alcuni decenni, gestisca in paese un'attività commerciale, tutti lo conoscono come persona tranquilla, ed in regola con il permesso di soggiorno e al momento dell’arresto era sanguinante.
Nell’operazione sono stati identificati 135 migranti (in maggioranza regolari), ma non risulta perseguito alcun caporale, nè migrante nè soprattutto locale( forse avevano intuito che ci sarebbe stata una retata?).
Da giorni la cronaca locale de La Sicilia getta benzina sul fuoco della xenofobia, cavalcando le voci più intolleranti del paese e demonizzando tutti i migranti stagionali definiti “massa fluttuante che sfugge alle regole del vivere civile”, giustificando così la necessità di “azioni forti” da parte dei cittadini esasperati; infatti nel tardo pomeriggio di oggi si terrà una manifestazione contro la presenza dei migranti.
Sta finendo che, dopo che da mesi denunciamo lo sfruttamento da parte di caporali e di padroni dei campi di patate che evadono fior di milioni di euro di contributi, si continua invece a perseguitare le vittime del lavoro nero con buona pace di tutti.
Facciamo appello alla società civile siracusana, che si è battuta per la costruzione di un’Altra Sicilia, a mobilitarsi per sostenere la lotta per nuovi diritti di cittadinanza dei migranti e per la chiusura delle galere etniche, che stanno proliferando (anche a Cassibile); chiediamo inoltre alle realtà democratiche, politiche sindacali e religiose di schierarsi, non solo a parole, dalla parte dei migranti di Cassibile e del loro diritto a lavorare con le dovute tutele sindacali ed a vivere in condizioni umane, diritti finora negati da chi sfrutta il lavoro nero.
Articoli correlati
Padre Zanotelli: "La mia missione è una Chiesa per i poveri"
IN ESCLUSIVA Marco Scipolo ha intervistato padre Alex Zanotelli. Una voce dissidente scrive il nostro cittadino-giornalista. Che ci invia questo articolo per parlarne insieme per parlare della Chiesa dei poveri.20 ottobre 2006 - Marco Scipolo- Perché deve prevalere la giustizia in Medio Oriente.
Il Declino imminente del Sionismo.
Il Sionismo si basa su un principio fondamentale secondo cui gli ebrei possono vantare la superiorità nazionale, umana e diritti naturali sul territorio; un razzismo implicito,dunque, che esclude qualsiasi possibilità reale di democrazia o di eguaglianza tra i popoli.17 novembre 2006 - Kathleen Christinson Il grande esperimento.Come forzare un popolo intero a morire di fame.
E’ possibile forzare un popolo intero a sottostare ad una occupazione straniera facendolo morire di fame? [...] prendono parte all'esperimento Ehud Olmert e Condoleeza Rice, Amir Peretz e Angela Merkel, Dan Halutz e George Bush, per non menzionare il premio Nobel per la pace Shimon Peres17 novembre 2006 - Uri Avnery- Indagine sullo sviluppo economico.
L'economia di Gaza.
Si può davvero chiamare "economia" un sistema socio-territoriale dove quasi l'80% delle famiglie vive in povertà, e non ci sono speranze di miglioramento?17 novembre 2006 - Sara Roy
Sociale.network